CAPITOLO 38

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                    SPECIALE

<<Non tenerci sulle spine>> Prendo il colletto della camicia di Max e lo strattono fortissimo, mentre lui e Serena mi guardano scioccati.

<<Scusate, non ho mai sopportato la suspence>> Mormoro lasciando la presa.

<<Venite con me>> Max si rialza e mi offre una mano per fare altrettanto.

Quando fa lo stesso con Serena, camminiamo in fila indiana dietro le macchine fino a uscire dal parcheggio scolastico.

<<Allora?>> Insisto piena di euforia.

<<Jessy, calmati>> Mi ammonisce Serena a bassa voce.

<<Quel ragazzo e suo fratello hanno dato fastidio a molte persone quindi non posso garantirvi che la mia ipotesi sia giusta...>>

<<Dacci un taglio e sputa il rospo!>> Lo interrompo e lui mi lancia un' occhiata assassina.

<<La settimana scorsa ho visto che stavano per alzare le mani contro Tracy Anderson>> Mi spiega e sono costretta a reggermi al suo braccio per non cadere.

All' improvviso mi sembra di vederci doppio.

Tracy....È incredibile come io non sappia niente di lei , anche  vivendo sotto il suo stesso tetto. Ma, per quel po' che la conosco, non la vedo una ragazza che si fa mettere facilmente i piedi in testa. Più che altro la vedo come una che tira i piedi in testa!

<<Ma Tracy è così...ehm, fredda, menefreghista>> Non so perché io stia parlando con una persona che odia la sua famiglia e con un' altra che non
l' avrà vista nemmeno di sbieco.

<<L' apparenza inganna, dovresti saperlo>> Sembra che dietro quelle parole ci sia dell' altro, che siano riferite a me e non a Tracy.

Un calcson ci interrompe e ci giriamo tutti in direzione del suono.

Freddy e un signore con  baffi e capelli bianchi ci stanno guardando attraverso il finestrino di una Volvo.

<<Hey Babbo Natale!>> Lo scherna Riccioli d' oro.

Quindi è lui il dottor Jefferson!

Ha un' aria simpatica e ineffetti quella sua pancia gonfia, la sua barba bianca e quei suoi occhiali rotondi , fanno di lui un buffo clone di Babbo Natale.

<<Sali cioccolatino, dobbiamo andare a fare qualche altro controllo>> Dice Freddy e con la coda dell' occhio, vedo Max trattenersi dal ridere per come il ragazzo ha chiamato la mia amica.

Serena annuisce, anche se contrariata, e dopo avermi salutata con un' abbraccio, sale in auto.

Dev' essere stressante andare tutti i giorni in ospedale! Tuttavia, Serena è stata fortunata a trovare il giusto donatore.

Il dottor Jefferson le aveva detto che se il sangue del donatore non è compatibile, il sistema immunitario del ricevente riconosce i globuli rossi del donatore come corpi estranei e scatena la difesa immunitaria. Allora gli anticorpi del ricevente si attaccano ai globuli rossi estranei e li fanno agglutinare, cioè aggregare insieme. Si formano così dei grumi di sangue che tappano i capillari e possono creare gravi danni ai reni, al cuore, al cervello, provocando perfino la morte del ricevente.

Quello che più mia ha sorpreso è che Riccioli d' oro abbia fatto una descrizione così dettagliata ;devono averglielo ripetuto un' infinità di volte.

<<Quindi siamo rimasti in due...>> Mormoro guardando il terreno sotto i miei piedi.

<<Già...e ora che non c'è la tua amica, posso finalmente ottenere le verità che voglio da chi non sa mentire>> Mentre Max parla, continuo a tenere lo sguardo verso il basso, ma riesco a immaginare la sua espressione soddisfatta e le sue braccia incrociate al petto.

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