CAPITOLO 55

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          SI RITORNA  ALL' INFERNO

Una settimana dopo...

Esistono diverse storie d' amore.

Ci sono quelle che non si sanno mai quando nascono. A  volte basta una parola o una carezza per provare qualcosa, qualcosa che si rivelerà solo con il passare del tempo.

Ci sono quelle che nascono dal cosiddetto "colpo di fulmine". Basta uno sguardo per essere prigioniero di un sentimento che non si aveva mai conosciuto prima.

Ci sono quelle che nascono dall' odio. Quando si crede di odiare qualcuno, ma in realtà quell' odio nasce
dall' idea di non poter stare insieme.

Ci sono quelle con interesse. Le uniche che non posso sopravvivere. Non si può amare una persona per quello che ha, ma solo per quello che è. E se tutto si basa intorno al denaro e agli oggetti materiali, si finisce per rimanere soli. L' unica cosa a riempire le giornate sarà il rimpiato di aver amato ciò che non si può amare.

E infine ci sono quelle impossibili. Le più forti in assoluto. Solo quando lotti così tanto per una persona, quando sai di essere disposto ad andare contro tutti per lei, quando gli daresti mille opportunità e anche dopo delusioni e ferite, riuscirai a perdonarla, quando rischierai di perdere tutto ciò in cui hai sempre creduto, quando cancelleresti la tua memoria e ricominceresti da zero. Quando dopo l' ennesimo litigio, sai che ci sarà l' ennesimo bacio. Quando fai delle debolezze di quella persona la sua forza e non la tua, quando ti svegli la mattina dopo una nottata in equilibrio tra incubi e realtà e non hai voglia di alzarti, ma ti basta pensare a quella persona per darti forza, per alzarti non contro voglia, non per obbligo, ma per volontà propria, ma con un sorriso sulle labbra. È quando accade tutto questo che sei sicuro di far parte di una storia d' amore eterna.

Io rientro in quest' ultima categoria.

Questa settimana è passata fin troppo veloce per i miei gusti, ma è bastata a farmi capire il mio posto in questo mondo :accanto a lui.

Max si è rivelato il fidanzato perfetto.
È premuroso e gentile, ma allo stesso tempo sa essere stronzo con le sue battute sulla mia altezza e il mio equilibrio sui pattini.

Siamo stati insieme ogni secondo.
Il suo braccio sempre dietro la mia schiena, i suoi occhi che scrutavano sempre e solo me ,facendomi sentire desiderata come mai nella mia vita. La sua risata per tutte le volte che inciampavo e cadevo mentre pattinavo ,oppure semplicemente mentre camminavo sulla neve. La cosa sorprendente è che lui era sempre lì. Poteva pure prendermi in giro, ma ogni volta che cadevo lui mi sorregeva o ,se non faceva in tempo, si limitava a porgermi la mano.

Oltre la mia parte ottimista e allegra, Max mi ha fatto capire che sono un tipo molto geloso. Non me ne rendevo conto nemmeno quando parlavo male di Linda, credevo mi stesse semplicemente antipatica e invece avevo solo paura che mi portasse via Max.

Se sono arrivata a questa conclusione è perché a Max piacciono le ragazze gelose e ogni volta che una ragazza lo guardava, lui le faceva l' occhiolino e un sorriso solo per vedere la mia reazione.

Io -ovviamente- lo prendevo a pugni, ma  ero solo io a farmi male a causa dei suoi duri addominali.

L' unico problema era la notte, l' odio per questo momento della giornata è la seconda cosa  che ci accomuna( la prima è l' aver conosciuto il dolore della perdita)

Ogni notte la passavamo sempre ognuno nelle proprie stanze, ma chi per una ragione e chi per un' altra, ci ritrovavamo sempre in quel bagno.

Io l' avevo capito. Avevo capito che tutte le notti da quattro anni a questa parte, lui finiva sempre così. A vomitare.

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