CAPITOLO 25

157 46 20
                                    

                           BUGIA

<<Ecco>> Sussurra Max al mio orecchio, muovendo la mia mano in modo da far prendere forma al disegno.

<<Finito!>> Esclamo battendo le mani.

<<Un dieci non ce lo toglie nessuno!>> Sorrido soddisfatta, anche se non so ancora di cosa. Ha fatto tutto Max, io mi sono limitata a far finta di ascoltare le sue spiegazioni e a fare qualche linea storta che lui subito ha cancellato.

<<Avremmo potuto fare di meglio>> Risponde lui con aria sufficiente.

<<Ma hai sbattuto la testa o cosa?! Hai visto i miei disegni? Nemmeno in
un' altra vita avrei disegnato qualcosa di minimamente paragonabile a questo!>> Sono completamente sincera, dire che questo disegno è stupendo è troppo poco.

<<Beh... su questo siamo d' accordo>> Mi fa un occhiolino mentre si gratta la nuca.

Sbuffo divertita e mi alzo, accorgendomi di quanto si sia fatto tardi.

Il cielo è di un arancio intenso, con sfumature gialle che sembrano goccioline di luce. Il riflesso di questo spettacolo si rispecchia nel ruscello, insime a due volti. I nostri.

<<Bello, vero?>> Chiede Max e sento il suo sguardo addosso. Sto imparando a non sentirmi in soggezione quando mi guarda in quel modo.

Annuisco e lo guardo sorridendo.

<<Che ne dici di una foto?>> Chiedo scuotendo il mio cellulare davanti al suo viso.

Non mi risponde, ma mi strappa direttamente il telefono dalle mani, mettendosi in posa.

<<Niente lingua da fuori!>> Lo avverto quando vedo che si mette in una posizione orrenda.

Lui alza gli occhi al cielo e fa un sorriso forzato.

<<Sai fare un' espressione spontanea?>> Chiedo esasperata.

<<Sai chiudere la bocca per due secondi?>> Faccio per controbbattere, ma Max mi fa il solletico alla clavicola e scoppio a ridere, proprio nello stesso momento in cui sento il rumore di uno scatto.

<<Abbastanza spontanea?>> Chiede Max, dandomi il cellulare e tornando indietro sui nostri stessi passi.

Guardo la foto in cui entrambi stiamo ridendo, con lo sfondo del tramonto alle nostre spalle e mi affretto a raggiungere Max, prima che mi perda nel bel mezzo del niente.

Mi sono divertita un mondo in queste ore ;Max è l' unica persona che riesce a farmi sentire così in pace con me stessa, ma allo stesso tempo è anche l' unica persona  che riesce a farmi stare male.

Oggi ,quando l' ho trovato a piangere, era completamente un' altra persona rispetto ad adesso. Mi fa sentire speciale il fatto di aver causato in lui il primo sorriso che gli ho visto fare in questa giornata. E mi fa sentire speciale sapere che in un certo senso l' ho salvato.  L' ho salvato dal suo dolore.

So di averlo fatto perché in quel momento ho trovato in lui qualcosa che non ho mai visto negli altri : me stessa.

E anch' io in quei momenti ho avuto  bisogno di qualcuno che mi offrisse la mano per tirarmi sù, che mi incoraggiasse ad andare avanti a testa alta.

Non avevo mai trovato nessuno così simile a me e allo stesso tempo completamente differente.

Quando finalmente riesco ad affiancare Max e a procedere al suo passo,  mi acccorgo che ce ne stiamo andando, che saliremo in moto per poi andare ognuno per la propria via.

UNCONDITIONAL LOVE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora