Cristiano aprì la porta facendomi entrare per prima. I ragazzi erano tutti seduti a tavola con le rispettive ragazze. Il mio occhio cadde nel tavolo in cui si trovavano Paulo, Antonella, Alvaro e una ragazza, Simone, Paul, Claudio e sua moglie e gli altri. Stefano ci venne in contro. "Auguri" Dissi abbracciandolo. Sciolsi l' abbraccio sentendo dei colpi di tosse, mi girai vedendo Paulo affogato e gli altri ragazzi scioccati. Distolsi subito lo sguardo da loro per rivolgerlo a Stefano. "Ciao Cristiano" Lo salutò. "Io invece devo sapere qualcosa?" Domandò guardando la mia pancia. Sorrisi. "Di quanto è?" Domandò con il sorriso stampato in faccia. "Sono al quarto mese" Ammisi. "Dopo mi racconterai tutto" Disse stampandomi un bacio sulla guancia. Presi la mano di Cristiano e andammo a sederci dagli altri. "Ciao a tutti" Dissi sorridendo e sedendomi difronte a Paulo che non distolse lo sguardo. "Stai bene?" Domandò Antonella a Paulo. "Si Si " Gli rispose Paulo. " Oddio che bello, di quanto è?" Chiese la moglie di Claudio. "Sono al quarto mese" Ammisi sorridendo, la mano di Cristiano si intrecciò alla mia e gli rivolsi uno sguardo. Abbassai per un secondo lo sguardo e vidi i pugni di Paulo sopra il tavolo. "Scusate un secondo" Dissi alzandomi. Andai in bagno a fare la pipi e quando uscii una mano mi prese per il polso. Mi spaventai e mi girai vedendo Paulo abbastanza arrabbiato. "Perchè non mi hai detto che stavi con Ronaldo?" Domandò lui. "Perchè non mi hai detto che stavi con Antonella?" Domandai io. Lui stette zitto non rispondendo. "Hai visto?" Dissi ridendo nervosamente, ma lui mi riafferrò per il braccio facendo si che lo guardai negli occhi. "E' lui il padre?" Mi domandò. I miei occhi si scontrarono nei suoi e stavo per cedere, mi mancava tanto e non sapevo più cosa fare. Mi liberai dalla presa e mi andai a sedere. "Solitamente fate molta confusione che è successo in questi tre mesi?" Chiesi sedendomi. "Che è successo a noi? forse la domanda la dovremmo farla noi a te" Ammise Alvaro. "Non c' è nulla a cui rispondere, mi sono presa solo una pausa da tutto" Mi limitai a dire guardando il piatto vuoto davanti a me. Paulo nel frattempo si sedette. "Staccare la spina significa allontanarsi da noi e fare un figlio?" Disse nervoso. Antonella si alzò e se ne andò fuori seguita da una ragazza. "Paulo non dovresti andare dalla tua ragazza?" Dissi. Si alzò facendo fracasso con la sedia ed uscì, più incazzato che mai. Mi misi a ridere dal nervoso "Stai tranquilla" Mi sussurrò Cristiano. "Di chi è il figlio?" Sbottò Paul facendomi rimanere senza parole. Lo guardai bloccata fino a quando il cameriere non portò da mangiare e il solito Paul incominciò a mangiare scordandosi della domanda che mi aveva appena posto. "Qualcuno dovrebbe andare ad avvisare Paulo e gli altri" Ammise Alvaro. "Non guardare me" Dissi riprendendo a mangiare. Alvaro si alzò e tornarono tutti quanti a mangiare il primo. "Quando ritornerai a casa?" Domandò Simone. "Stasera ritorno a casa" Dissi sorridendo.Finimmo di mangiare e i ragazzi si alzarono per andare a ballare. "Non mi sento" Ammisi sedendomi più indentro. Cristiano mi fece l' occhiolino e andò a parlare con il deejay che ascoltò la richiesta di Cristiano e mise un lento. Lo vidi avvicinarsi e mi porse la mano, accettai per poi porsi la mia mano vicino alle labbra per stampargli un leggero bacio. Arrossii scontrandomi con lo sguardo di Paulo in pista che ballava abbracciato con Antonella. Incominciammo a ballare e lui mise le sue mani leggermente sopra il mio fondo schiena. "Se ti bacio che succede?" Chiese. "Non lo so" Dissi arrossendo. Le sue labbra si poggiarono sulle mie e i miei occhi si chiusero, perchè si in fondo mi piaceva quel bacio. Mi staccai sorridendo quando vidi la figura di Paulo e Antonella uscire dal locale. Sbuffai e Cristiano capì il motivo.Salutammo il resto dei ragazzi e mi accompagnò a casa. "Grazie per la bella serata" Ammisi "Grazie a te" Disse lui. Entrai e presi la mia valigia per poi chiudermi alle spalle quella casa. Varcai la soglia del giardino risentendo l' odore di casa. Presi le mie chiavi e aprii la porta per poi chiuderla una volta entrata. La casa era vuota, ma sapeva ancora di ciò che mi apparteneva. Chiusi respirando quell' aria che mi era mancata talmente tanto che sembrava solo ora che stessi respirando dopo quattro mesi. "Tuo marito non poteva ospitarti" Disse una voce facendomi sobbalzare. Mi levai le scarpe col tacco che una volta sfilate mi fecero provare sollievo. Andai in cucina dove trovai Paulo con una bottiglia di birra in mano e due molto probabilmente già bevute.
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•La mi joya•
RandomMio padre è il responsabile dell' area medica della Juve. Inutile dire che ho l' accesso ovunque, grazie alla grande amicizia di mio padre con Massimiliano Allegri, allenatore della Juve. Con tutti i giocatori della Juventus ho un buonissimo rapport...