CAPITOLO 81

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Leggete lo spazio autrice, è importante.

                    CAPODANNO (2)
                   
                      MAX' S  POV

È strano che Jake sia venuto solo. Credevo che si sarebbe trovato a disagio a fare il terzo incomodo.

Eppure, sembra di sicuro più a suo agio ,rispetto alla mia ragazza. Continua a fare battute sul mio primo soprannome in palestra, come se fossimo amici da sempre.

La verità è che lo trovo simpatico, ma lui è quella persona che saluto per strada e con  cui schiaccio un cinque in palestra, tutto qui. Non ci lega nessun rapporto di grande amicizia.

Nel posto in cui ci siamo conosciuti continuo ad andarci solo ed esclusivamente per scaricare la mia rabbia. È solo grazie a dei semplici guanti da boxe se non ho mai alzato lei mani su nessuno. Nel periodo "buio" della mia vita ho avuto molte volte la tentazione di farlo, la voglia di spaccare tutto.

Perciò non ho mai cercato di trovare nuovi amici e Jake è solo uno che si è offerto di farmi un favore.

<<Credo sia il nostro turno>> Finalmente Jessy sorride un po'.

Sembra particolarmente tesa stasera. Beh...più del solito, almeno.

Quando la vedo senza quel bellissimo sorriso a illuminarle il volto, ho una voglia pazzesca di fare qualcosa per farla star meglio. Anche qualcosa di stupido, basta che la faccia divertire.

Jake fa vedere al buttafuori le nostre carte d' identità e poi lo fa chinare verso di lui per dirgli qualcosa
all' orecchio.

Aggrotto la fronte. Jessy, invece, cerca di sbirciare dietro di loro per guardare  l' interno del locale.

Sembra così piccola in mezzo a tutta questa gente. Chiunque la vedesse penserebbe a lei come una ragazzina indifesa e ingenua. Specialmente quando indossa quei suoi maglioni con le maniche più lunghe delle  braccia che a me andrebbero come reggiseno. Eppure, sono sicuro che non c'è una sola persona in tutta la folla che sia più grande di lei, che abbia la sua esperienza e le sua forza.

Entrambi siamo giovani, ma sappiamo più cose della vita noi che un' anziano con il quadruplo della nostra età.

<<Possiamo entrare>> Ci rassicura Jake prima di oltrepassare la porta, seguito da me e Jessy.

La discoteca ,strapiena di gente, è divisa in quattro parti. Noi siamo in quella centrale, dove c'è la pista da ballo e un' enorme sfera spara colori sopra di noi. Alla nostra destra c'è il bar, munito di una lunga mensola di legno con sopra ogni tipo di birra. Alla nostra sinistra, invece, ci sono divani in pelle nera, mentre nell' ultima parte c'è una porta con su scritto "Ingresso prenotato".

Non so e non voglio sapere perché cavolo si sentono solo esclamazioni e lodi maschili provenire da quella stanza.

<<Streap- dance>> Mi informa Jake.

Jessy fa una smorfia inorridita, come se avesse appena mangiato un limone.

Rido per la sua espressione buffa e la porto in pista senza darle il tempo di protestare.

                         ****
<<Ne volete un altro po'?>> Jake mi versa dell' altra birra nel bicchiere.

<<Non credi star esagerando?>> Jessy mi lancia una lunga occhiata.

<<È solo il secondo. Poi basta>> Non sono mai stato un amante di alcolici. Solo una volta mi sono ubriacato e avevo quindici anni.

L' ho fatto perché si stava avvicinando la festa del papà e i ricordi si stavano riafforando nella mia mente alla velocità di un tornado.

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