CAPITOLO 43

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                         ARRESTO (3)

Rabbia.

È questo il sentimento che mi strugge.

Tristezza.

È l' emozione che si mescola alla rabbia.

Stanchezza.

È quello che provo pensando alla mia vita.

Avrei voglia di mettermi le mani nei capelli e incominciare a urlare. Ma anche se potessi farlo, sono così domata dalla rabbia che sento la gola secca. Non riesco a spaccicare parola.

Sono ferma, immobile a digrignare i denti.

Solo un giorno prima ero circondata da persone che amavo.

Serena era ancora qui, Jasmine ed Edward non mi avevano tradita.

Ora, invece, non ho nessuno.

E non è la prima volta che accade.

Solitudine.

È forse il dolore peggiore che stia provando in questo momento.

Confusione.

È tutto ciò che mi circonda.

Vedo tutto come una macchia nera, come se avessi gli occhi coperti da una benda.

La domanda che mi pongo è:<< Prima o poi la macchia si chiarirà? La benda si strapperà?>>

La verità è qui. Vicino a me. Eppure è inafferabile.

È come correre su un tapirulan. Le tue gambe non smettono di muoversi, eppure sei sempre allo stesso posto.

Sconforto.

È la verità che non voglio ammettere.

Inutile.

È ciò che sono sempre stata.

Dafne.

Ehm...Dafne?!

<<Jessy!>> Una chioma rosa corre verso di me, seguita dal ragazzo con il tic nervoso peggiore che conosca.

<<Simon, Dafne che ci fate qui?>> Chiedo e loro mi guardano confusi.

Ineffetti la scuola è finita da sì e no dieci minuti, è normale che siano ancora qui.

<<Voglio dire...che ci fate qui con me? Non mi rivolgevate nemmeno la parola prima>> Mi spiego meglio.

Dafne guarda Simon che annuisce ,e poi si gira verso di me.

<<Hai avuto fegato prima, hai difeso Max fin quando hai potuto.  Lui sembrava non accorgersi nemmeno della nostra presenza, aveva occhi solo per te>> Dafne sembra essere così sincera e  dolce che non riesco a immagniarmela mentre mi lancia occhiate di fuoco. Anche se non ha fatto altro.

<<Già, anch' io non avevo occhi che per te. Sinceramente me la sono fatta addosso, credevo che avresti preso una pistola dalla tasca del poliziotto per poi puntarla contro Edward. Sarà meglio che non ti faccia più arrabbiare d' ora in poi>>

E ovviamente Simon deve rovinare tutto...

<<Ci dispiace di aver pensato e detto cose orribili sul tuo conto, credevamo fossi dalla parte degli Anderson. E pensare che quei bastardi ti hanno anche lasciata sola...>>

<<In realtà sono stata io che ho chiesto loro di lasciarmi in pace per poter riflettere...>> Conclusione? Provo un grande astio nei confronti delle persone che mi hanno dato una casa e accolta come una figlia.

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