"Ciao amore" Disse una voce femminile proveniente dall' altro yatch. "Maria" Disse Alvaro. Guardai entrambi. Che ci faceva lei qui?
"Che ci fai qui?" Chiese la ragazza rivolgendosi ad Alvaro. " In vacanza con amici, come puoi vedere" Disse lui. "Tu?" Sbottò subito dopo. "Sono anche io con amici" Disse sorridendo " Nicolas" Disse urlando. Eccolo lì il ragazzo che mi aveva preso in giro, accanto a colei che vuole rovinare l' amicizia, forse più bella che io abbia mai avuto. Non avevo intenzione di farmi rovinare la vacanza. " Andiamo" Dissi sorridendo ad Alvaro. Salimmo sullo yatch e dopo qualche minuto partimmo. Simone stava guidando, mentre Paul, Paulo e Alvaro incominciarono a ballare. Incominciai a sentire caldo, mi levai la maglietta e i pantaloncini. "Io vado" Dissi sorridendo. Mi sporsi e mi tuffai. L' acqua era blu, limpida e non era tanto fredda. Sentii il motore spegnersi e dei schizzi mi arrivarono sul viso e mi costrinsero a girarmi. " È bellissimo" Disse Simone avvicinandosi a me. Subito dopo Alvaro si tuffò seguito da Paulo e Paul. Incominciai a nuotare un pò e dopo decisi di salire. Mi sedetti e li osservai, mentre alzai il volume della radio. Delle mani mi abbracciarono da dietro. Sorrisi. "Mi piaci" Disse la sua voce. Mi girai e lo guardai negli occhi, i suoi occhi verdi e quella cioccia di capelli bagnata che gli cadeva sul viso. Incominciai a non raggionare poggiai le mie mani nel suo petto e lo osservai per un ultima volta per poi socchiudere gli occhi, sentii il suo respiro più vicino e le sue mani che premevano sulla mia schiena. Desideravo quel bacio. Desideravo lui. " Ragaz..." Ci girammo immediatamente verso Simone che venne tirato da Paul in acqua. " Scusate" Disse Alvaro ridendo e facendo l' occhiolino a Paulo. Imbarazzata mi girai e mi tuffai un ultima volta e venni seguita da Paulo. Feci il giro e decisi di risalire sullo yatch, Paulo mi prese per i fianchi e mi sollevo per farmi salire. Mi sedetti e aspettai che lui salisse e si mettesse accanto a me. Poggiò le sue mani accanto le mie gambe, vidi i muscoli e le goccie d' acqua scivolare lungo tutto il suo corpo, i nostri visi erano vicinissimi. Si mise accanto a me e mi aiutò ad alzarmi, mi stava provocando. Entrai dentro e preparai il pranzo. E preparare il pranzo su uno yatch con sotto fondo 'Bailando' penso che era il massimo. Ci sedemmo a tavola e quando finimmo incominciammo a parlare. " Come mai così di buon umore Paulo" Disse Simone, all'oscuro del buongiorno di Paulo. " Il buongiorno si vede dal mattino, amico" Disse l' argentino lanciandomi un occhiata. "Alvaro posso parlarti?" Chiesi " Andiamo" Disse alzandosi. Ci mettemmo nelle scale. "Mi attrae Paulo" Dissi. Vidi nel suo viso accennare un sorriso. Non disse nulla mi abbracciò. "Non dici nulla" Chiesi "mi ha detto che gli piaccio" Dissi " Sei bellissima, lo farai innamorare" Adoravo quella parte di Alvaro che mi rassicurava su tutto. "Se tu sei felice con Maria" Dissi ingoiando la saliva " Per me va bene" Ammisi. "Ti voglio davvero bene" Disse Alvaro "Hola" Disse l' argentino spuntando alle nostra spalle " Rientriamo e andiamo in un locale?" Disse Paul " Si" Dissi alzandomi e guardando Paulo. " Spero tanto che ti troverai una ragazza" Disse Simone causando la risata di tutti noi. Rientrammo, erano le 22:00 e quando finimmo di mangiare, decidemmo di andare al solito locale. Passamo il resto delle ore a ballare in spiaggia. Paulo si avvicinò a me "Vieni con me" Sentii la sua mano prercorrere il mio braccio fino ad intrecciarsi con la mia mano. Andai con lui sul nostro yatch. Pensai subito che volesse fare qualcosa e qual' ora la sua intenzione fosse stata quella, non penso che l' avrei fermato. Salimmo e si mise subito al volete. "Dove stiamo andando?" Chiesi " Ti porto in un posto". Dopo qualche minuto in cui rimasi ad osservare Paulo, mi accorsi che rallentò. Entrammo attraverso delle rocce e una volta entrati, Paulo spense il motore. "Vieni" Disse Paulo afferrandomi la mano. Uscimmo e ci sedemmo oltre la ringhiera. Eravamo cullati dalle onde leggere del mare. "È bellissimo" mi limitai a dire. Era davvero tutto bellissimo, il riflesso della luna consetiva una luce biancastra e blu. "Sono felice che ti piaccia" Disse osservandomi. Quel posto era davvero bello, ma quando lo osservai era solo un atmosfera di molto più bello c' era lui. La sua mano sfiorò le mia guancia, chiusi gli occhi a quel contatto. "Mi fai impazzire" Disse lui. "Hai bevuto" Sbottai ridendo. "No, mi piaci" sussurrò. Il mio battito incominciò ad accellerare e le sue labbra si poggiarono sulle mie, impazzii letteralmente. Approfondii il bacio aprendo solamente la bocca e stessa cosa fece lui. Il mio orologio incominciò a suonare, facendomi capire che era arrivata la mezzanotte e che avevo raggiunto la maggiore età. Avevo 18 anni, era il mio compleanno. Unimmo le nostre fronti, interrompendo il bacio e osservando ognuno le labbra dell' altro."Auguri" Disse l' argentino provocandomi un sorriso. Ero sicura, ero innamorata di Paulo Dybala.
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•La mi joya•
RandomMio padre è il responsabile dell' area medica della Juve. Inutile dire che ho l' accesso ovunque, grazie alla grande amicizia di mio padre con Massimiliano Allegri, allenatore della Juve. Con tutti i giocatori della Juventus ho un buonissimo rapport...