CASA ANDERSON
<<Atterraggio previsto a Oxford>> Afferma la voce metallica.
È esattamente tutto uguale al mio sogno, perfino le emozioni sono le stesse.
Mi sento libera, sollevata.
Ho sofferto e soffro ancora per zia Denise, Serena e Manuel, ma sento dal profondo del cuore che cambiando aria riuscirò a superare tutto questo con più facilità.
È come ricominciare da zero, come vivere per la prima volta. Fa male voltare le spalle al passato, ma alcune volte scappare è la cosa migliore.
Ho chiuso un capitolo della mia vita per aprirne un altro e farò tutto il possibile pur di finirlo con un lieto fine.
*****
<<Jessy, siamo arrivati>> Sento una voce che mi chiama in lontananza.Piano, piano, apro gli occhi e davanti a me si focalizza il viso di Charly.
<<Siamo già arrivati?>> Chiedo con la voce impastata dal sonno.
Charly annuisce e mi fa segno di seguirlo, cosa che faccio solo dopo essermi stiracchiata per bene.
Appena mi alzo dal sedile, il bambino che mi ha tirato calci per tutto il tragitto mi spinge e inizia a correre verso l' uscita mentre i suoi genitori gli corrono dietro e lo pregano di fermarsi.
Mi incammino per l' aereo e dopo qualche altro spintone,mi intrufolo nella folla ed esco.
Nel giro di pochi minuti ho preso le valigie e sono uscita dall' aereoporto, fortunatamente tutta intera.
Il mio accompagnatore ferma un taxi con un cenno della mano e il taxista ci invita a salire.
<<Non manca molto, Jessy>> Mi rassicura Charly.
Esattamente venti minuti dopo, siamo arrivati a casa Anderson. Dico "esattamente" perché ero talmente nervosa che ogni dieci secondi controllavo l' orario.
Io e Charly scendiamo dal taxi e io prendo la mia valigia. Appena mi giro, non posso fare a meno di sgranare gli occhi per lo stupore.
La casa che mi si para dinanzi è gigante e completamente bianca. Ci sono tantissime finestre, ognuna di esse abbellita da tende con decorazioni dorate.
Dopo l' enorme cancello, si estende un meraviglioso giardino, pieno di aiuole e alberelli di fiori. Al centro c'è una piccola fontanella con due delfini l' uno di fronte all' altro in posizioni diverse. L' acqua che esce dalle loro code è limpida e cristallina.
Non posso credere che il giorno prima mi trovavo nell' orfanotrofio in una squallida e vecchia stanzetta e ora in questo posto. Soprattutto, non riesco a credere che ieri ero sola, oggi invece ho delle persone che sono disposte a ospitarmi a casa loro e a diventare la mia famiglia. Non so se sarà facile adattarmi a loro e considerarli tale, ma devo almeno provarci.
Ricordo ancora a memoria il giardino di zia Denise, per me non esiteva un posto migliore di quello. Ma nonostante la grande passione che aveva mia zia e il grande impegno che ci metteva nel giardinaggio, non c'è il minimo confronto tra il suo giardino e quello del signor Charly.
Solo ora mi accorgo di essere rimasta ferma davanti a quella fontana, mentre Charly si sbraccia da vicino alla porta d' ingresso per farsi vedere.
Imbarazzata, corro verso di lui.
<<Mi fa piacere che ti piaccia>> Mi dice mentre suona il campanello.
Quando la porta viene aperta, una signora con i capelli neri e ricci ,legati in una coda di cavallo, mi sorride dolcemente.
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UNCONDITIONAL LOVE
RomanceJessy è una bambina di soli 8 anni che non ha mai conosciuto i suoi genitori. Vive con sua zia Denise, non sentendosi diversa per la mancanza di una figura materna e una paterna. È felice, spensierata e piena di vita. Il suo problema è, però, quello...