Capitolo Cinquantanovesimo

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Forse ormai ero di Narcisse agli occhi della corte, ma non ai miei occhi. « Allora, che dire... sono felice per voi. Volete unirvi a noi? » domandò Mary a lord Narcisse, riferendosi alla questione di poco prima. « Certo. Mia cara, vieni con noi? »
Io deglutii, poi risposi. « No. Preferisco fare un giro in giardino, ci vediamo più tardi. »
Feci per allontanarmi, ma Narcisse mi trattenne e mi posò un bacio sulle labbra. Avvampai in un modo vergognoso, anche se il contatto fu brevissimo.
L'attenzione di tutti si concentrò sul viso di Bash, che era tirato, provato, seppur impassibile all'apparenza.

Lo guardai con uno sguardo colpevole, lui non mi guardò affatto

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Lo guardai con uno sguardo colpevole, lui non mi guardò affatto.
Mi voltai, e come se non bastasse, alle mie spalle c'era Francis.

 Mi voltai, e come se non bastasse, alle mie spalle c'era Francis

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Mi avvicinai al principe, e lo osservai. « Hai visto tutto? » chiesi. « Purtroppo sì. » confessò amaramente il Delfino. « Beth, ti va di venire in giardino con me? »
Io annuii, uscendo al suo fianco. « E' una cosa squallida. » dissi a Francis. « Non voglio fare tutto questo. » « E' per proteggerti, Beth. Le regine sanno essere molto scaltre e vendicative.» Io annuii. « Ho letto la tua lettera. » dissi.
Lui arrossì, continuando a camminare, con lo sguardo puntato a terra. « L'hai letta. » rimarcò. « Già. » « Cosa ne pensi? » « Francis, devo ammettere di aver considerato per un po' la tua proposta. E' quella la vita che desidero. Quella che tu puoi offrirmi... » « Ma? » disse Francis tristemente. « Ma non ce la faccio a lasciare Bash. Non in questo momento. Mi renderebbe solo egoista. Mi dispiace. » « Sta tranquilla - disse il principe - non mi aspettavo mi dicessi di sì. »
Ci fu un attimo di silenzio tra di noi, che ruppe Francis. « Ho comunque intenzione di comprarlo quel maniero. Oggi pomeriggio dovrei incontrare i proprietari e mettermi d'accordo sul prezzo. Ti andrebbe di... accompagnarmi? »
Mi fermai. « Francis, non lo so. Dovrei chiedere anche a Narcisse... c'è bisogno di una copertura, e... » « Beth! » disse Francis afferrandomi per le braccia. « Siamo solo amici. Con me non hai bisogno di scuse. Finché sarai con me, sarò io a rispondere di tutto. Non permetterò mai a nessuno di accusarti in mia presenza.  » « Hai ragione, Francis. Sto diventando paranoica. Ci vedremo questo pomeriggio allora. »
Francis annuì, sorridendo, e io mi avviai nuovamente dentro.
Narcisse e Mary erano spariti, c'era soltanto Bash in piedi accanto al tavolino.
Feci per cambiare strada, ma lui si voltò e mi fermò. « Aspetta Beth, vieni qui. » « No, Bash, non possiamo. »
Lui annuì. « Sì, possiamo. Odio vederti insieme a lui. Ho bisogno di stare con te. Di stare con te ancora. Tra una settimana parti, torni dai tuoi. Io non posso stare ancora lontano da te. Voglio un ritratto. » « Cosa? » dissi confusa. « Un ritratto? » lui assentì. « Sì, un ritratto. » «Bash, e per quale motivo? » « Per passare del tempo insieme, nella mia camera. » « Bash, è folle. » dissi, facendo per andarmene. « No, non lo è se mettiamo al corrente anche Mary e Narcisse » « Cosa? »
Lui sospirò. « Faremo tutto alla luce del sole. Diremo a Mary che Narcisse presenzierà al mio ritratto, tutti i giorni per due ore. Così lei non potrà sospettare nulla, non crederà certo che Narcisse si faccia prendere in giro così facilmente. »
Incrociai le braccia al petto. « Non lo so, Bash. E' un rischio troppo grande. Se mentre siamo insieme, bussa Mary? Sicuramente lei vorrà accertarsi che sia davvero così. E se Narcisse non fosse insieme a noi...?  »
Bash sospirò. « Allora quando possiamo vederci? » mi domandò, ormai senza speranze. Io alzai le spalle, scrollandole. « Non lo so, Bash. Un modo per vederci lo troveremo. Sebbene non sarà più frequente come prima... riusciremo a stare insieme, questo lo so per certo. » « Ma tu tra una settimana parti, voglio stare un po' con te prima. » mormorò lui, guardandomi negli occhi.
Gli sorrisi. « Lo so, Bash, anche io... Conosci quello strapiombo sull'oceano? » « Uhm, sì. Francis mi ha portato lì, qualche volta. » «Bene. Lì conosco un passaggio per andare in una grotta bellissima, me l'ha mostrato Francis. Possiamo andare lì domani sera... » «Sai come arrivarci? » io annuii. « Domani notte allora. Non desteremo alcun sospetto, se la corte dorme. »
Io sorrisi. « Non credevo che per vederti avrei dovuto farlo clandestinamente. » « Nemmeno io. » « Ah, Bash... più tardi accompagno Francis in Provenza. » dissi. « In Provenza? E' molto lontana... perché? »
Io alzai le spalle. « Mi ha chiesto di fargli compagnia.  » « E tu vai? » « Sì, perché no - dissi - Mi fa piacere andarci. »
Bash sospirò, poi annuì. « Va bene. » disse, guardandomi con i suoi occhi, che tanto amavo. « Grazie Bash. »
Lui sorrise, poi tornai nella mia camera.
Mi sistemai i capelli, i vestiti e uscii di nuovo alla ricerca della camera di Narcisse. «Permesso? » dissi, bussando alla sua porta. Lui venne ad aprirmi dopo qualche secondo, con soltanto un'asciugamani attorno alla vita.

Once Upon a Time, a Reign | Completa, in revisione |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora