CAPITOLO 73

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ALLONTANARE CHI MI HA
FATTO DEL MALE

<<Grazie Max!>> Esclama Clarissa prendendo in mano la bambola che gli ha regalato il mio ragazzo.

Subito dopo gli da un bacio sulla guancia e va a giocare al parco con delle bambine.

Io e Max avevano progettato di uscire da soli, ma Clarissa, appena ci ha visti insieme, si è appiccicata alle mie gambe e si è messa a piangere perché voleva venire con noi. Non abbiamo avuto altra scelta che portarcela dietro.

Quando quella bambina si mette qualcosa in testa, non si arrende fin quando non ottiene ciò che vuole. E non le importa il modo in cui vince,
l' importante è che abbia l' ultima parola.

Però, ammettiamolo : è impossibile negare qualcosa a quel faccino innocente!

<<A quanto pare, ho una rivale molto accanita>> Ridacchio, ma mi accorgo che Max è troppo concentrato su Clarissa che corre per il parco per prestarmi un minimo della sua attenzione.

<<Davvero una graaande rivale>> Commento sarcastica.

<<Ma non è vero! Non la sopporto quella bambina, mi ricorda Linda!>> Non posso fare a meno di ridere ricordando quando Linda non si staccava un attimo da lui e Max la guardava esasperato.

<<Ahia!>> Sentiamo allo stesso tempo da una voce infantile.

<<Clari!>> Max corre verso di lei come un' indemoniato e le afferra le spalle per aiutarla ad alzare.

Menomale che non la sopportava proprio! Non voglio pensare cosa avrebbe fatto se l' avesse odiata!

Cammino con calma, sapendo che Clarissa non si è fatta male per niente, e sorrido vedendo la faccia concentrata di Max mentre con un fazzoletto bagnato tampona la ferita della bambina.

Butta il pezzo di carta sporco di sangue e soffia sul ginocchio sbucciato, per poi scrollare dalla sua salopette un po' di polvere.

<<Saresti proprio un bravo padre>> Commento.

<<È una proposta, per caso?>> Fa un sorriso malizioso e io in risposta alzo il dito medio, mentre Clarissa inizia a singhiozzare.

<<Vieni qui, piccola>> Apro le braccia e lei viene verso di me per stringermi forte.

<<Vattene, tu non sei bravo a consolare>> Scaccio via Max con un gesto della mano.

<<Tranquilla, non è niente>> Accarezzo la ferita della piccola e le do un bacio nel punto in cui le fa male.

Mi ricordo quando lo faceva zia Denise con me e lo chiamava " il bacino magico della guarigione" .

Max, nel frattempo, si è allontanato credo per cercare la bambola per Clarissa.

<<Mi sono distratta per colpa sua>> Clari si asciuga una lacrima che le stava bagnando il viso e indica un cespuglio.

<<Per un animale?>> Chiedo guardando nella sua stessa direzione.

<<No>> Scuote la testa.

<<Per quel ragazzo>> La sua affermazione mi spiazza leggermente. Oltre noi, le bambine che stavano giocando con lei e le loro madri, non ho visto nessuno. Nemmeno l' ombra di un ragazzo.

<<Quale ragazzo?>>

<<Quello che ci stava seguendo>>

Okay...questo è un tantino inquietante...

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