CAPITOLO 74

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                         CHI È STATO?

 <<Tranquilla Jessy, me ne occuperò io personalmente se sarà necessario>>Mi rassicura Charly, cercando il numero dell' ospedale psichiatrico sul suo registro telefonico.

Ho appena finito di raccontargli gli avvenimenti di questo pomeriggio, ma non mi sento più tranquilla.

Le pareti sembrano essere dotate di occhi per vedere e di orecchie per sentire.

<<Ti ringrazio, ma ti prego di non dire niente a nessuno>> Lo supplico.

Non voglio far allarmare i miei amici, specialmente Max. Siamo stati così bene queste due settimane!

<<Non ci sono problemi, nessuno oltre noi lo saprà>>

                            ****
Il giorno dopo...

<<Tra poco è Natale>> Canticchia Jasmine facendo una piroetta su se stessa, mentre Josh le prende lo zaino dalle spalle.

<<Portamelo fino in classe>> Ordina facendogli alzare gli occhi al cielo.

<<Siete pensierose oggi tu e Linda...è successo qualcosa?>> Dafne mi affianca muovendo la sua coda di cavallo rosa a destra e a sinistra.

<<Niente di particolare>> Mento e spontaneamente mi giro verso Linda.

La ragazza  guarda concentrata le dita dei suoi piedi, come se potesse calpestare qualcosa di appuntito da un momento all' altro.

E solo ora mi accorgo che i miei movimenti sono simili ai suoi. Cammino come se stessi in equilibrio sul cornicione di un palazzo, con lo sguardo chino e la mente immersa in un tutt' altro luogo.

<<Non so cos' abbia Linda, ma non ha niente a cui vedere con me>> Mormoro rivolgendomi a Dafne.

<<E allora perché ti sta guardando?>>

Linda adesso ha gli occhi fissi su me e Dafne, ma non sembra più avvolta da un' aria di mistero.

Ora le sue emozioni sono chiare : imbarazzo e confusione.

<<Credo che non stia guardando
noi...>> Parlo a bassa voce, ma credo che ,anche se alzassi la voce, Linda non riuscirebbe a sentirmi. O forse sì, ma non gli darebbe importanza.

<<Hai ragione>>Ammette Dafne quando capisce che lo sguardo non era rivolto a noi, bensì al ragazzo alle nostre spalle.

Edward, ignaro di ciò, fischietta un motivetto di una canzone con gli auricolari nelle orecchie.

Ogni tanto schiocca le dita e saltella sul posto, facendo ridere le persone che gli passano accanto.

Linda sarebbe stata la prima a ridere. Una volta. Non adesso.

Adesso sembra totalmente un' altra persona. Non è più sicura di se stessa, ed è raro che non lo sia. L' ho vista vaccilare solo quando è venuta a sapere di cosa mi aveva fatto Manuel.

<<Non mi dire che...>> Dafne sta già iniziando a fantastica su un  imminente coppia.

Ormai conosco la sua faccia, faceva quella espressione ogni volta che provava a farmi mettere con Max.

<<Non provarci nemmeno>>
L' ammonisco.

Ci dev' essere un' altra spiegazione. Se tra quei due fosse successo qualcosa, Edward non starebbe di certo lontano da lei e si comporterebbe da solito idiota!

Sicuramente le starebbe appiccicato addosso, farebbe le sue solite battutine squallide, si venterebbe della sua voce. E magari sbaverebbe per terra e butterebbe fiori a ogni suo passo.

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