La dolce e innocente Elizabeth, figlia di contadini è cresciuta lontana dalla città e dagli sfarzi della corte francese, e il suo unico diletto nella vita è quello di fermarsi ad osservare i paesaggi dalla collinetta della campagna, e delinearne i p...
« Cosa succede? » chiesi allarmato, quando Beth si accasciò esanime tra le mie braccia.« E' normale. E' la fase successiva il parto, ha bisogno di riposare. Ha perso molto sangue, e dobbiamo pulirla prima che si svegli » mormorò quella donna, severamente. Le dovevo la vita, aveva fatto nascere il mio bambino indenne, e aveva tenuto in vita la mia Beth.« Dovete tagliare il cordone ombelicale » disse Claire. Francis si fece da parte, e mi sorrise, ma sapevo che stava male. Presi delle forbici, mi avvicinai e diedi un tagli netto.« Volete tenerlo in braccio? » mormorò Claire, mentre lo lavava. Io annuii. Mi tremavano le mani, e avevo paura di farlo cadere, ma sapevo che non sarebbe accaduto. Avvicinò il corpicino esile di quel bambino, e lo posò dolcemente tra le mie braccia. Aveva già i capelli, ed erano castani come quelli della sua bella mamma. Una lacrima mi scese silenziosa sul viso, quando strinse il mio indice in quella manina minuscola, e mi resi conto che tutto il resto non importava. Beth ed io avevamo creato la cosa più bella che potesse esistere. « Posso vederlo? » Francis si avvicinò a me, titubante. Io annuii, e con suo stupore, glielo posai tra le braccia. Francis si aprì in un sorriso sincero, e iniziò a cullarlo. Inspiegabilmente, il bimbo smise di piangere. I suoi occhi si riempirono di lacrime. Il piccolo aprì appena gli occhi, e Francis mi osservò.« Ha i tuoi occhi » mormorò.
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Io sorrisi, ero così orgoglioso, e Dio... era nato da pochi minuti e lo amavo già più della mia stessa vita.« Non offenderti, ma tutto il resto è della mamma » continuò beffardo mio fratello.« Bene, adesso basta » mormorò Claire. Lo prese delicatamente tra le sue braccia, e lo appoggiò sul petto della sua bellissima mamma addormentata. Le scoprì il seno, e lo fece attaccare.« Deve nutrirsi » mormorò, a mo' di spiegazione.« E' un bambino bellissimo » disse la donna. «Avete già pensato a un nome? » Scossi la testa.« Abbiamo avuto tanto da fare ultimamente... anche se, a qualcosa ho pensato, abbiamo pensato... » mormorai. Entrambi mi guardavano, curiosi di sapere. Tirai un sospiro, e guardai mio fratello. «Quando la mia legittimazione era solo un lontano problema, e Beth ed io trascorrevamo insieme le giornate, iniziammo a fantasticare su eventuali nomi da dare al piccolo. Sebbene ci fosse l'eventualità che potesse nascere anche una bambina, Beth era quasi convinta che invece nascesse un maschietto. Il suo legame con te era così forte, anche allora » mormorai, sospirando e guardando mio fratello « che mi propose di mettergli il tuo nome. Mi pregò di accettare la sua richiesta, credeva che non sarebbe accaduto nulla, ebbene... entrambi decidemmo che se fosse nato un maschietto lo avremmo chiamato Francis. Francis-James Duval De Poitiers I » conclusi.
