Il cuore mi incominciò a battere forte, aprii la porta della mia stanza.
"Ciao" rimasi bloccata davanti la porta. "Buongiorno" Dissi a Paulo che si trovava sulla soglia della porta con un vassoio in mano. "Auguri" Disse dandomi un bacio nella guancia. Mi spostai facendogli spazio per entrare, si sedette nel letto aspettando che lo raggiunsi e così feci dopo aver chiuso la porta. "Alvaro?" Domandai mordendo un cornetto alla nutella.
" Sono scesi" Disse mordendo il suo cornetto. Mi affacciai all' oblò e notai il solito locale, che al momento era solo un bar. "È successo qualcosa?" Mi chiese Paulo "No, perchè?" Dissi fingendo " Ti vedo agitata" ammise lui. Finimmo di fare colazione. "Vieni?" Mi chiese Paulo. "Scendo, vado a comprare delle cose" spiegò l' argentino. "No, non ne ho tanta voglia" dissi fingendo " Va bene a dopo" Disse Paulo. "Amore" lo chiamai e lui si girò mostrandomi il suo bellissim sorriso."Grazie" sbottai. Si avvicinò per poi lasciarmi un bacio a stampo sulle labbra. Sentii i suoi passi allontanarsi fino a non sentirli completamente. Dopo pochi minuti incominciai a sbuffare girando per tutto lo yatch. Decisi di mettermi il costume e aspettai l'arrivo di Paulo nella sdraio che si trovava fuori. Sentii dei passi e sorrisi. Quando sentii un risata femminile mi alzai e mi nascosi nella cabbina di comando. La ragazza si accorse della mia presenza e incominciò a baciare il ragazzo, che era Alvaro. "Che pensi di Chiara?" Chiese Maria " Lo sai quello che penso di lei" Disse guardandola "Non sono sicura" Disse staccandosi da lui. " Se ti ripeto tutto sarai sicura?" Disse Alavaro. "Si" Disse sedendosi sopra le sue gambe. Era sbagliato ascoltare quella conversazione e forse non avrei dovuto, ma si trattava di quello che pensava di me Alvaro. "Non mi piace" "Tutto qua?" Chiese la ragazza. Uscii dalla cabbina facendomi notare da entrambi. Entrai e li guardai a braccia conserte. "Puoi dirmele in faccia" Dissi. Maria mostrò un sorriso, come se provasse piacere in quel momento. "So che ti piace lui, ma non c'è bisogno che tu mi disprezzi" Ammisi. "È una prova che lei non ti ama e che le piace farlo con tutti. Scusami Alva, ma stai con una troia" Ammisi divertita. "Troia ci sarai tu" Disse Maria alzandosi " Ma zitta, che non mi sopporti solo perchè posso stare con Alvaro quando mi pare e piace" Dissi avvicinandomi a lei. " Ma quanti anni compi?" Domandò.Le mollai uno schiaffo e lei si avventò sui miei capelli. "Troia" urlai tirandogli i capelli. "BASTA" Urlò Alvaro provando a dividerci, ma non riuscendoci. "Che sta succedendo?" Riconobbi la voce di Paulo e mi sentii afferrare. La sua mano sfiorò la mia che teneva stretta una ciocca di capelli di Maria che lasciai andare a quel contatto. Mi tenne stretto dalle braccia, mentre io incomiciai ad urlare contro la ragazza che stava andando via. Mi liberai della presa di Paulo e attaccai Alvaro. "L'hai sentito quello che ti stava dicendo" Dissi puntandogli il dito contro "Lei mi aveva vista" sbottai. Da lui non ebbi nessuna risposta, mi abbracciò. "Perchè proprio lei" Dissi tenendo i pugni ben saldi "È gelosa" ammise Alvaro. "Ti voglio bene, ma non voglio vederla" ammisi sorridendo e sciogliendo l' abbraccio. "Vado a fare una doccia" Ammise lo spagnolo andando in bagno. Misi la musica e incominciai a cucinare il pranzo. "È il tuo compleanno dovresti rilassarti" Disse una voce che avrei riconosciuto tra altre mille. Mi girai e gli sorrisi. Paulo posò le buste sulla sedia e si avvicinò abbracciandomi. "Ti ho comprato una cosa" Disse prendendo una busta dalla sedia. "Auguri" Disse dandomi una busta. "Grazie ma non dovevi" ammisi aprendo il regalo. Quando aprii la busta trovai un cofanetto che prese Paulo e lo aprii verso di me. " È bellissimo" Dissi osservando l' anello "Non è troppo?" Chiesi "No, è un giorno importante oggi. Hai fatto 18 anni e mi sono dichiarato a te ed ora siamo fidanzati" Ammise l'argentino. I miei occhi incominciarono a brillare e mi fiondai sulle sue labbra.
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•La mi joya•
RandomMio padre è il responsabile dell' area medica della Juve. Inutile dire che ho l' accesso ovunque, grazie alla grande amicizia di mio padre con Massimiliano Allegri, allenatore della Juve. Con tutti i giocatori della Juventus ho un buonissimo rapport...