Capitolo Ottantaduesimo

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BETH.

Le giornate senza Francis passavano monotone.
Gli unici con cui potevo parlare erano Claire e Jamie.
Claire era spesso fuori, perché arrivavano messaggeri dal paese vicino di persone che richiedevano le sue cure, quindi mi ritrovavo il più delle volte a rimanere sola con il piccolo e Jamie.
« Non ho davvero capito questa situazione, Beth. Come ha fatto ad annullare il vostro matrimonio? »
Scrollai le spalle.
Jamie mi guardava perplesso, mentre teneva il piccolo sulle sue gambe, e lo faceva giocare.
« Non lo so, Jamie e poco mi importa. So solo che mi ha privata dell'uomo che amavo. Per la seconda volta... » dissi, rimuginando sul passato.
« Voi non andrete via, vero? » mormorai.
I Fraser erano tutto ciò che mi era rimasto. Jamie scosse la testa sorridendo.
« No, Mo Nighean Donn. Non per il momento, almeno. Qui stiamo bene, e non mi sento costantemente in pericolo... e non metto in pericolo anche Claire » disse, fissando il fiume.
« Ti piace vero? » mormorai.
« Claire? » disse lui, guardandomi sorpreso.
Io annuii.
Jamie scrollò le spalle, e sorrise.
« Mi contraddice sempre, è testarda. E' diversa da tutte le donne del mio clan. Sembra una specie di... guerriera. Mi fa arrabbiare come nessun altro ».
« In poche parole, ti piace » dissi, ridendo. Jamie non rispose, si limitò afare un sorrisetto.
« Ricordi la scena a cui ti dissi di aver assistito?» mormorai, richiamando l'attenzione dell'highlander.
Lui annuì.
« Ci penso spesso. Penso spesso a quella povera ragazza e a quel povero ragazzo che sono morti senza mai realizzare il loro sogno. E' stato uno strano scherzo del destino... » dissi, appoggiandomi con il mento sulle mie ginocchia.
« Aye. Credo che tutti abbiano diritto a una specie di lieto fine, o ad una seconda possibilità... »
Mi voltai di scatto.
Era esattamente ciò che aveva detto Francis.
« Già – mormorai distrattamente – credo sia proprio così ».
Dopo aver allattato il piccolo, e dopo che Jamie gli raccontò una delle favole scozzesi di cui mi ero innamorata anche io, mi andai coricare nell'enorme letto vuoto.
Mi girai, verso il lato dove c'era Francis, e lo trovai vuoto.
Sul suo cuscino c'era ancora il suo profumo, e mi pareva di vedere i suoi riccioli biondi e il suo sorriso fanciullesco di quando mi prendeva in giro.
Mi strinsi il cuscino al petto, e affondai la faccia nella stoffa morbida.
Mi sentivo così terribilmente sola, Francis mi mancava.
E così, tra un ricordo e l'altro, mi addormentai.
Mi svegliai nel cuore della notte, perché avevo sentito il mio bambino piangere nella stanza accanto.
Mi stropicciai gli occhi e mi alzai immediatamente.
Quando varcai la soglia della sua stanza rimasi paralizzata.
In piedi, accanto alla culla del mio bambino, si stagliava una figura nera, alta, con un abito che scendeva fino a terra.
Aveva un cappuccio, ed era di spalle.
« Credevo non saresti più arrivata... » disse, avvertendo la mia presenza alle sue spalle.
« Lascia stare il mio bambino... » mormorai, sapevo di chi si trattava, non avevo bisogno di chiederglielo.
« Io voglio lui » disse, enigmatico.
« Chi? » chiesi.
« Sebastian » mormorò, voltandosi verso di me e mostrandomi i suoi orribili denti aguzzi.
« Non lo avrai mai » dissi, fingendomi forte. Lui rise.
Quel suono era orribile.
« Certo che l'avrò, grazie a voi » disse, indicandoci.
« Lascia stare il mio bambino » ripetei ancora una volta.
« Sebastian è lontano da qui, non saprà mai niente ».
« Lo sa già » disse, con una calma glaciale.
« Cosa? Come?! » chiesi sbigottita.
« E comunque non farà nulla, io e lui non abbiamo più nulla che ci leghi » mentii.
Lo amavo ancora.
« Che stupida. Sta già arrivando ».
Il cuore mi balzò in gola.
Francis Jr ed io eravamo l'esca.
Sentii il cuore perdere un battito.
Eravamo giunti all'epilogo di quell'incubo.

