CAPITOLO 28

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          LUI TI FARÀ SOFFRIRE

Seguo Max all' interno del locale guardandomi a destra e a sinistra in cerca di Edward.

Chi trovo però non è lui. È qualcuno che non mi aspettavo di vedere, non credevo sarebbe venuta alla festa.

Tracy è circondata dalle sue amiche Punk e sta mangiando delle noccioline. Sembra pensierosa.

Vedo che si avvicina all' orecchio di una sua amica e le sussurra qualcosa, avendo come risposta una semplice scrollata di spalle e uno sguardo confuso.

<<Jessy?>> La sua voce mi fa sobbalzare.  La sorpresa è talmente grande che penso di girarmi indietro per controllare se è stato qualcun' altro a chiamarmi.

E invece no. Invece è stata lei che, concentrata su di me, si avvicina sempre di più, fino ad arrivarmi a un palmo dal viso.

<<Cosa c'è ?>> Chiedo.

<<Hai visto mia sorella?>> Sto per risponderle, ma mi mordo la lingua quando lei continua :<< Giuro che se si è ubriacata non la passerà liscia,  ci penseranno mamma e papà a farle imparare la lezione!>>

<<Non l' ho vista>> Rispondo velocemente e me ne vado prima che possa farmi altre domande.

Sento il suo sguardo infuriato addosso, talmente tanto insistente che sembra quasi di bruciarmi la schiena.

Per la prima volta non provo né astio, né rabbia nei confronti di Tracy. Solo confusione. Confusione perché ho visto gli occhi di una sorella preoccupata mascherata da strega cattiva.

Appena avvisto un omino maschile su una porta, inizio a correre e mi fermo giusto in tempo per non andare a sbattere contro la porta del bagno degli uomini.

Mi guardo intorno per assicurarmi che nessuno abbia visto la scena e accertatomi che sia così, mi appoggio con la schiena contro il bancone pieno sia di regali scartati, sia di regali ancora impacchettati.

Mi ritrovo a pensare a Jas e -proprio come un segno del destino- appoggio la mano proprio sul suo regalo.

È ancora incartato e sulla plastica c'è scritto con il pennarello nero una frase che mi tocca il cuore, anche se non è indirizzata a me.

"Per una persona speciale. È un piccolo pensiero, fin troppo piccolo per contenere tutto l' affetto con cui è stato fatto, ma conoscendoti so che ti piacerà. O almeno spero che sia così. E spero che un giorno tu potrai vedermi con gli stessi occhi con cui ti guardo io. Baci Jasmine".

<<Ah ,quindi sei una ladruncola?>> Essendo ancora un po' scossa dalle parole di Jas, non mi accorgo subito che chiunque sia stato a parlare ce l' abbia con me.

<<Oh no, non era m...>>Mi blocco vedendo il bel viso di David.

<<Tranquilla, il tuo segreto è al sicuro>> Sorride e mi fa un occhiolino.

Caspisco che sta scherzando e poso il regalo, sperando che se ne vada prima che Max e Jasmine escano dal bagno. Sarebbe un gran bel guaio!

<<Scusami, ma dovrei andare adesso>> Gli dico e fingo di guardare l' orologio al mio  polso con aria sorpresa.

<<Di già? >> Chiede. Sembra deluso.

<<Eh sì, in realtà dovevo fare solo un salto, ma poi mi sono trattenuta più del necessario>>Mento.

David si fa pensieroso, ma poi se ne va senza nemmeno salutare.

Inizio a credere di averlo fatto arrabbiare o offendere in qualche modo, quando lo vedo ritornare con una penna in mano.

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