Capitolo Ottantunesimo

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BASH.

Ero seduto in mezzo al bosco, da solo, lontano dalla corte e da tutti i pensieri.
Lanciavo i sassolini nel fiume, facendoli rimbalzare una, due, tre volte.
Tutto era ovattato, sembrava come immerso in una bolla, mi ero estraniato dal mondo.
Un vuoto crescente si faceva strada dentro di me, ma in contemporanea, avvertivo anche una strana libertà, scaturita dal fatto che non ero più vincolato in alcun modo alla corte.
« Ci sei riuscito » una voce alle mie spalle mi fece sussultare, e mi voltai di scatto.
« Francis » mormorai « che ci fai qui? »
Ero davvero confuso.
Lui rise amaramente, e puntò i suoi occhi dentro i miei.
Ardevano.
« Sei riuscito nel tuo intento, Bash. Ti faccio le mie congratulazioni. Dopo tante battaglie, hai vinto la guerra ».
Sembrava davvero arrabbiato, ma ne ignoravo il motivo.
« Francis, di che stai parlando? »
« Non fare l'ingenuo con me! So tutto del tuo dannato annullamento! » disse, facendo qualche passo verso di me.
« Cosa? » dissi, con un filo di voce.
« Come lo hai scoperto? » mormorai.
Francis aggrottò un sopracciglio.
« Non fare la recita con me, Bash. Mary è venuta in Provenza e mi ha detto tutto. Avete organizzato un bel piano, voi due eh? Tutto nei minimi particolari ».
Era furente, lo leggevo nei suoi occhi, e nelle mani serrate a pugno.
« Mary non mi ha detto nulla, non sapevo nemmeno che fosse venuta in Provenza »
Ed era vero.
Dopo la nostra discussione avevo abbandonato lo studio e non ero più rientrato.
« Vuoi dire che non sai nulla? » mi chiese, ed io scossi la testa.
« Allora lascia che ti dia qualche delucidazione su come voi due mi avete rovinato la vita, d'accordo? Mi avete prima spodestato del mio titolo e della corona, agendo alle mie spalle, facendoti legittimare e dandoti in sposa la donna che amavo. Ero promesso sposo a Mary fin da bambino, e quando abbiamo iniziato a passare del tempo insieme mi sono accorto che il nostro non era più solo un matrimonio di interessi, ma era diventato qualcosa di più.
Mi ero innamorato di lei.
Ma poi, anche mio fratello ha iniziato a provare qualcosa per lei, e a causa di una stupida superstizione avete deciso di deviare la linea di successione per "salvarmi", o meglio, forse questo era quello che faceva comodo pensare a te! »
« Francis, ascolta... »
« Non ho finito » mi interruppe.
« Ero devastato, Bash. Mi sono visto privare della donna che amavo, e per di più da mio fratello! Quello che ho sempre considerato la persona più importante di tutta la mia vita... » disse, con gli occhi lucidi.
« Ma sono andato avanti. Ci sono riuscito, sai come? Perché una mattina, nei giardini del castello, ho incontrato una ragazza che se ne stava seduta in disparte, tutta sola... e sembrava più devastata di me.
Quando ho iniziato a parlare con lei mi sono accorto che eravamo anime affini. Io stavo soffrendo per Mary, e lei... per te. Sì, perché lei ti amava più di stessa, più di quanto una persona potesse amare in questa miserabile di vita! E tu non hai capito niente. Poi mi sono reso conto, piano piano, col tempo, che era possibile amare qualcuno con la stessa intensità con cui Beth amava te. Perché mentre lei continuava ad amarti senza averti, io mi ero irrimediabilmente innamorato di lei. E le sono stato amico, e ho osservato tutti i vostri sguardi in silenzio, le ho asciugato le lacrime che lei versava per colpa tua! Perché sei stato un idiota, Bash. Un vero idiota. E l'ho aspettata. E quando alla fine lei ha scelto me, io stentavo a crederci. E quando mi ha detto di sì, quando ha accettato di diventare mia moglie... potevo anche morire, perché di felicità si può morire, fratello. Ed era tutto perfetto, fino a quando non sei tornato tu. Lì ho capito che non sarei mai stato alla tua altezza... »
« C-cosa? » dissi, mentre ascoltavo rapito il discorso di Francis, e mentre lui parlava i sensi di colpa mi attanagliavano lo stomaco.
« Alla mia altezza? »
« Quando vi ho visti insieme, tu, lei e il piccolo, ho visto quanto è felice quando è con te. E' innamorata di te, e lo sarà sempre. E allora in quel momento mi sono chiesto se avessi mai potuto renderla felice come facevi tu, pur non standole vicino, pur non facendo nulla. Tu la rendi felice, in un modo a me sconosciuto. Capisco quando ti sta pensando perché ha gli occhi malinconici, e lo sguardo perso nel vuoto.» disse con un sorriso triste.
