CAPITOLO 46

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          MACCHIATO DAL SANGUE

                       JESSY' S POV

Io e Max continuiamo a muovere le labbra in sintonia ;sembrano essere state fatte per ritrovarsi l' una
con l' altra e scontrarsi in un passionale bacio.

I nostri respiri si mescolano fino a diventare una cosa sola, sono avida della sua aria, è come la più potente delle droghe.

Ho sempre parlato di rallentare il tempo, in modo da potermi godere i pochi attimi felici della mia vita. Ma questa volta no. Questa volta non voglio che rallenti, voglio che si fermi del tutto.

Sento il cuore battere nelle orecchie, i brividi di piacere lungo la schiena, un calore simile al fuoco che si espande in tutto il mio corpo.

È come se lo stessi aspettando da una vita, come se non desiderassi altro. E non esiste sensazione più bella.

Ho trovato i due tasselli che mi mancavano. Sono completa.

Tutto ciò che desidero è qui, tra le mie braccia, un corpo ardente tanto quanto il mio, schiacciato sul mio petto.

Spero sia Max il primo a staccarsi perché io non ce la faccio proprio.

<<Max!>> Una voce femminile è quella che sento, ma me ne infischio.

Correrei il rischio di essere ammanettata e buttata dietro le sbarre, solo per non staccarmi.
Non ancora.

<<Max!>>

È quando quella voce lo chiama per la seconda volta, che Max si stacca lentamente

<<No...>> Mormoro continuando ad avere gli occhi chiusi.

Non voglio aprirli, ho paura che sia tutto un sogno.

Max poggia la sua fronte alla mia, prendendo boccate d' aria.

Sento ancora la morbidezza delle sue labbra sulle mie.

Le gocce d' acqua che scendono dai suoi capelli bagnati ,fino a rigare la mia pelle.

Il profumo di rose che si è impossessato anche dei miei vestiti.

Le mie mani che si attorcigliano al suo collo e le sue braccia che mi stringono a sè, proteggendomi dal resto del mondo.

<<Oh, Jess>> Max mi lascia un tenero e breve bacio sulla fronte, continuando a muoversi come se mi stesse cullando sulle note di una canzone che non c'è mai stata.

<<Cos' abbiamo fatto?>> Finalmente apro gli occhi, ritrovandomi con la testa appoggiata al suo petto muscoloso.

<<Si chiama bacio>> Sento il suo corpo vibrare, simulando una risata silenziosa.

O meglio, io non la sento perché una voce la sovrasta.

<<Max!>>

<<Mamma ,sono sotto la doccia! >> Urla lui in risposta.

<<Avete sentito? È ancora lì, di certo non può scappare dalle tubature!>> Urla la madre di Max, evidentemente parlando con un poliziotto.

Anche per lei questa storia
dev' essere orribile!

<<Povera Sabrina...>> Mormoro senza accorgermene.

<<Come fai a sapere il nome di mia madre?>>

Max smette di stringermi e io mi stacco da lui ancora accaldata.

<<Sono andata al suo locale una volta>> Mormoro.

<<Maximus, i poliziotti vogliono che tu esca, è troppo tempo che sei lì dentro. Ho provato a spiegare loro che hai mangiato  un pollo intero a pranzo e che quindi non ce la faresti a uscire dalla finestra, ma loro non mi credono>>

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