CAPITOLO 37

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               RICATTATORE SVELATO
<<Stai parlando sul serio?>> Jasmine urta contro un ragazzo e fa cadere i libri per terra. Non si preoccupa nemmeno di chiedere scusa o di riprendere ciò che le è caduto dalle mani. È troppo impegnata a riflettere su quello che le ho appena raccontato.

<<Sam stava davvero per picchiarti? E io che speravo...>> Si interrompe e scuote la testa incredula.

Si inginocchia per prendere i libri e fa un sorriso amaro.

<<Mi sento così falsa. Volevo solo usarlo per far ingelosire Josh e poi mi ritrovo a criticare il suo comportamento. La prima ad  aver sbagliato sono io>> Jas guarda oltre la mia spalla e sgrana gli occhi.

Un secondo dopo se ne è già andata.

Mi giro e vedo Josh venire nella mia direzione. Spontaneamente mi guardo attorno cercando di capire se sta guardando proprio me, ma ne ho la conferma quando si ferma a un palmo dal mio naso. Solo ora che è così vicino a me e che ricordo alcune parti spezzettate del suo compleanno, sento un' improvvisa voglia di urlargli in faccia tutto quello che ha fatto passare a Jasmine.

<<Ciao Jessy>> Mi saluta tranquillamente.

Possibile che non si sia accorto che sto sperando si possa bruciare sotto il mio sguardo?!

<<Devi parlarmi di Jas, vero?>> Chiedo sforzandomi di mantenere una voce e un atteggiamento neutro.

<<Cosa? Perché dovrei chiederti di lei?>> Alza un sopracciglio.

<<Forse perché l' hai fatta stare male per tutto questo tempo? O perché vuoi scusarti con un " ero ubriaco"? Pensi che basti a farti perdonare?!>> Incrocio le braccia sotto il seno.

<<Non so proprio di cosa tu stia parlando, non sapevo nemmeno che ce l' avesse con me>> Sembra sinceramente confuso.

Ma è stupido o cieco, qual è il suo problema?!

<<Ma se ti evita da settimane!>> Gesticolo con le mani.

<<Beh...allora le parlerò>>

<<Ah, grazie mille! È gentile da parte tua cercare di sollevare il morale alla persona che hai devastato!>> Dico sarcasticamente, ma poi mi faccio seria e il mio tono di voce diventa supplichevole:<<Parlale, ma non dirle che te l' ho detto io. Non farla soffrire, mi raccomando! E sappi che non mi piaci nemmeno un po', ma perfino tu sei una scelta migliore rispetto a Sam>>

<<Sam?! Quel soggetto e Jasmine...Ah no! È impossibile! Non possono stare insieme!>> Fa una smorfia disgustata e io sono costretta a trattenere un sorriso.

<<Qualcuno è geloso>> Canticchio e la sua faccia si fa subito contrariata.

<<Ti sbagli, è una cosa complicata>> Si passa una mano sulla fronte e improvvisamente è impaziente di andarsene lontano da me, o forse solo di sfuggire a questa conversazione.

<<Quasi, quasi mi facevi dimenticare il perché volevo parlarti>> Prende un oggetto dalle sue tasche e me lo porge.

<<Era per terra vicino al tuo armadietto, perciò immagino sia tuo>>

Annuisco un po' tesa e gli volto le spalle per andarmene. Passo delicatamente le dita sulla lettera come se fosse così fragile da rompersi o scomparire da un momento all' altro.

Quando la campanella suona lo prendo come un segno del destino: la leggerò dopo.

                           *****

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