CAPITOLO 7

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VISIONE

Sono passate due settimane da quando Serena si trova in ospedale e i medici stanno ancora cercando di capire se è compatibile con me o con Manuel.

Ovviamente abbiamo parlato a telefono e abbiamo fatto molte videochiamate, ma sentire la sua voce robotica o vederla attraverso uno schermo, non è la stessa cosa e non riempie il vuoto che ha lasciato la sua assenza.

Da quando dall' ospedale siamo tornati in orfanotrofio, non solo non ho più sognato Serena in quel letto d' ospedale, ma non ho fatto nessun altro sogno.

In questo momento sto osservando i disegni dei miei sogni che ha fatto Serena e mi chiedo se ne farò degli altri. Magari potrebbe essermi utile sognare qualcosa prima che accada, se non fossero solo cose brutte, potrebbe essere anche eccitante.

<<Tappetta, sei già sveglia?>> Mi chiede Cassandra con la sua voce odiosa e squillante.

<<Già. Non mi sembra che ti stia dando fastidio, quindi che ti cambia se sono sveglia o no?>>

Cassandra scrolla le spalle e si gira dall' altro lato del letto, ritornando a ronfare.

Non so ancora come io abbia fatto in queste due settimane in stanza con lei a non ucciderla mentre dormiva.

Ebbene sì! Io e Cassandra siamo compagne di stanza da ben due settimane! Siccome sia lei che io eravamo sole, la preside ha deciso di far mettere entrambe nella stessa stanza.

<<In questo modo imparerete ad andare d' amore e d' accordo>> Ci ha detto la preside Young.

" Già ,magari impareremo ad andare d' amore e d' accordo...o ci uccideremo a vicenda...più probabile la seconda" Avevo pensato e continuo a farlo.

Secondo me, l' idea di metterci nella stessa stanza ha come solo obiettivo quello di darci una punizione e posso assicurare a chiunque che non esiste niente di più stressante di condividere la stanza con quella stronzetta presuntuosa.

E come se non bastasse, per una volta che passo la notte senza sognare niente, mi è difficile dormire perché lei russa fortissimo.

Una volta gliel' ho fatto notare e lei mi ha insultato e quasi soffocato con un cuscino.

<<Mai sei pazza? Potevi uccidermi!>> Le avevo urlato contro.

<< Che esagerata!>> Aveva risposto indifferente.

La sveglia suona di nuovo e io decido che è meglio alzarmi e finire di darmi una sistemata.

Appena finisco di rifare il letto e di mettere al proprio posto gli accessori di Cassandra, qualcuno bussa alla porta.

<<Avanti>> Dico e, come mi aspettavo, dalla porta esce il mio migliore amico che mi sorride.

Lo saluto con un abbraccio, mentre Cassandra quasi mi rompe i timpani a forza di russare.

<<Ma come fai a dormire la notte?>> Mi chiede Manuel.

<<Ah ,questo proprio non lo so! Dovrebbero farmi una statua per aver resistito due settimane con lei>> Esprimo finalmente questo mio pensiero ad alta voce.

<<Ma che ore sono?>> Bofonchia Cassandra aprendo solo un occhio.

Si stiracchia e quando si accorge di Manuel inizia a tossire, mentre io rido sotto i baffi.

<<Potevate anche svegliarmi!>> Esclama aggiustandosi la maglia del pigiama.

Entro tre secondi scende dal letto e stritola il mio amico in un abbraccio.

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