Rimasi a vedere cosa stava succedendo, anche se temevo che ciò che avrei visto mi avrebbe fatta stare malissimo. Antonella cinse il collo di Paulo e lui sembrava stupito dal gesto dell' argentina. Deglutii e continuai ad osservare, stavo morendo dalla gelosia. Paulo si staccò e incominciarono a scegliere il film insieme agli altri ragazzi. Aprii i miei occhi a causa della luce del sole e dal campanello che suonò sul e mi accorsi di essermi addormentata a terra vicino al letto. Mi alzai toccandomi la schiena e scesi. Aprii la porta e mi trovai davanti Ronaldo. "Buongiorno" Disse con un vassoio in mano. "Ciao" Dissi sistemandomi i capelli. "Entra" Dissi facendogli spazio per passare. Chiusi la porta e mi guardai subito allo specchio per sistemarmi. Lo feci accomodare nel divano. "Che casa" "vuota" lo interruppi. "Anche" Disse ridendo. Gemetti dal dolore alla schiena. "Schiena?" Domandò ed io annuii ridendo."Girati" mi disse, lo guardai interrogativa "fidati" Ammise lui. Mi girai e lo sentii avvicinarsi. Le sue mani incominciarono ad accarezzarmi la schiena facendomi un massaggio. "Come mai è vuota?" Domandò curioso. "Dopodomani penso di trasferirmi, non sono abituata a stare sola" Ammisi. "Dove vai?" Chiese "qua di fronte" ammisi "casa Juve" disse lui ed io annuii. Mi girai appoggiando la mia schiena nel divano e incominciai a mangiare il cornetto che mi portò Ronaldo. "Come mai?" Domandai. "Cosa" Chiese lui. "Come mai sei venuto?" Chiesi. "Volevo vederti" Ammise lui provocandomi un sorriso. "Essendo che non ho il tuo numero sono venuto direttamente a casa" Disse mettendomi un pò di nutella sul naso. "Ehi" Dissi urlando e ridendo, ma il mio sorriso sparì quando mi ricordai che oggi era il compleanno di Stefano. "Che è successo?" Chiese avvicinandosi. "Sono incinta e non capisco per quale assurdo motivo tu sei così carino nei miei confronti" Ammisi. "Sei una bella ragazza" Ammise lui facendomi arrossire. "Sono incinta" Gli ricordai "Non sei sposata se non mi sbaglio e nemmeno fidanzata" Ammise lui. "Senti ti sono sincera. Sei un bellissimo ragazzo, ma io non ho nessuna voglia di soffrire o stare male per qualcuno" Ammisi dispiaciuta. "L' ultima cosa che voglio è farti stare male, poi non per forza dobbiamo stare insieme" Disse facendomi l' occhiolino. "Dai" Dissi dandogli un pugno nel suo braccio. "Ahi" Fece finta lui. "Aspetta salgo a prendere il cellulare" Dissi alzandomi. Salii le scale e andai in camera mia dove trovai il cellulare nel letto. Lo presi e chiamai a Stefano. "Pronto?" Disse lui "Tanti auguri" Dissi sorridendo "Aretta" Disse dolcemente provocandomi un sorriso "Grazie e così sei in Spagna?" Domandò "No, sono a Torino all' insaputa di tutti" Ammisi sedendomi nel letto e toccandomi la pancia osservandomi allo specchio. "Stasera vieni al solito ristorante?" Domandò. "Ti stavo aspt" Disse Cristiano zittendosi subito notando che ero al cellulare. "Posso portare un amico?" Chiesi ridendo "Ti avvisò che ci saranno persone di non tuo gradimento" "Tipo Paulo e Antonella?" Domandai "Si" Ammise lui "Senti Ste, posso chiederti un favore?" Chiesi quasi supplicandolo "Certo" Disse "Non dire a nessuno della mia presenza stasera per favore" Ammisi "Va bene, però ti aspetto a braccia aperte" Ammise. "Auguri" Dissi un ultima volta per poi chiudere la chiamata. Buttai il cellulare al mio lato e sospirai. "Tutto okay?" Domandò "Mi complico la vita" Ammisi. "Stasera sei con me ad una festa" Ammisi "Così subito?" Domandò appoggiandosi alla porta "Si" Dissi ridendo. "Okay" Disse lui. "Cosa dovrei mettermi?" Chiesi a Cristiano. "Mostra a tutti la bellezza che hai" Ammise sedendosi. "Si, ma sono incinta" Ammisi io "Non lo sanno?" Domandò "No" Ammisi "Forse è meglio che non ci andiamo" Dissi "No, ci andiamo" Ammise lui sorridente. Si alzò dal letto e venne verso di me cingendo i miei fianchi, poggiai il mio viso sulla sua spalla e sospirai. Il pomeriggio passò velocemente, Cristiano andò a casa a prepararsi, mentre io mi feci una doccia e scelsi il vestito da mettere. Scelsi uno nero scollato davanti e aderente, Sospirai e lo indossai e infine mi truccai. Erano le 21:00 e l' appuntamento era alle 20:30. Scesi sentendo il clacson della macchina di Cristiano e salii in macchina. "Sei bellissima"Ammise lui "meglio dire siete bellissimi" Disse sorridendo contagiando anche me. "E' il meno aderente che ho trovato" Ammisi. "Si vede il bel pancione che ti sta crescendo" Disse ridendo mentre accese il motore della macchina per partire. "Sei nervosa?" Chiese "Si, ci sarà il mio ex" Ammisi "E' lui il padre?" Domandò. "Dybala?"Continuò ed io annuii. "Se vuoi possiamo fare finta che sono il tuo ragazzo" "Si" Sbottai senza pensarci. "Sicura?" Domandò "Si, però non esageriamo" Dissi ridendo. "Salvami il numero" Disse porgendomi il suo cellulare. Gli salvai il mio numero e quando la macchina si fermò respirai lentamente. "Potrei partorire qui" Ammisi ridendo. "Non succederà nulla" Disse scendendo dalla macchina. Venne dalla mia parte e mi aprì lo sportello. "Grazie" Dissi scendendo. Chiuse la macchina e strinse la sua mano alla mia. Cristiano aprì la porta facendomi entrare per prima. I ragazzi erano tutti seduti a tavola con le rispettive ragazze. Il mio occhio cadde nel tavolo in cui si trovavano Paulo, Antonella, Alvaro e una ragazza, Simone, Paul, Claudio e sua moglie e gli altri. Stefano ci venne in contro. "Auguri" Dissi abbracciandolo. Sciolsi l' abbraccio sentendo dei colpi di tosse, mi girai vedendo Paulo affogato e gli altri ragazzi scioccati.
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•La mi joya•
RandomMio padre è il responsabile dell' area medica della Juve. Inutile dire che ho l' accesso ovunque, grazie alla grande amicizia di mio padre con Massimiliano Allegri, allenatore della Juve. Con tutti i giocatori della Juventus ho un buonissimo rapport...