Capitolo Trentasettesimo

1.6K 113 8
                                    

POV BETH.

Tirai un sospiro, mi guardai attorno e decisi finalmente di raggiungere Bash.
Entrai nella stanza, e trovai Rose in piedi, che iniziò ad arrossire non appena mi vide e a passare lo straccio sui mobili freneticamente. « Dov'è Bash? » « Oh? E-ehm, io.. non lo so.. è andato.. » cerco di dire qualcosa, iniziando a balbettare. « Cosa sapete che non mi state dicendo? » la incalzai. « Non so nulla, ho solo parlato con il principe. » « Ebbene? » « Credo sia andato da suo fratello. » disse spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. « E per quale motivo? »
Rose avvampò ancora di più, e iniziò a strofinare ancora più rapidamente. « Oh, Dio, parlate! » « Casualmente avrei potuto udire la vostra conversazione, e causalmente avrei potuto riferire ciò che ho sentito a Sebastian. » « C-che cosa? » dissi paralizzata.
Avrei voluto dirgli del bacio, prima o poi lo avrei fatto, ma non avrei mai voluto che lo sapesse così. « Che cosa avete fatto? Chi vi da il permesso di impicciarvi di fatti che non vi riguardano? » dissi urlando.
Rose divenne piccola piccola sotto le mie accuse, ed io, senza nemmeno pensarci due volte, corsi verso la camera di Francis, consapevole di quello che sarebbe potuto accadere di lì a poco.

POV BASH.

« Francis aprimi! »
Ero furente, non riuscivo a ragionare, sapevo soltanto di essere stato tradito dal mio stesso fratello. « Francis, aprimi immediatamente! » Francis aprì la porta. « Bash che su.. » gli sferrai un pugno, che lo fece cadere. « Alzati, non picchierò un uomo a terra. Alzati, traditore! » « Bash, ti prego calmati.. so che- » « Cosa sai, Dio, cosa sai? Che amo Beth? Se lo sapevi, perchè l'hai baciata! » dissi urlando e sferrandogli un altro pugno. « Perchè l'amo anche io! » mi disse, mantenendosi il mento, e asciugandosi il labbro sanguinante. « Non la ami come la amo io! Tu non hai.. oh Dio, non hai alcuna idea di quello che sto facendo per noi due e tu.. Cosa?! Tu cosa? Sei innamorato di lei? No, Francis, non te lo permetto! » Urlai, scagliandomi contro di lui. « Non Beth. Lei è sempre stata mia! » « No, Bash fermo! »
Una voce alle mie spalle fece fermare in aria il pugno che gli stavo per profilare.
Beth era in piedi che tremava, guardando quella scena impietosa anche per me.

 Beth era in piedi che tremava, guardando quella scena impietosa anche per me

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


POV BETH.

