I ragazzi si girarono la faccia per non guardare. E quando mi girai la vidi a terra, priva di sensi. Corsi e le presi la testa per poggiarla nella mie gambe, Alvaro corse in soccorso chiudendo la porta alle sue spalle. "Aiutami, tienile la testa" Disse postandola nelle gambe di Alvaro. Guardai le mie mani sporche di sangue e guardai Alvaro spaventato. "Vuoi che faccio io?" Mi chiese "No" Dissi deglutendo. Misi le mie due dita nel suo collo e sentii il suo battito. Il suo vestito era strappato davanti e si vedeva il suo seno, che coprii subito. Non era il momento di fare il geloso per la presenza di Alvaro, dovevo assicurarmi che stesse bene. "La porto in camera sua, tu prendi il disinfettante e garze" Dissi prendendola. Alvaro mi aprì la porta del bagno, dove trovai tutti. "E' ferita" Dissi, mi dovete aiutare. "Chiamo suo padre, ti può aiutare per la ferita" Disse il mister. Annuii e mi diressi davanti camera sua. "E' chiusa" Disse Claudio provandola ad aprire. "Prendi la chiave che ho in tasca" Dissi mostrandogli la gamba, infilò la mano nella mia tasca e uscì la chiave. "E' della mia stanza" Dissi. Claudio aprì la porta e Alvaro ci raggiunse. La poggiai nel mio letto e con l' aiuto di Alvaro che la teneva girata d' un lato gli bloccai il sangue. "Un attimo" Disse il mister parlando al cellulare. Mise il vivavoce, c' era suo padre in linea. "Come sta?" Chiese "Penso che abbia perso i sensi, è ferita alla testa e non mi sembra che abbia altre ferite" Disse Alvaro "Disinfetta la ferita e vedi se è profonda" Disse suo padre. Immersi il cotone nel disinfettante e gli levai il residuo di sangue che aveva nella testa e attraverso i capelli notai che era solamente un graffio, non profondo. Notai nel vestito una macchia rossa al lato destro, le alzai il vestito e notai un taglio profondo. Chiusi gli occhi e scacciai la rabbia. Incominciai a tamponare la ferita, per bloccare la ferita e dopo glielo disinfettai. " Ne ha uno profondo al lato destro" Disse Alvaro parlando al cellulare con il padre di Chiara. "Tanto profondo?" Chiese "Si" Disse Alvaro. "Dovete fare una sutura, nel tuo armadietto Alvaro c'è tutto. Fate attenzione" Disse suo padre. Il mister prese il suo cellulare e uscì dalla stanza. Continuai a disinfettare la ferita che ormai non sanguinava più e aspettai Alvaro. Arrivò con forbici e filo e ago. "Io non ce la faccio" Ammise. "Faccio io" Dissi ad Alvaro che mi diede l' occorrente. Incominciai a mettere il primo punto. "Hai finito?" Chiese impaziente " Alvaro non sono un dottore, ma un calciatore" Ammisi. Alzai il mio sguardo quando la sentii muoversi e gemere dal dolore. La sua voce. Alvaro gli si avvicinò e gli prese la mano. "Fermati" Disse guardandomi. "Che c'è?" Domandai "Il suo battito" Deglutì "Non lo sento" Ammise spaventato. "Che cazzo dici" Dissi alzandomi con le mani sporche di sangue. Presi tra le mie mani la sua, fredda e non sentii nemmeno io il suo battito, gli misi le mie due dita sul collo e nemmeno lì lo sentii. "Gigi" Urlai. "Chiama subito a Gigi" Dissi ad Alvaro soffocando quelle lacrime di terrore che si presentarono nei miei occhi, che scacciai. Unii le mie mani nel suo petto e incominciai a fare delle spinte, lo ripetei per due volte. "Levati" Disse Gigi mettendosi accanto a lei. Il suo corpo era sul mio letto, privo di sensi, ma non di vita. Diedi un pugno al muro facendomi sanguinare le nocche. Non poteva essere il suo ultimo respiro quello. L' ambulanza arrivò immediatamente, i dottori salirono accompagnati da Simone. Nessuno di noi ebbe il coraggio di dire nulla in quel momento. La persona che amavo era sul punto di morte, Gigi aveva la bambina che aveva visto crescere, Alvaro la persona che più la capiva e speravo solo che Dio non se la prendesse. Attraverso i medici vidi la sua mano muoversi e buttai un sospiro, la presero e la portarono in ospedale e con lei c' era Gigi. Mi lavai le mani sporche del suo sangue e scesi con Alvaro. "Paulo" Disse Simone guardandomi "Questo è per te" Disse Paul porgendomi una busta gialla con scritto per Paulo con tantissimo amore. Lo presi ed entrai in macchina con Alvaro. Il tragitto fu silenzioso, nessuno dei due parlò. Arrivammo in un ospedale privato chiesto da Gigi, entrammo e lo vedemmo seduto in sala d' aspetto. "Notizie?" Disse Alvaro "Si è svegliata in ambulanza" Disse Gigi. Mi sedetti difronte a lui, accanto ad Alvaro. Aspettavamo che il dottore uscisse dandoci delle notizie. Fissai il pavimento bianco dell' ospedale, quando pensai alla busta gialla che mi diedero Simone e Paul. Misi la mano nella tasca del mio giubbotto e la uscii. Lessi sopra la busta con una scrittura che non mi sembrava femminile. Per Paulo con tantissimo amore. L' aprii e vidi il cellulare di Chiara, misi il codice che conoscevo 0000 del suo iphone e lo sbloccai. Cercai spiegazioni del perchè avevo nelle mani il suo cellulare, quando lessi il retro della busta che diceva di andare nella galleria e così feci. Notai un video in cui lo sfondo era bianco, era anche l' ultimo della galleria e ci cliccai sopra mettendo play. "Quanto sei bella" Disse Matt tirandogli i capelli, vidi le sue lacrime scenderle lungo le guance. "Che cazzo è?" Disse Alvaro, lo guardai e non dissi nulla continuai a guardare il video con i gomiti nelle mie gambe. Lo vidi mentre le tagliava il vestito e quando lei per difendersi dalla mano di lui che le salì toccandogli la sua intimità le diede un calcio. E non resistetti alla scena di lui che le diede uno schiaffo facendola cadere e perdere i sensi. Gli avrei spaccato la faccia se lo avessi avuto davanti in quel momento, ma nonostante la rabbia continuai a guardare il video. Si sbottonò i pantaloni e Alvaro lo stoppò. "Non è il momento" Disse il mio amico con un espressione distrutta. "E' straziante vederla in quelle condizioni" Continuò. "Devo vederlo, devo capire cosa le ha fatto" Ammisi serrando i pugni. La porta si aprì e spuntò proprio lui con un sorriso stampato in faccia. Matt.
STAI LEGGENDO
•La mi joya•
AcakMio padre è il responsabile dell' area medica della Juve. Inutile dire che ho l' accesso ovunque, grazie alla grande amicizia di mio padre con Massimiliano Allegri, allenatore della Juve. Con tutti i giocatori della Juventus ho un buonissimo rapport...