"Siamo arrivati" Urlò Alvaro. Sentimmo un rumore, come se qualcuno fosse caduto e poi dei passi che si avvicinarono sempre di più. "Buona scopata" Disse Paul battendo una mano nella porta della stanza di Paulo. "Ssh" sussurrò piano lui. Mise il suo braccio intorno al mio collo e incominciò a fare su e giù con il dito e con quel ritmo mi addormentai.
Mi svegliai e la prima cosa che vidi fu il suo braccio, che mi teneva stretta a sè. Alzai lo sguardo e notai la sveglia che puntava le 8:30. Passai sotto il suo braccio pregando che non si svegliasse. Cercai il mio intimo e una volta trovato lo indossai. Aprii la porta e in punta di piedi raggiunsi la mia stanza, misi la mano nella maniglia quando sentii una voce dietro di me. "Quindi hai passato una bella serata?" Disse Alvaro squadrandomi, mi girai di scatto e mi accorsi di essere in intimo e diventai leggermente rossa per l' imbarazzo. "Fai meno casino ed entra" dissi a bassa voce. Entrammo in camera mia e chiusi la porta. "Com'è stato?" Chiese "Devi per forza mettermi in imbarazzo?" Domandai mettendomi un vestitino corto bianco. "Non dirlo a nessuno" Dissi con tono minaccioso "Penso che ormai sia troppo tardi" Disse lo spagnolo. "Se lo arriva a sapere Gigi o peggio mio padre, Da Gigi e Claudio forse partirebbe la romanzina dei profilattici, del troppo piccoli, del ve ne pentirete, mentre da mio padre un convento di suore" ammisi sbuffando. "Vieni qui, hai bisogno di un abbraccio" Disse Alvaro abbracciandomi. Bussarono alla porta della mia stanza " avanti" Dissi " Ciao avremmo lezione" Disse Matt "Io vado, studiate qui? Di giù c'è movimento questa mattina" Disse Alvaro, annuii per poi lasciargli un bacio sulla guancia. Incominciammo a studiare. "Ho bisogno di caffè" ammisi "Vengo con te , ne avrei bisogno anche io" Sorrisi e scendemmo. "Com'è stata la scopata di ieri sera" Disse Paul. Alvaro, Simone, Juan e Mario tossirono non facendo capire nulla, mentre io gli lanciai un occhiata. "Tieni" dissi porgendogli la tazza di caffè a Matt "Grazie" Disse sorridendomi. "Fai sport?" Domandò Gigi a Matt "Faccio sollevamento pesi" rispose."Fa caldo posso levarmi la maglietta?" Mi domandò Matt "Si" gli risposi, che avrei dovuto dirgli? Si levò la maglietta lasciandomi quasi a bocca aperta. Era carino. Scese Paulo in boxer e notò subito Matt senza maglietta. "Buongiorno" Disse Paulo. "Buongiorno" Dissi sorridendogli dolcemente. "Amore mio" Disse abbracciandomi da dietro e lasciandomi un bacio nel collo. Sbiancai. "Così siete fidanzati?" Domandò Matt "No" balbettai "Io dico di si, il fatto della scopata di ieri sera" Matt venne interrotto da Paul " Amico non vedi che pulito c' è a terra?" "Qual' è il tuo problema" Disse Paulo incazzato "Il signor Tencone lo sa?"Domandò sorridendo "Andiamo a studiare" Dissi rivolgendomi a Matt " Decido io quando studiare" Disse lui " Tu non decidi un bel cazzo, calma il tono" Rispose Paulo avvicinandosi a lui. "Nervoso? Che fà non ha soddisfatto i tuoi bisogni ieri sera?" Domandò Matt con un sorriso.
" Andiamo Paulo" Sbottai "Sei geloso" Disse Paulo avvicinandosi a Matt "Basta, Paulo calmati" intervenne Gigi mettendosi davanti. "Vattene" Dissi a Matt. "Non posso, dobbiamo studiare" Disse mostrando un sorriso malizioso. "Vattene" ripetei "o lo dico a mio padre" Dissi. Mi sorrise e uscì. Si creò una confusione immensa. Mi squillò il cellulare e vidi il nome Papà. "Pronto papi?" Dissi. Nel salone calò il silenzio. " Mi ha chiamato Matt, se non vuoi studiare e lo cacci da casa ti vengo a prendere e starai con me a Verona per il momento. A te la scelta" Chiusi la chiamata e suonarono al campanello. Simone aprì la porta ed entrò Matt sorridendomi. Senza dire nulla salii in camera mia e venni seguita da lui. "E quindi tuo padre non sa che sei fidanzata con uno dei giocatori" Disse avvicinandosi a me. "Non lo farai" Sbottai intuendo quello che stava per dire. "Lo farò e come, almeno che tu non farai ciò che dico io". Ingoiai la saliva " Cosa vuoi che faccia?" Domandai. "Tutto quello che ti chiederò, ritorno alle 16:00". Disse uscendo dalla mia stanza. Mi sedetti e incominciai a piangere, mille pensieri incominciaro ad invadermi la testa. Ci sarebbero stati i ragazzi, quindi non mi avrebbe nenache toccata. Mi asciugai le guance e scesi. Vidi Paulo arrabbiato seduto con Gigi che gli parlava e Alvaro che mi venne in contro. "Che è successo?" Mi chiese lo spagnolo. "Mio padre è a Verona, si sta confrontando con il medico del Chievo. Mi ha detto che se mi rifiuto di studiare con Matt,mi verrà a prendere e starò con lui a Verona" Ammisi. "Cazzo" disse Paulo. "Tu rimarrai qui" Disse Paulo alzandosi. "Io devo andare da mia madre domani e non posso annulare il volo. Viemi con me" Disse Paulo "Non posso, lo sai" Ammisi " Non lasciarla un momento da sola" Disse Paulo rivolgendosi ad Alvaro. "Starò via solo 6 giorni" Disse Paulo, si avvicinò venendomi ad abbracciare. "Andrà tutto bene amore" Disse stringendomi a sè. Il telefono di casa incominciò a squillare e rispose Simone. "Tra un ora ci passano a prendere, riunione con Allegri". Erano le 15:00 e tra un ora esatta sarebbe tornato Matt. Sono nella merda!
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•La mi joya•
RandomMio padre è il responsabile dell' area medica della Juve. Inutile dire che ho l' accesso ovunque, grazie alla grande amicizia di mio padre con Massimiliano Allegri, allenatore della Juve. Con tutti i giocatori della Juventus ho un buonissimo rapport...