BASH.

Partii come una furia a cavallo del mio destriero, verso la Provenza.
Sapevo che probabilmente era troppo tardi, e che l'Oscurità era già arrivata, ma dovevo andare.
Dovevo proteggere la mia famiglia.
Maledissi me stesso per non essere andato da lei prima, e maledissi Beth per non aver ascoltato Francis ed essere tornata a corte, insieme a noi.
Con gli eventi degli ultimi mesi, un po' tutti avevamo dimenticato l'incombere di quell'avviso macabro avuto qualche tempo prima, e poi all'improvviso caduto nel baratro.
Ma l'Oscurità non dimenticava nulla.
Ogni promessa, ogni sacrificio.
Prima o poi sarebbe arrivato a riscuotere la ricompensa.
Cercai di andare più veloce che potei, spronando il mio cavallo tra le fronde degli alberi.
« Forza bello, ti prego, vai più veloce ».
Quando arrivai, ero stremato.
Scesi velocemente da cavallo, e mi precipitai verso la fascina.
Bussai, o più correttamente, buttai quasi la porta a terra.
« Beth! Beth! » urlai, ma dall'interno non proveniva nessun rumore.
Corsi dietro, per vedere se ci fosse una finestra al piano terra dove poter entrare.
C'era, così sfondai il vetro con il gomito, aprii la maniglia ed entrai.
« Beth! » urlai ancora, con tutto il fiato che avevo in corpo.
Corsi nella camera del piccolo, ma non c'era nessuno.
C'era il suo giochino ancora nella culla, ma nessun indizio che mi facesse capire dove li avesse portati.
« Chi siete? »
Una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare.
Un uomo alto, temprato, dai capelli rossi, teneva una spada puntata dritta verso di me.
« Aspettate, mi avete visto il giorno in cui siete arrivato in Provenza ... sono un suo amico, sono Bash ».
L'uomo abbassò lentamente la spada, capendo che dicevo la verità.
« Aye, ho capito chi siete. Il padre del bambino»
Io annuii.
« Io sono Jamie ».
« Jamie, dovete aiutarmi. Beth è sparita, l'Oscurità ha rapito lei e mio figlio ».
Dicevo, mentre sentivo la paura attanagliarmi lo stomaco.
« Ho sentito delle urla e sono accorso. Cosa posso fare per aiutarvi? » mormorò, e mi sembrò sincero.
« Ho bisogno di rinforzi. Forse ho capito dove può averli portati, ma so che liberarli non sarà una cosa facile. L'Oscurità è forte, si nutre delle paure delle persone, ed io da solo non posso farcela a battermi e a portarli in salvo. Andate a corte, ho bisogno di qualcuno che li porti in salvo ».
« Mi dispiace – mormorò Jamie – ma sono scozzese. Non ho idea di dove possa trovarsi il castello di cui mi parlate. Ma potete fare totale affidamento su di me. Sono un guerriero, ho combattuto nelle Highlands e so come tenere una spada senza farmi uccidere. Posso venire con voi » propose.
Sospirai.
Lui era la mia unica possibilità di salvare Beth e Francis Jr.
« Avete un cavallo? » domandai.
« Aye ».
« Non sarà facile » lo ammonii.
« Andiamo » disse lui, risoluto.
« Sono pronto a seguirvi ».

Once Upon a Time, a Reign | Completa, in revisione |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora