ADDIO
<<Infermiera, come sta Serena?>> Ripeto con l' ansia a mille.
Intorno a me sembra che tutti vacillino fino a scomparire, fino a farmi circondare dal buio più totale. È una sola la voce che sento, che mi arriva da lontano nonostante l' infermiera sia a due passi da me.
Metabolizzo più volte quella frase a rallentatore, guardo più volte le sue labbra per assicurarmi di non aver sbagliato, ma non l' ho fatto. Ho sentito bene, purtroppo.
<<Serena verrà trasferita in ospedale domani stesso. Qui non possiamo fare niente per aiutarla, non siamo medici professionisti.>>
<<Che malattia ha?>> Non so con quale forza riesco a chiederlo.
<<La leucemia. Sarò sincera : non avendo parenti, sarà difficile trovare un donatore compatibile. Bisognerà cercare nel data base dei donatori del midollo osseo e sperare di avere fortuna.>>
Assaporo l' orribile notizia e mi sembra quasi di sentire l' amaro in bocca e le orecchie fischiare.
Non riesco a credere che stia succedendo proprio a Serena!
È sempre così : sentiamo parlare di morti, malattie, ma non prendiamo mai la cosa troppo seriamente. Crediamo sempre che a noi non accadrà mai niente del genere, diamo tutto per scontato.
Nemmeno il sogno che ho fatto è riuscito a prepararmi a quest' eventualità.
<<Ma cosa vi è successo?>> Domanda la preside guardando me e Cassandra.
Non so se lei abbia risposto o meno perché vedo ancora tutto appannato, sfocato. Solo ora mi accorgo che sono le lacrime ad appannarmi la vista.
<<Stai tranquilla. Ora vieni in infermeria con me ,così potrai vedere la tua amica e farti curare le ferite>> Mi dice l' infermiera posando la sua mano sulla mia spalla per darmi forza. Per un attimo ho pensato che lei fosse come l' odiosa infermiera che mi ha accompagnato in orfanotrofio, ma a quanto pare è il contrario.
<<Per il vostro litigio oggi posso chiudere un occhio, ma ,appena si saranno calmate le acque, ne parleremo meglio>> Dice la preside cercando di usare un tono dolce e non di rimprovero.
Dietro me sento Cassandra che sospira sollevata e non posso fare a meno di girarmi verso di lei per fulminarla con lo sguardo.
Lei, però, si limita a scrollare le spalle e dirmi di asciugare le lacrime con tono duro e quasi derisorio.
Se questa situazione non mi stesse devastando, l' avrei già riempita di insulti pesanti anche davanti alla preside, l' infermiera e la cuoca.
Quando io e Cassandra interrompiamo i nostri sguardi assassini, seguiamo l' infermiera nella stanza dove si trova Serena.
Prima di entrare faccio un respiro profondo e mi asciugo le lacrime per la terza volta, sperando di non crollare di nuovo. Non davanti a lei. Non posso farle questo. Devo essere forte con lei per darle coraggio, devo portarle speranza, non finire di farla preoccupare.
<<Ti vuoi decidere ad aprire la porta?! Ah, lascia stare faccio io!>> Esclama Cassandra spalancandola talmente forte da farla sbattere vicino al muro.
Serena- che stava dormendo- si sveglia di soprassalto e si stropiccia gli occhi, mentre l' infermiera inizia a fare a Cassandra una lunga ramanzina.
Ignoro entrambe e mi avvicino a Riccioli d' oro cercando di capire il suo stato d' animo.
La saluto con un cenno perché ho un groppo in gola che mi impedisce di parlare, e poi l' abbraccio forte, quasi come se avessi paura che potesse scivolare via dalle mie braccia.

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UNCONDITIONAL LOVE
RomanceJessy è una bambina di soli 8 anni che non ha mai conosciuto i suoi genitori. Vive con sua zia Denise, non sentendosi diversa per la mancanza di una figura materna e una paterna. È felice, spensierata e piena di vita. Il suo problema è, però, quello...