CAPITOLO 79

102 27 11
                                    

                            SEI GIORNI
Due settimane dopo...

<<Sei giorni, mancano sei giorni>>

<<Mancano solo sei giorni>>

<<Solo sei giorni>>

Una voce inquientante continua a sussurrare queste frasi al mio orecchio.

Il suo alito mi fa il solletico, è come una ventata d' aria fresca. Ma poi i sussurri diventano urla.

<<SOLO SEI GIORNI!>>

Una strana forza invisibile mi butta giù dal letto.

Poi mi accorgo che non è poi così invisibile...

<<Buon Natale! Hai visto? Per la prima volta mi sono svegliata prima di te!>> Jasmine mette le mani in vita e sorride soddisfatta, guardandomi dall' alto verso il basso.

Sono seduta sul pavimento mentre lei è in piedi sul letto, ma almeno questa volta non mi ha svegliata con un secchio d' acqua.

Mi alzo sbadigliando.

Mancano sei giorni, cazzo!

Ormai ho decifrato tutte le parti importanti dell' incubo, ma mi manca la principale.

Quelle due figure nere che si prendono a pugni...devo scoprire chi sono. Se scopro la loro identità prima del tempo, magari posso evitare che lottino tra di loro.

Ho paura che uno di loro sia Max, questo spiegherebbe perché io indossi il suo giubbino nell' incubo.

Spero tanto di no...

<<Jasmine, ma sei impazzita?!>> Guardo la sveglia sul mio comodino.

Sono le 5 : 00 del mattino.

Ci credo che si sia alzata prima di me, quando mai io mi alzo prima delle sei?!

<<Non ringraziarmi per averti svegliata...>> Salta giù dal letto con un balzo e mi copre gli occhi, spingendomi verso la finestra.

Sento il rumore delle tende che vengono spostate e un attimo dopo i miei occhi vengono scoperti.

<<Ha nevicato!>> Esclamo guardando l' asfalto della strada ricoperto da un manto bianco, così come i tetti delle case e le foglie degli alberi.

<<Che cosa facciamo ancora qui? Andiamo!>> Nel giro di un secondo sto già scendendo le scale per dirigermi in giardino.

<<Aspetta Jessy!>> Jasmine mi rincorre con in mano il mio cappotto, sciarpa e cappello.

Fuori è ancora un po' buio e fa un freddo cane!

<<E poi mi dicono che sono io la pazza della famiglia! Prendi >> Jas mi porge gli indumenti di lana e io mi affretto a indossarli, così entrambe possiamo lanciarci le palle di neve contro.

Pochi minuti dopo arrivano anche Edward e Tracy. Quest' ultima si porta l' indice vicino al labbro e ci scongiura di non fare troppo casino.

E ovviamente noi non l' ascoltiamo per niente. Urliamo a squarcia gola e ci rincorriamo sulla neve.

<<Cos'è questo baccano? C'è gente che vorrebbe dormire!>> Una signora con i capelli bianchi, avvolta in una vestaglia completamente nera, apre la finestra della casa di fronte alla nostra per insultarci.

Riesco a vedere da qui l' enorme verruca che ha sulla punta del naso...

<<Chi vi credete di essere?!>> Sbraita.

UNCONDITIONAL LOVE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora