Ventinovesimo

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Ara's point of view

Mi svegliai e mi ritrovai nel mio letto. Mi alzai, non volevo dormire da sola e dovevo andare in bagno. Mi alzai e andai nel bagno comune dei ragazzi. Aprii la porta e mi ritrovai davanti Paulo con un asciugamano alla vita. Quanto mi mancava. "Sei tornato?" Chiesi "Si, ieri sera" Rispose "Ah" Dissi abbassando lo sguardo "Scusami se ho aperto la porta, ho dato per scontato che i ragazzi dormissero" Dissi chiudendo la porta. "Aspetta" Disse aprendo la porta. Non dissi nulla lo guardai. "Possiamo parlare?" Mi domandò "Paulo ho sonno" Dissi "Sei più sveglia di me" Ammise lui. "Veloce" Dissi. "Non qui" Disse lui passandomi accanto ed entrando in camera sua ed io lo seguii. Quando entrai lo vidi già in boxer. "Siediti" "Sto bene qua" Ammisi "Mi dispiace" Disse, alzai lo sguardo "Non devi sentirti in colpa se ami una persona" Ammisi come per ripeterlo a me stessa "Io ti amo" Ammise lui. "Non voglio stare male e poi già mi sto frequentando" Dissi mentendo "Non hai perso alcun tempo" Disse buttandosi i capelli all' indietro. "Io vado" Dissi andandomene. Entrai in camera di Alvaro che dormiva abbracciato al cuscino e mi ci sdraiai accanto levandogli il cuscino e mettendomi fra le sue braccia. Mi svegliai e mi misi seduta nel letto di Alvaro. La porta del bagno difronte al letto si aprì mostrandomi Alvaro con l' asciugamano alla vita. Mi misi a ridere. "C' è poco da ridere" Disse Alvaro prendendo i boxer dal cassetto. Venne da me e mi stampò un bacio in guancia mentre io tenni la mano davanti gli occhi. Mi portai il lenzuolo nella faccia. "Dimmi quando hai fatto" Dissi ridendo "Fatto" Disse sorridendo. Mi assicurai che dicesse sul serio e mi alzai dal letto. "Colazione" Urlai saltandogli nella schiena "Piano che ho allenamento" Disse prendendomi le gambe e uscendo dalla sua stanza. Scendemmo e mi mise giù "Buongiorno" Dissi mettendomi tra Paulo e Simone e afferrando lo yogurt. Mi sedetti nel divano e incominciai a mangiarlo. "Come mai di così buon umore?" Domandò Paul "Notte in fiamme tra te e Alva? " Domandò il francese. Paulo si affogò con l' acqua e Simone gli diede dei pugni nella schiena. "State insieme?" Domandò l' argentino allo spagnolo "No" Disse ridendo Alvaro prendendo l' uva. Il mio cellulare incominciò a squillare "Alva me lo vai a prendere?" Domandai "Dai vacci tu" Disse continuando a mangiare "Va bene" Disse dopo "Però ci parli tu con Allegri" Continuò " Si, tranquillo" Dissi ridendo. Scese le scale con in mano il mio cellulare e il suo volto cambiò. "Guai a te" Mi avvertì. Guardai lo schermo e capii. Era Gennaro. "Pronto?" Risposi "Ciao come stai? Ho saputo che sei stata parecchio male" "Si, sto bene grazie Gennaro" A quel nome tutti e due i ragazzi si girarono verso di me, tranne Alvaro e Paulo che già mi osservavano da prima. "Senti sono a Torino, vorrei vederti" "Per me va bene, facciamo stasera?" Chiesi, mentre un Alvaro venne verso di me facendomi no con il dito e la testa "Si va bene" "A stasera" Chiusi la chiamata. "Sei pazza?" Disse Alvaro "E' lui il ragazzo con cui ti stai frequentando?" Mi chiese Paulo "Che ragazzo?" Domandò Alvaro "Ti frequenti con lui?" Stavo per urlare. "Non mi sto frequentando con nessuno" Ammisi "E stasera ci esco solo così" Dissi "Tanto per provare a dimenticarmi" Disse Paulo "Come?" Dissi guardandolo "No, niente" sussurrò. Salii sopra e mi andai a preparare. Salii in macchina con Alvaro e Simone. Arrivammo a Vinovo e mi sedetti, mentre i ragazzi si allenarono. Il cellulare mi squillò di nuovo ed era Gennaro. "Pronto?" Dissi alzandomi e vidi lo sguardo di Paulo seguirmi. "Dove ti vengo a prendere?" Domandò "Sei vuoi vieni a casa" Dissi "Si va bene " Disse e chiusi la chiamata. Andai negli spogliatoi dei ragazzi e misi un pò di musica. Aspettando che loro arrivassero. Dopo pochi minuti arrivarono e rimanemmo un poco negli spogliatoi a scherzare. Uscii e quando uscirono andai in macchina con Simone e Alvaro, mentre il mio sguardo per tutta la mattinata non fece altro che incrociarsi con quello di Paulo. Si fece sera e quando finimmo di mangiare ci mettemmo nel divano. "Tu non dovevi uscire?" Chiese Paulo "Che c'è ti do fastidio? e comunque si, ma viene qua." Ammisi e subito dopo bussarono alla porta. "Ciao" Dissi aprendo la porta. Mi ritrovai abbracciata a lui e non avevo voglia di ricambiare ma lo feci ugualmente. Ci sedemmo a parte, ma nella stessa stanza dei ragazzi. "Come stai?" Chiese "Io sto bene " Dissi sorridendo " Sei fatta più bella" Ammise lui provocando la risata di Paulo che guardai male "Grazie" Dissi abbracciandolo per farlo ingelosire. " Ti aspetto di sopra" Disse Alvaro dandomi il bacio della buonanotte e salendo. Salirono anche Simone e Paul. "Tu non vai?" Chiesi "No, non ho sonno" Ammise lui sorridendo. Io e Gennaro incominciammo a parlare di calcio e della partita di domani. "Domani vengo" Ammise "Puoi stare anche a casa abbiamo la vittoria in mano" Ammisi sorridente " Io non ci scommetterei tanto" "Scommettiamo" Dissi mettendo i pugni nel tavolo e sorridendo. "Se vince la Juve farai quello che vorrò" Ammisi sapendo di avere la vittoria in mano "Io direi di parlarne domani su chi farà gol, perchè qui c'è qualcuno che potrebbe compromettere la scommessa" Mi misi a ridere "Va bene" Dissi continuando a ridere " Se invece vince la squadra avversaria dovrai venire a letto con me" Disse lui. Mi feci seria e incrociai lo sguardo con quello di Paulo. "Accetto" Dissi continuando a guardare Paulo e afferrando la mano di Gennaro.

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