Lo spettacolo che vidi mi fece gelare il sangue nelle vene.
Francis era a terra, con le labbra e il naso sanguinanti e Bash che stava imprecando furente contro di lui.
Quando mi vide chiuse gli occhi, mentre Francis li aveva letteralmente spalancati. « Ma che cosa state facendo? » dissi, rabbiosa. « Lo chiedi a me, Beth? » disse Bash, rialzandosi. « Lo chiedi a me? Tu e mio fratello lo sapete benissimo. » « Bash, io volevo dirtelo.. » « Oh, quindi sei dispiaciuta per questo? Per non avermelo detto? Complimenti a tutti e due, davvero. Formate una bellissima coppia. E tu Francis.. non sei più mio fratello. Tu non considerarmi più tale. »
Bash si alzò, si fermò qualche secondo vicino a me, e mi oltrepassò completamente.
Sentii come se mi avessero trafitta mille coltelli.
Avanzai verso Francis, che era ancora dolorante per i pugni appena presi. « Francis, mi dispiace così tanto. » « No, no Beth, va da Bash. Va da lui, non potete stare così per colpa mia. » « Ma sei ferito. » « Niente che non possa curare da solo. »
Abbozzò un sorriso, con il labbro gonfio e sanguinante. « Sei sicuro? » « Assolutamente. Non voglio vederti star male. Ti amo, e voglio la tua felicità. Va da lui. »
Gli sorrisi. Gli ero davvero grata per tutta quella gentilezza.
Mi alzai, e corsi verso Bash.
Entrai nella stanza dove Sebastian si stava spogliando.
Non mi guardò neppure, ed entrò nella vasca da bagno. « Beth, esci. » « No. » sentivo il suo tono gelido trapassarmi da parte a parte.
Mi faceva sanguinare internamente, ma non avevo intenzione di cedere. « Sì, Beth, non voglio vederti. » per tutta risposta, mi inginocchiai accanto alla vasca, presi un pò di sapone, lo spalmai tra le mani e iniziai a passarglielo sulle spalle. « Bash, ascoltami.. » « Non voglio, Beth! Cosa hai da dirmi? » disse inchiodandomi con il suo sguardo da felino. « Tu adesso mi ascolti, e chiudi la bocca per una buona volta! »
Urlai, quasi sull'orlo di una crisi di pianto. « Mi hai chiesto di capire cosa provassi per Francis. Ora sarò totalmente sincera con te. Ho creduto di amarlo, per un certo periodo. Forse perchè mi ha protetta quando tu non ci sei stato.. Ma poi, col passare dei giorni, ho capito che l'unico ad occupare costantemente il mio cuore eri tu. E sei ancora tu Bash. Chiudi gli occhi. »
Bash adesso mi ascoltava.
Io iniziai a massaggiargli i capelli, lavandoli con il sapone. Erano così morbidi. « Voglio che tu sappia che sei tu quello che amo. E non solo fisicamente, ma mentalmente.
L'attrazione mentale è più forte di quella fisica. Dei tuoi occhi, della tua voce, non mi libero nemmeno quando mi addormento.
Il mio cuore è tuo, e solo tuo. »
Lui sospirò, ancora con gli occhi chiusi. « Io non mi libero mai di te, Beth. Ma io non posso darti quello che potrebbe darti Francis. Il mio tempo con te è limitato, e lo sai anche tu. » « Credi che mi importi? Quando arriverà il momento, sarò pronta a lasciarti a Mary.
Beh, in realtà non sarò mai pronta a lasciarti a lei, ma quando dovrò farlo mi farò forza. » Bash sospirò pesantemente. « Anche io ti devo delle scuse. Ho baciato più volte Mary davanti a te.. ero geloso, e facevo bene ad esserlo. » « Bash.. » lo rimproverai.
Lui annuì, e si portò le mani al volto. « Dimmi solo una cosa. » disse, in maniera concitata. Vedevo che era nervoso, e non mi guardava neppure negli occhi. « Tu e Francis avete.. voglio dire, hai.. » « Sebastian! » dissi dandogli uno schiaffo sul braccio. « Ma per chi mi hai presa? L'ho soltanto baciato, non ci ho fatto altro! »
Sembrò tirare un sospiro di sollievo, e vidi che il suo viso ritornò ad essere roseo come sempre. « Sì, sì lo so.. ma comprendimi. Cosa posso pensare?! » « Mi meraviglio che tu.. Oh, Dio.. di nuovo. »
Mentre parlavo sentii un conato salirmi alla gola.
Corsi verso il catino, e rimisi di nuovo, come mi stava accadendo spesso in quei giorni.
Bash si alzò immediatamente dalla vasca, coprendosi con un'asciugamani, e si inginocchiò accanto a me. « Beth, cos'hai? »
Io continuai a vomitare, fin quando il mio stomaco lo permise.
Poi Bash mi aiutò a rialzarmi, e andai a sciaquarmi la bocca. « Beth, che succede? Non stai bene? »
Oh no.
Era arrivato il momento che Bash sapesse. In fondo, era suo diritto sapere, sebbene fossi consapevole che quel bambino sarebbe cresciuto senza la presenza costante di suo padre.
