CAP. 68(COS' È SUCCESSO A CASSANDRA?)

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Rifletto sulle parole di Max.

Ci vuole coraggio per dire simili cose. E se io non fossi importante per lui ,non mi avrebbe rivelato ciò col rischio di un rifiuto da parte mia.

Non mi avrebbe difesa davanti a tutti col rischio di essere considerato violento e aggressivo.

Non mi avrebbe prestato il suo giubbino col rischio di prendersi la febbre.

Non mi avrebbe detto che teme di distruggermi col rischio di perdermi per sempre.

Le sue parole sono vere. Vere e dolorose. Non ne sarei certa se non mi avesse parlato con le lacrime intrappolate nei suoi occhi, con la paura di uscire da un momento
all' altro. Con il suo sguardo che induciava sui miei lividi come se cercasse di togliermeli con la forza del pensiero.  E con la mia mano poggiata sul  suo cuore che accelerava il battito  a ogni parola che diceva.

Sono davvero disposta ad accettare il pericolo di un' altra delusione?

La risposta mi arriva veloce, chiara e convinta.

Sì, certo che sono disposta!

Ne varrà la pena di essere delusa altre dieci volte ,se altre venti lui mi sussurrerà parole dolci all' orecchio. 
Ne varrà la pena di  arrabbiarmi e urlargli contro altre cento volte ,se  altre due cento lui mi chiederà scusa.
Ne varrà la pena di ingelosirmi altre mille volte  per ogni ragazza che lo guarda ,se  altre due mila lui mi lascerà teneri baci sul collo.
Ne varrà la pena di sopportare altre infinite volte i suoi sbalzi d' umore se altre infinite volte lui sopporterà i miei momenti bui.

<<S-sì>> Mormoro e un secondo dopo sento le sue labbra avvicinarsi al mio viso.

Continua a baciarmi i lividi e ad accarezzarmi i capelli, mordendomi un po' l' orecchio.

Quando si avvicina alle labbra , lo respingo, nonostante fossi percossa da brividi.

<<Perché non ti sei fatto sentire?>> Chiedo.

<< Non avevo il coraggio di parlarti o...o di vederti. Non sopporto che tu sia ridotta in questo modo. Io non ce la facevo proprio! Il solo pensiero di quello che hai passato...>> Stringe le lenzuola tra i suoi pugni.

<<Quel pezzo di merda!>> Ringhia e respira affannosamente per  cercare di calmarsi.

<<Il peggio è passato>> Gli afferro le mani.

<<Ora devi solo accettare che io sia... ehm...più brut...>>

<<Non dirlo nemmeno! Sei stupenda, resti sempre la ragazza più bella che abbia mai visto>>

La sue labbra cercano le mie e questa volta faccio in modo che si scontrino in uno di quei baci di cui non si può fare a meno.

<<Che schifo!>> Entrambi sobbalziamo a questa esclamazione.

Clarissa ci guarda con una faccia schifata mentre con una mano mantiene la maniglia della porta e
con l' altra una barretta di cioccolato alla nocciola.

<<Perché stavi mordendo le labbra di Jessy?>> La piccola si siede sul letto in mezzo a noi due.

Oh mio Dio! Cos'è appena accaduto?!

<<Ehm...avevo qualcosa tra i denti>> Dico la prima cosa che mi passa per la mente e Max ride, cambiando la sua espressione quando Clarissa si avvicina a lui per sussurrargli qualcosa all' orecchio.

<<Cos' ha detto?>> Chiedo.

<<Gli ho raccontato che hai la bua perché sei caduta dalle scale>> Clarissa da un altro morso alla sua barretta e io gliela prendo, nascondendola dietro la schiena.

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