Capitolo Cinquantesimo

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Quando le ante si aprirono rimasi a bocca aperta. C'erano vestiti di tutti i tipi, ed io mi muovevo tra essi sfiorando con le mani i loro tessuti morbidi.
«  Siete sicura che posso davvero prenderne uno? » «  Devi, Beth. »
C'erano colori sgargianti, gonne a sirena, gonne ampie, strascichi, brillantini, ricami, pizzi.
Era il sogno di ogni donna entrare in un mondo simile.
Giallo, rosa, azzurro, verde, arancione.
C'erano tutti i tipi, tutti i modelli e tutti i colori che la mente umana potesse immaginare.
Ne toccai uno, indaco.
Era a maniche lunghe, velate, con venature che salivano lungo il seno, come se i rami degli alberi si intrecciassero tra di loro.
Una porporina viola si stendeva su di essi, e la gonna era a sirena. «  Vorrei provare questo. »
Lucrezia sorrise, lo prese e mi accompagnò dietro un paravento.
Mi aiutò a spogliarmi, e a infilarmi quel vestito preziosissimo.
Mi scortò fuori, e mi fece salire su un piedistallo davanti allo specchio.
Francis era seduto su una poltrona, con un indice si toccava le labbra. «  Mi piace... E' meraviglioso... » «  Ma? » disse Francis. «  Lo vedo un pò troppo audace. Però è fiabesco... » dissi con tristezza. «  Vogliamo provarne un altro? »
Io annuii, e Lucrezia mi aiutò a scendere.
Tornai nella cabina, e i miei occhi si posarono un un altro vestito, color pesca.
Era a giro di maniche, accollato, trasparente sul petto, e sempre la stessa fantasia di rami si intrecciava sul seno.
Sotto al seno c'era una fascia, che stringeva tutta la pancia, e una specie di corona dorata di foglie si posava sulla fascia.
Una gonna opaca cadeva morbida fino al pavimento.
Indossai anche quello, e salii nuovamente sul piedistallo.
Sentivo che la fascia mi premeva un po' troppo sulla pancia.
Guardai Francis, per leggere la sua espressione. «  Cosa c'è? » mi domandò. «  Mi stringe sulla pancia. » mormorai. «  No, Beth. Allora cambialo... » disse preoccupato.
Scoraggiata, tornai ancora una volta ai vestiti, e quasi in fondo scorsi un bellissimo vestito azzurro.
Era a mezze maniche, trasparente sul seno, tempestato di decorazioni floreali per tutto il petto.
In vita portava una sobria cintura dorata a forma di foglia, con un diamantino che brillava al centro.
Al di sotto, la gonna cadeva ampia sui fianchi, mentre più stretta sulle gambe.
La fantasia floreale si estendeva su tutto il vestito fino ai piedi.

Lo indossai, e ci mettemmo più del previsto, perchè Lucrezia si preoccupava di acconciarlo per farlo cadere al meglio

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Lo indossai, e ci mettemmo più del previsto, perchè Lucrezia si preoccupava di acconciarlo per farlo cadere al meglio.
Quando uscii dalla stanza, salii di nuovo e mi posizionai davanti allo specchio.
«  Sei meravigliosa.. » mi voltai, e Bash era in piedi sulla soglia che mi guardava con uno sguardo... innamorato.

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