Mi voltai, appoggiandomi alla toletta, e sorrisi. Feci qualche passo verso Bash, gli presi una mano e gliela poggiai sulla mia pancia.
Lui aggrottò le sopracciglia, sembrava non capire. « Bash, non volevo tu lo sapessi così, ma.. l'ho saputo solo quando tu già eri partito. Non volevo dirtelo tramite una lettera, sarebbe stato indelicato e inoltre, non avrei potuto vedere la tua espressione. » « Beth, cosa stai dicendo? » « Sarai un papà meraviglioso, Bash.. ne sono sicura. » « C-cosa? » « Sono incinta. » dissi, sorridendo.
Bash rimase stordito da quella rivelazione. I suoi occhi verdi brillavano di calde lacrime che stentavano ad uscire. « Oh mio Dio. » disse portandosi le mani ai capelli.
A un certo punto si inginocchiò, fino a stringere i miei fianchi con entrambe le mani, e posò un lungo bacio sulla mia pancia. « Oh mio Dio, il nostro bambino! » disse, mentre continuava a baciarmi la pancia.
Posava piccoli baci su tutto il perimetro, poi alzò gli occhi brillanti verso di me, con un sorriso da parte a parte.
Io gli poggiai una mano sulla testa, mentre sorridevo, coinvolta dal suo entusiamo. « Amore mio - disse - mi hai dato la cosa più bella che potessi desiderare. »
Si alzò, cingendomi il viso con entrambe le mani, e mi baciò a lungo.
Poi mi sollevò e mi fece girare, continuando a baciarmi.
Sentivo che le sue labbra avevano bramato quel contatto per troppo tempo.
Non credevo che fosse stato così felice.
Io avevo avuto paura, paura di dirglielo e della sua reazione, ma vedendolo piangere davanti alla mia rivelazione, mi resi conto che era stato sciocco preoccuparsi di una notizia così meravigliosa.
Si staccò da me, e andò verso la porta, girando la chiave nella toppa. « Spogliati, ho voglia di fare l'amore con te. »
Un tumulto di emozioni si scatenò nel mio cuore, ascoltando quell'ordine impartito in maniera così sensuale.
Ordine che nemmeno riuscii ad attendere, perchè fu lui che si precipitò verso di me, slacciando freneticamente i lacci del vestito e del corsetto.
Mi prese in braccio ed entrò nella vasca.
Ci sedemmo entrambi, e fui avvolta dall'acqua calda e da un odore di rose e gelsomini.
Bash mi posò dolcemente a cavalcioni su di lui, continuando a baciarmi le labbra, il mento, il collo, le spalle, procurandomi brividi per tutto il corpo. « Oh, quanto mi eri mancata. » sussurò, contro la mia bocca.
Il suo respiro si era fatto accelerato, le sue mani si muovevano frenetiche lungo la mia schiena, fino a spingermi contro il suo petto. Con le braccia mi avvolse in un abbraccio dolce e vigoroso.
Sentivo i suoi bicipiti intrappolarmi in quella morsa così piacevole, mentre la sua barba mi pizzicava il petto.
Provavo una miriade di sensazioni insieme, e non riuscivo a capire quale fosse più piacevole. Molto dolcemente entrò dentro di me, facendomi stringere i denti.
Soffocò un sospiro, continuando a spingere, mentre sentivo le sue mani che salivano e scendevano lungo la sua schiena.
Dio, se amavo le sue bellissime mani.
I suoi occhi zaffiro bruciavano di desiderio, e la sua bocca era lascivamente aperta.
Poggiò la testa sul mio petto, in balia delle emozioni, totalmente fuso con me.
L'acqua si muoveva in concomitanza ai nostri corpi intrecciati.
Bash si lasciò cadere sulla schiena, trascinandomi con lui, fino a far aderire completamente il mio petto al suo.
Mi baciò, un bacio possessivo e reclamatorio. Mi lasciai cadere su di lui, con il naso contro il suo collo, e inalai l'odore della sua pelle che tanto mi era mancato in quei giorni. « Devono capire tutti che sei mia. Soltanto mia. » mi soffiò all'orecchio.

Io non avevo forze per rispondere, ero totalmente devastata dall'uragano Bash

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Io non avevo forze per rispondere, ero totalmente devastata dall'uragano Bash. Quando stava per raggiungere il culmine, sentii le sue braccia che si strinsero molto più prepotentemente attorno al mio corpo, facendomi sentire il suo petto che premeva contro di me.
Al culmine, si lasciò completamente andare, estenuato dallo sforzo a cui era stato appena sottoposto.
Io mi accoccolai su di lui, disegnando sul suo petto cerchi immaginari con l'indice.
Lui abbassò la testa verso di me, e mi fece un sorriso, che in qualche modo, mi fece arrossire.

Once Upon a Time, a Reign | Completa, in revisione |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora