"Vengo a prenderti e verrai con me a Verona" Disse "No papà, lascia che io parta con Paulo. Sono al sicuro con lui" "Ti sei innamorata di lui?" Stetti zitta. "Chiara quante volte ti ho" Lo interruppi "Papà è il mio migliore amico" Dissi sbuffando "Mi fido di te, se siete solo amici puoi partire con lui" "Grazie, ora vado" Dissi salutandolo. Chiusi la chiamata e buttai il cellulare nel letto e vidi che Paulo lo prese. "Tra poco vado a farmi una doccia" Dissi avvicinandomi a lui. Lo baciai. "Andiamo a farci il bagno" Disse prendendomi in braccio. Aprì la porta e mi mise giù. Si tolse le scarpe e successivamente la maglietta e i pantaloni rimanendo solo in mutande. Le sue dita sfiorarono i miei fianchi, uno dei quali aveva una garza per via della ferita e mi sfilò la sua maglietta. "Posso?" Domandò indicandomi la garza. Annuii e mi sedetti sul bordo della mia vasca, delicatamente incominciò a staccarla, fino a quando non la levò completamente e la buttò nel cestino. Mi alzai e andai davanti lo specchio toccandomi la ferita delicatamente. "Sei bellissima" mi sussurrò all' orecchio cingendomi i fianchi con le sue mani e lo osservai attraverso lo specchio. Mi girai e gli cinsi il collo e incominciammo a baciarci, avvicinai il mio bacino al suo facendolo eccitare. Le sue mani scesero togliendomi le mutande ed io feci lo stesso. La vasca si riempì e ci infilammo dentro, mi feci uno chignon e mi misi tra le sue gambe. "Mi vergogno tanto" Ammisi toccando l' acqua "E di cosa?" Chiese lui "Di quello che è successo" Dissi guardando la schiuma. "Non è stata colpa tua" Disse accarezzandomi la schiena. "Invece si" Ammisi. "No" ribattè. "Domani Gigi va dalla polizia" Spalancai gli occhi. "Cosa?" Dissi agitandomi. "Lo capisci che ci sono io con te? Non ti farà mai nulla finchè ci sarò io" Ammise " Rimandiamo di un giorno la partenza" Disse " Non c'è bisogno possiamo partire anche domani" Ammisi. "Ho bisogno di andare in un altra città e distrarmi, ma non capisco perchè dovete andare dalla polizia" Ammisi. "Perchè ti ha violentata Chiara" Disse alzando la voce. Rimasi ferma. Non potevo credere a ciò che avevo appena sentito, lui mi aveva violentato. "Come lo sapete?" Chiesi "Non ne sono sicuro, devo finire di vedere il video che ti ha fatto" "Cosa? Quale vi" Mi interruppi, quel video. ricordai " Chi l' ha visto?" Chiesi "Io" Ammise "Poi?" Domandai "Alvaro, Gigi e Claudio" Sprofondai a quei nomi. Non tanto per Gigi e Claudio perchè per me loro fanno parte della mia famiglia, ma Alvaro. Provai tanta vergogna. La cosa più grave però era un altra. Mi incominciai a sentire in colpa, avevo tradito a Paulo. Lui non meritava questo. "Ti ho tradito" Ammisi a bassa voce " Che stai dicendo" Disse lui alzandosi "Chiara che stai dicendo? parla" Disse alzandosi e uscendo dalla vasca. Prese un asciugamano e se la legò alla vita. Mi immersi tutta, anche la testa e le mani di Paulo mi afferrarono con forza. "Voglio morire" Ammisi guardandolo. "Ma che stai dicendo, dai vieni" Disse prendendomi in braccio. "Scusa" dissi a bassa voce " Mi dispiace" continuai. Mi mise a terra e mi mise l' asciugamano nelle spalle. "Che intendevi con ti ho tradito?" Mi chiese "Che ti ho tradito" Continui. "Non ha senso quello che stai dicendo" Ammise lui guardandomi. "Mi hai fatto le corna?" Mi chiese. "Mi ha violentata" Ammisi sedendomi nel water. Lo vidi buttare un sospiro e mi avvicinò a sè. "Si dice violentare appunto perchè non volevi, ma ti ha obbligata con la forza" Mi disse tenendomi il viso alzato obbligandomi a guardarlo negli occhi. "Ti amo" Mi sussurrò ed avvicinai le mie labbra alle sue. Mi alzai e andai in camera insieme a Paulo, si mise i boxer mentre io mi misi solo l' intimo e presi i dei pantaloncini e una maglietta e andai in bagno con lui. Mi sedetti e mi lasciai medicare. "Ah" Gemetti dal dolore. "Lo so amore, brucia un poco" Disse smettendo di tamponare e incominciando a soffiare "Va meglio?" Mi chiese "Si" Dissi sorridendo. Era dolce il modo in cui si prendeva cura di me. "Finito" Disse dandomi un bacio a stampo. "Ti aspetto giù" Aggiunse. Mi vestii e scesi dai ragazzi. Simone mi venne ad abbracciare. "Come stai piccolina?" Chiese dolcemente. "Va meglio Simo" Ammisi. "Alvaro e Paulo?" Chiesi sciogliendo l' abbraccio. " Non lo so" Rispose vago Simone. "Che odorino " Dissi andando in cucina e vidi Paul cucinare. " Non mi avvelenare" Dissi sorridendogli e dandogli una pacca nella spalla. "Non ti farei mai del male piccolina" Disse ridendo. "Vai a chiamare Paulo e Alvaro?" Mi chiese "Volentieri, ma non so dove sono" Ammisi "Sono sopra, in camera di Paulo o di Alvaro" Ammise il francese. Salii le scale lasciando Paul impegnato a mettere la cena nei piatti e Simone nel divano davanti la televisione. Claudio se ne andò a casa da sua moglie e da suo figlio, mentre Gigi era fuori con Stefano. La camera di Alvaro era socchiusa e non c'era nessuno. Bussai in camera da Paulo. "Non abbiamo finito Paul, aspetta" Disse Alvaro. Aprii la porta. "Che fate?" Chiesi sorridendo. "Niente, stavamo parlando" Disse Paulo. "E' pronto scendet" Non finii la frase che vidi il video in pausa nella televisione di Paulo, che era collegato al suo computer.
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Spero che vi sia piaciuto. Sotto a un commento vi avevo chiesto se preferivate che scrivessi dei "chapter" più lunghi e che di conseguenza chiedono un pò più tempo per la pubblicazione, oppure non tanto lunghi ma che aggiornerò più facilmente. Non pensavo che alcuni fossero corti e che essendo che scrivo non mi rendo conto della lunghezza. Non ho aggiornato spesso, perchè sono stata occupata con i compiti. Fatemi sapere🙋
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•La mi joya•
AléatoireMio padre è il responsabile dell' area medica della Juve. Inutile dire che ho l' accesso ovunque, grazie alla grande amicizia di mio padre con Massimiliano Allegri, allenatore della Juve. Con tutti i giocatori della Juventus ho un buonissimo rapport...