CAPITOLO 9

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                           LITIGIO

Drin. Drin.

Il rumore della sveglia che suona mi fa sobbalzare.

<<Spegni quella cosa infernale! Sono solo le sei dei mattino !>> Urla Cassandra tappandosi le orecchie con il cuscino.

<<Sì, scusami. Stavolta hai ragione>>Ammetto spegnendola e alzandomi dal letto.

Mi pettino mentre la sento borbottare un :<<Io ho sempre ragione>>.

<<L' importante è crederci>> Rispondo.

Questa notte dopo che mi ha minacciata, si è comportata come se niente fosse e si è subito addormentata.

Io, invece, ho messaggiato con Serena che era ancora sveglia e poi mi sono addormentata anch' io.  Le sue minacce non mi fanno il minimo effetto, sono solo parole buttate al vento.

Lei sembrava così convinta di se stessa, si sentiva superiore mentre  mi parlava.

Mi chiedo seriamente che problema abbia quella ragazza.

Mi lavo i denti, faccio una doccia e mi vesto.  Sto per uscire dalla camera, quando mi ricordo di non aver preso il cellulare.

Ma dove cavolo l' ho messo? Ero sicura di averlo appoggiato sul comodino  vicino al mio letto, eppure lì non c'è...

Inizio a cercarlo da tutte le parti : sotto il letto, nell' armadio, nei cassetti del comodino mio e di Cassandra, sulla specchiera ,nel bagno e perfino nei posti più impensabili, ma niente.

Sono costretta a chiedere alla mia odiosa compagna di stanza se l' ha visto.

<<Cassandra...>> Inizio a muoverle delicatamente il braccio e già inizio a sentirla imprecare a bassa voce tutto il calendario.

<<Che cazzo vuoi?!>> Sbraita spingendomi lontana da lei.

Praticamente butta le coperte in aria e si siede incrociando gambe e braccia.

<<Hai vis...>> Provo a chiedere, ma mi interrompo vedendo l' oggetto che si trova nel suo letto.

<<Hai preso tu il mio cellulare!>> Urlo riprendendomelo.

Controllo lo schermo, ma è completamente nero.

<<È scarico>> Si limita a dire, riprendendosi le coperte e ritornando a dormire.

Sbuffo e vado a metterlo a caricare.

<<Perché l' hai preso?>> Le chiedo cercando di mantenere la calma.

So già come finirà se non ci riuscirò. Le urlerò contro, lei si arrabbierà e mi salterà addosso per l' ennesima volta, poi andremo entrambe in infermeria e della preside. Sono stufa di ripetere sempre la stessa storia!

<<Non avevo niente da fare e il mio cellulare era scarico >> Risponde.

Non le credo, ma non insisto. Esco dalla stanza senza aggiungere altro.

È strano che Manuel non sia venuto nella mia  stanza. Di solito lo fa tutte le mattine, così possiamo chiaccherare un po' prima che inizino  le lezioni.

<<Jessy!>> Una voce mi chiama e io mi giro di scatto.

La professoressa Smith viene verso di me con un ' aria da rimprovero.

E adesso cosa ho fatto?

<<Ma insomma! Ti avevo chiesto di venirmi a parlare appena avresti avuto un po' di tempo>> Mi dice mettendo le mani in vita.

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