CASO RIAPERTO
<<Allora?>>
<<Beh... Marta e Charly non sono poi tanto male>>
Sorrido soddisfatta : un problema in meno.
<<Scusami per ieri>> Sospiro mentre lui si siede al mio fianco.
Chiudo il libro per concentrarmi sulla conversazione che sicuramente Max aprirà, ma mi rendo conto che non sono ancora disposta a dirgli la verità.
Non voglio farlo preoccupare proprio ora che la nostra relazione va a gonfie vele e che la morte del padre sembra essere più distante e meno dolorosa rispetto a solo poco tempo fa.
Lui non ha più nominato Bill e Trevor. Io non ho più nominato zia Denise e Manuel.
Stiamo molto meglio così.
<<A volte mi arrabbio con te perché ti tieni molte cose dentro e non me ne parli, non ti sfoghi. È più forte di me. Ogni parola non detta è uno spiraglio di fiducia in meno. Poi mi rendo conto di quante cose non ti ho detto sulla mia vita...>>
<<...e che io non ho insistito per farmele raccontare>> Concludo al posto suo.
<<Già...>> Si gratta la nuca.
<<E sono molte?>> Incrocio le gambe sul divano.
<<Cosa?>>
<<Le cose che non mi hai detto>>
<<No...solo una>>
Ma di fondamentale importanza.
Lui sa cos'è successo quella notte, è qualcosa di talmente brutto che non vuole dirmi. Si sente colpevole di una morte provocata da un altro, ma
l' istinto e il suo comportamento mi suggeriscono che non è l' unico motivo che lo fa sentire responsabile del suo più grande dolore.<<Perciò non ti costringerò
nemmeno io>>Mi ero quasi dimenticata che la conversazione era incentrata su di me e non su di lui.
<<Te ne sono grata>> Sorrido.
Dei passi dietro di noi rovinano
l' atmosfera silenziosa.Sento il tonfo dei salti avvicinarsi sempre di più al divano.
<<Clarissa sai camminare da persona normale?>> Alzo gli occhi al cielo.
<<Ma come avete fatto a sentirmi? Io volevo spaventarvi!>> Piagnucola lei.
<<Era impossibile non sentirti>> Marta compare dal nulla con in mano un cellulare che sono sicura non sia il suo.
<<Hai lasciato il tuo cellulare in cucina. Ha squillato un paio di volte>> Porge l' oggetto al mio ragazzo che guarda le chiamate perse aggrottando la fronte.
<<È mia madre. Sarà meglio andare>> Spiega e mi da un bacio sulla fronte prima di uscire di casa.
Marta non riesce a reprimere un sorriso appena segue il mio sguardo puntato verso la porta che viene chiusa dall' esterno.
<<Che c'è?>> Chiedo.
<<State bene insieme>> È l' unica cosa che dice. Ma ,al contrario del suo sorriso, la sua voce non è confortante. Sembra fragile come il vetro. Un ombra di amarezza si cela in essa.
<<Non mi sembra che lo pensi davvero>> Non posso fare a meno di dirlo.
<<E invece sì>> Si accomoda al mio fianco e, appena Clarissa le si avvicina, la prende in braccio e le solletica il nasino.
STAI LEGGENDO
UNCONDITIONAL LOVE
RomanceJessy è una bambina di soli 8 anni che non ha mai conosciuto i suoi genitori. Vive con sua zia Denise, non sentendosi diversa per la mancanza di una figura materna e una paterna. È felice, spensierata e piena di vita. Il suo problema è, però, quello...