Capitolo Ottantatreesimo

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« Posso essere d'aiuto, davvero » mormorai, mentre tentavo di alzarmi dalla sedia fuori dalla sala dove stavano curando Bash.
Avevo gli occhi gonfi dal pianto, avevo perso sangue dalle due ferite, e mi sentivo estremamente debole.
Tutto era come in un sogno, o meglio in un incubo, ovattato e sfocato.
Ero come in stasi.
« No, sei esausta, Beth » la voce dolce di Francis mi stava rassicurando.
Era in piedi accanto a me, fuori alla porta chiusa.
Dentro c'erano Nostradamus e Claire.
« Non ce la faccio a restarmene qui fuori con le mani in mano » dissi, cercando di alzarmi.
« Sei stanca, e hai perso sangue. Devi riposarti. Claire e Nostradamus stanno facendo tutto quello che è in loro potere... lo sai questo, vero?»
Io annuii.
La voce dolce di Francis era un calmante, ma non riuscivo a non pensare a Bash lì dentro, che lottava tra la vita e la morte.
« Francis, non mi può lasciare... » dissi, poggiando il capo sulla sua camicia.
Lui sospirò, accarezzandomi i capelli.« No, Beth. Non ti lascerà... mi ha fatto una promessa».
« Che promessa? » chiesi, distratta.
Mi alzò il viso, e guardò i miei occhi lucidi e rossi.
« Ti fidi di me? » chiese.
« Mi fido più di te che di me stessa » dissi, ed ero sincera.
« Allora stai tranquilla, andrà tutto bene ».
« E se non dovesse andare bene? » mormorai, e sentii di nuovo le lacrime pizzicarmi gli occhi.
« Bash è l'uomo più forte che io conosca. Ha superato tante cose e supererà anche questa. E poi... il pensiero di te lo spingerà a lottare. Con me funzionerebbe... » disse, con un sorriso dolce.
« Vuoi andare a riposare? »
Io scossi la testa.
« Preferisco rimanere qui, portatemi solo il piccolo, così lo allatto e poi lo metto a letto ».

* * *

« Beth... » 

Sentii la porta della stanza aprirsi, e balzai in piedi. 

« Claire, ti prego dimmi tutto ».

« La ferita è molto profonda, e la lama era sporca, quindi l'ha infettata. L'abbiamo sterilizzata per bene, e l'abbiamo suturata. E' passata di un soffio sotto al cuore... un po' più su e l'avrebbe trafitto in pieno. Ora è ancora in stato di incoscienza, per via del sangue perso. La nostra preoccupazione è per stanotte. Non siamo sicuri che riuscirà a superarla... »

Strabuzzai gli occhi, come se mi avessero colpita in pieno petto.

« C-cosa? Claire vuoi dire che... » 

« Non allarmarti – disse – sto solo dicendo che per tutta la notte noi lo terremo sotto controllo. Ora va' a riposare, è stata una giornata lunga » mormorò la donna dagli occhi azzurri, poggiandomi una mano sulla spalla.

Scossi la testa. 

« No, no. Resto qui, con lui ».

« Sei sicura? » chiese, ed io annuii ancora.

Capì che avevo deciso così, e si allontanò insieme a Nostradamus che se ne era stato in silenzio per tutto il tempo.

« Beth ». 

Mi voltai. 

« Sì, Nostradamus? »

« Claire ha delle doti speciali. Non so dove abbia imparato quel metodo di sutura, ma è riuscita a chiudere la sua ferita in un modo impeccabile. Sii ottimista ». 

Mi sforzai di abbozzare un sorriso, e lo ringraziai. Mi sedetti di nuovo sulla sedia, e aspettai che i due fossero spariti. Mi alzai, ed entrai, spingendo dolcemente la porta e stando attenta a non fare rumore. Bash era sdraiato in un letto enorme, con le tendine attorno. Mi avvicinai lentamente, scostai una tendina e mi sedetti accanto a lui.

« Ehi » mormorai. 

Era pallido, molto pallido. Aveva le labbra bianchissime, e i capelli spettinati. Gli accarezzai una mano, era freddo. Se non fosse stato per il respiro regolare, avrei pensato che fosse morto. 

Once Upon a Time, a Reign | Completa, in revisione |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora