CAPITOLO 16

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                      DECISIONE
<<Mi spiegate cosa cavolo vi è preso?>> Urlo per la decima volta.

Le lezioni sono finite e ora io, Jasmine ed Edward stiamo passeggiando per la città.

Dovrei concentrami e osservarmi intorno, dovrei anche essere curiosa, ma non lo sono. Sono solo infuriata con loro e con Max, Dafne e Simon.

<<Avrei fatto meglio ad andarmene con Tracy>>Borbotto.

<<Tanto non ti avrebbe dato mai il passaggio>> Dice Edward comportandosi come se non fosse successo niente.

Mi mancano Serena e Manuel, loro mi dicevano tutto. Erano completamente diversi. Erano unici.

<<Dio mio!>> Esclama Jasmine fermandosi.

<<Oh no!>> Sbuffa Edward.

Jas corre verso un negozio e appiccica la faccia al vetro.

Da qui riesco a vedere i suoi occhi illuminarsi mentre osserva il contenuto di quella vetrina.

<<Sorellina, ti ricordo che avevamo in mente di fare una passeggiatina, non di comprare altri vestiti>> Dice Edward sforzandosi di essere gentile.

<<Sì, sì, lo so. Ma hai visto quel vestito argentato? È super wow!  E quelle scarpe? Sono altissime , sarebbero perfette per Jessy! Oh, andiamo Jessy! Abbiamo tutto il tempo del mondo per passeggiare! Ora io e te entriamo e compriamo qualcosina mentre Edward ci manterrà i vestiti. Anzi no! Fratellino, sei che potresti fare? Potresti....>>

<<Basta! Sputa un secondo! Non ti sopporto più!>> Urla Ed tappandole la bocca con una mano.

In un' altra situazione  forse avrei riso, ma ora no. Non dopo quello che è successo. Vederli  così tranquilli, non fa altro che far crescere la mia rabbia.

<<Jessy, diglielo che anche tu vuoi entrare in questo negozio!>> Mi sorride Jas quando riesce a togliere la mano di Edward da sopra la sua bocca.

<<No, non voglio entrare! Ora mi spiegate cos'è successo ! Perché vi siete comportati in quel modo quando avete visto Max, Dafne e Simon? Se voi avete qualche divergenza con loro è affar vostro, ma io mi stavo divertendo e per colpa vostra ora non mi parleranno più>>  Finalmente glielo dico, stavo scoppiando!

Non riesco a non pensare agli occhi di Max... Così divertiti e sprezzanti di felicità un secondo prima e un secondo dopo così tristi e pieni d' odio. Un odio rivolto a me. Un odio che non ha senso. E non ha senso che io ci stia pensando. Che m' importa di una persona che ho appena conosciuto? Eppure non voglio che lui mi ignori... Sarà anche un po' presuntuoso, ma sono riuscita a guardare oltre e ho visto che sa essere anche un ragazzo dolce.

<<Jessy mi hai sentito ?>> Mi richiama Edward.

<<Ho detto che tu devi stare lontana da quei tre, specialmente da Harrison>>Mi dice con tono duro. Con me non lo aveva mai utilizzato e il fatto che abbia deciso di utilizzarlo proprio in questa circostanza mi irrita.

Vuole anche avere ragione?!

<<Si chiama Max e...>>

<<Jessy, per favore. Quel ragazzo è... isomma>> Jasmine si scambia un' occhiata con il fratello prima di continuare :<<Strano>>Conclude.

<<Strano? Tra tanti aggettivi è questo quello che ti viene in mente? Anche tu sei strana se è per questo...>> Dico, ma ancora una volta è come se non fossi io a parlare.

<<No strano in quel senso... È come si dice ? Bipolare...? Oggi l' ho visto diverso dal solito, di solito è assente, lontano, pensa sempre ad altro e a volte ha scatti d' ira...>>Ancora una volta guarda il fratello, come per chiedergli il permesso di continuare.

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