UN' E-MAIL DOLOROSA
Io e Max attraversiamo i corridoi scolastici e usciamo in cortile continuando a tenerci per mano.
A un certo punto ci fermiamo entrambi ansimando.
Guardiamo i nostri vestiti e i nostri visi poi, quando i nostri occhi si incrociano, scoppiamo a ridere.
Max , dopo essersi calmato, si siede sul prato e io faccio lo stesso, con l' intenzione di aprire una conversazione seria con lui.
<<Cosa intendevi l' altra volta quando hai detto " allora era tutto piano!"?>>
Dal viso di Max sparisce ogni traccia di divertimento, sostituta da un' espressione seria.
<<Ah giusto! Me ne ero completamente scordato...>> Sussurra più a se stesso che a me.
<<Io non so che fare Jessy, non so se fidarmi di te o no>> Dice guardando altrove.
<<Siamo sulla stessa barca>> Rispondo a bassa voce e infatti lui non mi sente.
Continua a guardare il cielo in modo malinconico, immergendosi chissà in quale suo ricordo doloroso.
Lo imito, non sapendo che altro fare.
Proprio quando sto per chiedergli di continuare, lui emette un lungo sospiro.
<<Non puoi capire... Quando ho visto Jasmine ed Edward venirti in contro sorridenti, ho creduto che tu cercassi di avvicinarti a me per uno scopo ben preciso>>
Rimango perplessa per la sua risposta, non mi immaginavo niente di simile.
<<E secondo te quale sarebbe il mio scopo?>> Chiedo.
<<Credevo che tu volessi storcermi delle verità sul mio passato per dirlo a quei due ragazzini viziati...>> Continua a guardare altrove.
Il suo corpo inizia a tremare e le sue mani sono strette in due pugni.
Vorrei guardarlo in faccia, ma si gira di spalle, come se bastasse questo gesto per nascondere le sue emozioni da me.
<<Che verità? Non capisco, Edward mi ha accenn...>>
<<Non devi chiedermelo mai!>> Tuona a voce talmente forte che indietreggio spontaneamente.
<<Mi dispiace...>> Sussurro, ma lui si è già alzato e sta camminando verso il parcheggio scolastico.
<<Aspetta!>> Urlo rincorrendolo.
Lui, però, non si ferma e continua ad avanzare fino ad arrivare a una moto nera.
<<Dove credi di andare?>> Urlo perché sono molto lontana da lui.
<<A casa, no? Dove credi che possa andare in queste condizioni?>> Domanda con voce acida.
<<E la scuola?>> Cerco di evitare di mostrare il nervosismo che sento a causa del suo cambio d' umore.
Scrolla le spalle e sale sulla moto, accendendola.
Poi parte e se ne va.
È mentre si alza un vento che mi penetra le ossa e che mi scombina i capelli, che mi sale un dubbio.
Ed è mentre Max e la sua moto scompaiono dalla mia visuale, che ne ho la certezza.
Io e lui siamo simili. Entrambi tormentati da un passato irrequieto, ma allo stesso tempo differenti. Abbiamo modi diversi di accettare la realtà. Lui ha una corazza arrogante e irrascibile, invece io mi aggrappo a ogni piccola cosa bella che succede per cercare di essere felice.
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UNCONDITIONAL LOVE
RomanceJessy è una bambina di soli 8 anni che non ha mai conosciuto i suoi genitori. Vive con sua zia Denise, non sentendosi diversa per la mancanza di una figura materna e una paterna. È felice, spensierata e piena di vita. Il suo problema è, però, quello...