CAPITOLO 13

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           OCCHI AZZURRI COME OCEANI(1)
<<Oddio!>> Esclama Serena dallo schermo del computer di Jasmine. Sembra eccitata...

<<Ti rendi conto delle oppurtunità a cui vai incontro? Finalmente puoi avere  la vita che meriti!>> Mi dice dolcemente.

Le ho appena raccontato del posto in cui vivo e ne è rimasta affascinata.

<<Lo so, ma tu e Manuel mi mancate...>> Provo a dire, ma lei mi interrompe.

<<Lo so, lo so. Anche tu mi manchi tantissimo, ma ora non devi pensare a noi, ce la caveremo. Pensa a te per una volta e divertiti! Te lo meriti...>> Sarà la millesima volta che ripete quella frase.

Ma ha ragione? Me lo merito? Sì che me lo merito! Il problema è che sarà difficile poter andare avanti senza i miei due migliori amici. Ci vorrà tempo per abituarmi alla mia nuova vita.

Quando ho visto e sentito la voce di Serena, tutta la felicità che provavo è svanita. Solo vedendola e sentendola mi sono accorta di quanto mi manchi e di quanto sia grande la mia voglia di riabbracciarla.

<<Bella addormentata nel bosco?>> Mi richiama Serena.

<<Scusami. Parlami di te, ora. Hai insistito tanto per farti raccontare quello che è successo, ma io volevo sapere principalmente come stai>>

L' espressione di Riccioli d' oro cambia completamente, proprio nello stesso momento in cui mi si forma un nodo allo stomaco.

<<Purtroppo nè tu, nè Manuel siete compatibili. Devono cercare qualcun altro che possa aiutarmi>> Dice in un  sussurro.

È pallida in volto e sembra stanca, perciò- contro voglia- decido di chiudere qui la video chiamata per farla riposare.

<<Non sai quanto mi dispiace! Vuoi riposare un po?>> Le chiedo.

Apre bocca per dire qualcosa, ma poi la richiude. Sembrava voler protestare, mentre ora sembra rassegnata.

<<Si, forse è meglio. Ciao Jessy, ti voglio bene>> Mi dice sorridendo.

<<Anch' io, come una sorella>> Rispondo e subito dopo il suo viso sparisce, sostituito da uno sfondo completamente nero.

Poso il computer sul letto e mi sdraio vicino a esso, prendendomi qualche minuto per pensare.

"Sii ottimista" continuo a ripetermi" Troveranno un donatore".

Serena vuole che io smetta di pensarci e mi goda -finalmente - un po' di libertà. Se non voglio farlo per me, lo farò per lei che non approverebbe di vedermi sdraiata sul letto con la pancia in mano a pensare alle cose brutte che potrebbero succedere.

È dalla morte di mia zia che sono così pessimista, perfino adesso che ho una presunta " famiglia" e un prestigioso istituto da frequentare.

<<Jessy!>> Tuona qualcuno dalla porta. Questa viene spalancata e una figura attraversa la stanza così tanto veloce che quasi non la vedo.

È Jasmine.

<<Allora? Che fai lì impalata? Vestiti! Oggi, dopo la scuola, io ed Edward abbiamo intenzione di farti fare il giro  della città. Ci stai?>> Mi chiede.

Sto per rispondere, quando lei mi interrompe.

<<Preferisci metterti il vestito blu che abbiamo comprato ieri, o quello giallo? E le scarpe... Aspetta, non ti sei ancora pettinata? Che aspetti a farlo? Ti prendo la piastra? Oppure preferisci che ti faccia i boccoli?  Ah, giusto! Stavi facendo una video chiamata... Allora hai fatto? Posso riprendermi il computer o...>>

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