« So che è innamorata anche di me, e questo non posso negarlo. Ma– disse prendendosi una pausa, e facendo un bel respiro – ama te di più. Avevo pensato che col passare del tempo, mi avrebbe amato come ama te. Ci potevo provare, e sarebbe potuto accadere. Ma non mi è stata data questa possibilità » disse, guardandomi per qualche secondo.
Deglutii avuoto, sentivo la gola bruciare, e non ero capace di parlare.
« Ora mi vedo privare una seconda volta della donna che amo, ma non ho nessuna Beth che mi aiuti a superare la cosa. E tutto per la Francia! In questo momento non mi interessa nulla della corona, del paese, lo sai? Vorrei solo tornare in Provenza e passare i miei pomeriggi in riva al fiume insieme a mia moglie. Ma non posso, e sai perché? Per colpa tua. Tua e di Mary. Ed io non posso tirarmi indietro. Perché nonostante tutto, deve pur esserci qualcuno a dover fare la scelta giusta, qualcuno che prenda la strada giusta. E quel qualcuno non vorrei essere io, credimi ».
Sospirai.
Ci guardammo a lungo, in un silenzio che faceva dannatamente male.
Sentivo la voce di mio fratello, e le sue accuse vere che mi rimbombavano delle orecchie.
Si avvicinò a me, con un incedere lento.
« Ti chiedo solo una cosa, fratello » disse, ed era serio.
Aveva le guance arrossate, e potevo vedere le sue mani che tremavano.
« Dimmi... » mormorai.
« Ora che sei esonerato da tutti gli incarichi di corte, dalla corona, e dal potere... ora che sei finalmente solo Sebastian, devi fare la cosa giusta » disse, con gli occhi lucidi.
Stava soffrendo.
« Quello che sto per dirti mi provoca un dolore al cuore che tu nemmeno immagini, ma devo dirtelo. Beth è innamorata di te, e suo figlio è anche figlio tuo. Ora che io diventerò re, lei si troverà ad affrontare una vita da sola, ed io non posso permetterlo. Tu mi devi promettere una cosa » disse, poggiandomi una mano sul cuore, gli occhi sbarrati dal fervore di quello che stava per dirmi.
« Tu mi devi promettere che la proteggerai, e la renderai felice e non le farai mai mancare nulla. Tu devi promettermi che la sposerai, Bash. Perché lei ti ama, ti ama e ti aspetta. Lo so... ne sono sicuro. Devi andare da lei e prendertene cura. Io le ho promesso che mi sarei preso cura di lei, e lo farò... Perché so che nonostante tutto, tu sarai un buon marito e un padre esemplare. So che sei l'uomo giusto per stare al suo fianco. Conosco il tuo spirito, e tutti i tuoi valori, e non potrei chiedere di meglio per la donna che amo. Mi prenderò cura di lei, e lo farò affidandola a te, perché so che la ami ancora. Altrimenti non avresti chiesto l'annullamento, no? »
Io annuii.
« Ora dimmi una cosa, Bash. Tu la ami? » disse, con la voce spezzata.
« Non ho mai smesso di amarla » mormorai, ed era vero.
Lui deglutì a vuoto, e vidi una lacrima scendere silenziosamente contro il suo volere.
« Bene. Allora va da lei, chiedile scusa per tutto il male che le hai procurato, e rendila felice. Proteggila, ti prego. Non farla soffrire. Altrimenti dovrai vedertela con me, Bash. Dovrai sempre vedertela con me. Perché io la amerò sempre, voglio che tu sappia anche questo » disse, con uno sguardo fiero, e la voce rotta dall'emozione.
« Lo so » mormorai.
Lui annuì, e si voltò per andarsene.
« Francis » lo fermai.
« Grazie per esserti preso cura di lei quando io ero troppo impegnato ad essere uno stupido. Non ti sarò mai grato abbastanza per aver protetto lei e mio figlio... » dissi, mentre il cuore stava per uscirmidal petto.
« Mi dispiace dirtelo, ma non l'ho fatto per te, idiota ».
Io risi.
Lo abbracciai, cogliendolo di sorpresa e lui rimase spaesato per qualchesecondo.
La sua forza d'animo era invidiabile.
Sarebbe stato un ottimo re, un giorno.
Mille volte migliore di quanto non lo sarei stato io.
Mille volte migliore di quanto non lo fosse stato mio padre.
Sebbene avessi capito quanto amasse Beth, era pronto a rinunciare a tutto solo per il bene del paese.
Ma non senza prima assicurarsi che la donna che amava fosse al sicuro.
Finalmente ricambiò l'abbraccio, dandomi qualche pacca sulla schiena, poi si divincolò velocemente.
Si voltò, e sparì tra la vegetazione.
BETH.

Once Upon a Time, a Reign | Completa, in revisione |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora