CAPITOLO 41

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                        ARRESTO(1)

Appena le mie braccia avvolgono il corpo di Max senza un motivo ben preciso, lui si irrigidisce.

Nascondo il viso nel suo collo e cerco di ricacciare indietro le lacrime. Mi bruciano gli occhi.

Proprio quando penso che Max stia per respingermi, mi stringe più forte a sè e mi accarezza i capelli.

Sento che domani me ne pentirò perchè lui mi ignorerà ancora una volta, ma in questo momento non voglio far altro che smettere di pensare. Per una volta voglio spegnere il cervello. E se proprio non ci riesco, voglio pensare al presente e non al futuro o al passato.

Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dalle braccia di Max e dal vento. Mi sento più calma.

Ora che la mia mente non è offuscata dal dolore, ritorno a ragionare.

Cosa sto facendo? O meglio, cosa stiamo facendo?

Ecco lo sapevo... non riesco a staccare la spina per molto.

Mi stacco da Max, continuando a guardare le mie ballerine. Non ho il coraggio di alzare lo sguardo su di lui. Perfino gli occhi che mi hanno sempre tranquillizata, ora potrebbero infettare ancora di più la screpolatura del mio cuore.

Siamo fermi. Uno di fronte all' altro.

Uno fragile e sensibile, l' altro confuso e indeciso. Uno timido e riservato, l' altro curioso, ma silenzioso.  Una Jessy che non sembra più lei, un Max che le sta porgendo la mano.

<<Afferrala>> Sussurra.

Avvicino il braccio titurbante, come se il minimo movimento mi causasse un enorme sforzo. Quando afferro la sua mano, credo di averla stretta troppo forte.

Max mi conduce lentamente su una panchina. Mi fa sedere continuando a stringermi la mano.

Per la prima volta alzo lo sguardo verso di lui.

Ha i capelli scombinati, ma è un disordine che gli dona, che gli da
un' aria ribelle e seducente allo stesso tempo.

Non mi abituerò mai alla sua bellezza.

Il suo vestito è completamente nero, così come il mantello.  Dalle labbra fuoriescono due zanne appuntite.

È un vampiro.

Mi soffermo un bel po' a guardare le sue labbra e lui se ne accorge.

<<Hai paura che ti morda?>> Fa un piccolo sorriso e mette ancora di più in mostra le sue zanne.

Spontaneamente con la mano libera mi tasto il collo.

L' immagine di Max che mi morde mi fa venire la pelle d' oca.

È per questo che quando si avvicina al mio orecchio, ho voglia di allontarmi un po' da lui.

<<Sai non mi dispiacerebbe>> Sussurra con una strana voce.

<<Max!>> Urlo e lo spingo via.

<<Rilassati! Volevo solo farti reagire in qualche modo>> Si giustifica.

È inutile. Ora sono arrabbiata con me stessa, con Serena, con Freddy, ma non solo. Ce l' ho con il mondo.

In queste situazioni forse è meglio che stia da sola. Tendo sempre a trasmettere il mio cattivo umore a chi mi ascolta e rispondo in modo scorbutico. 

Provo ad alzarmi dalla panchina, ma lui mi trattiene.

<<Lasciami!>> Quasi urlo mentre tolgo in modo brusco la sua mano dal mio braccio.

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