"Elena, ti ha cercata al telefono Leo"
le disse tutta sorridente Fiamma quando la vide arrivare.
Un sollievo enorme misto a gioia invase la ragazza.
"finalmente si è deciso!" esultò fra sè e sè,!
"ah, bene,richiamerà" disse,invece,con tono volutamente piatto,come se la cosa non la toccasse da vicino.Non voleva dare l'idea alla martrigna di tenere troppo a Leo,dandole spunto per qualche frecciatina o "dispettuccio".
"ha chiesto se potevi chiamarlo tu appena fossi rientrata".
Leo in quei tre giorni si era dato alla bella vita.Uscite con gli amici, una puntata in piscina, una serata al cinema con una ragazza, quattro passi in centro,aveva pensato a come comportarsi con Elena e con la famiglia D'Alauri in generale,cercando il modo migliore per proseguire la loro frequentazione senza,però privarsi della libertà.
Era ovvio,che ora,per continuare a vedere Elena ,avrebbe dovuto tenere un comportamento affettuoso nei sui confronti, quasi da fidanzatino,non le aveva ancora detto la fatidica frase"Elena, ti vuoi mettere con me?" che andava tanto in voga fra i ragazzi della sua età, da una parte non se la sentiva,dall'altra la vedeva come l'unica frase giusta per mettere un punto fermo sulla sua frequentazione con i "Signori Conti" come li chiamava in loro assenza.
Pensa che ti ripensa,arrivò alla conclusione che si sarebbe più o meno dichiarato alla ragazza,ma avrebbe tenuta ben separata da lei la sua vita privata, sarebbero andate benissimo cene,cenette,pranzi e pomeriggi insieme a lei,ma i suoi amici e soprattutto le sue "amiche" avrebbero ancora fatto parte della sua vita,tra l'altro sapeva che i D'Alauri sarebbero partiti presto per il mare,questo aveva una duplice importanza per lui,il poter andare a trovarli e usufruire della loro ospitalità e nello stesso tempo avere campo libero a Siena, poi avrebbe deciso in autunno cosa fare di tutta questa storia.
Nei tre giorni lontano da Elena aveva anche studiato, soprattutto greco, aveva la fortuna di essere intelligente e perspicace e bastava applicarsi un po' per avere buoni risultati, lui,poi,puntava alla sufficienza,fermo restando il sogno di entrare nell'aeronautica.
Elena stette in silenzio qualche minuto,poi andò verso il telefono e compose il numero di Leo che sapeva a memoria.
"pronto"la voce mschile all'altro capo del telefono era sconosciuta per Elena,che rimase un attimo interdetta,pensando di aver sbagliato numero"Pronto"ripetè la voce quasi scocciata"buongiorno,sono Elena,potrei parlare con Leo,per favore?"alla fine si era decisa a parlare, sentendo una leggera inquietudine ed insicurezza dentro di sè, si odiava quando si accorgeva di non essere spontanea,a proprio agio,l'apparire imbranata la mandava ancora più in confusione.
"si,un attimo" aveva risposto la voce ,poi,rivolgendosi all'interno dell'abitazione"Leo,al telefono".Dopo uno scalpiccio di passi Leo era arrivato alla cornetta"ciao," aveva detto semplicemente ,immaginandosi chi fosse,anche se il padre non gli aveva detto comunicato chi lo stesse cercando.
"ciao,Leo,so che mi hai telefonato,ero fuori"
"si,volevo sapere come stavi e se possiamo rivederci presto, mi farebbe piacere" una nota di dolcezza aveva stemperato il suo atteggiamento un po' freddino.
"ma certo,farebbe piacere anche a me, se vuoi venire qui andrebbe benissimo,potremo fare come l'altra volta, studio,piscina e cena"
Leo guardò il soffitto in cerca di ispirazione, studio e piscina sarebbero andate a pennello,per la cena aveva qualche dubbio, aveva preso un mezzo impegno con il gruppetto solito di amici a cui si doveva aggregare Simona, la cugina del suo amico del cuore che era venuta a trovarlo per qualche giorno.Si diceva che Simona fosse bellissima e disinibita,veniva da Milano e tentava di fare la modella,Leo l'aveva vista in una foto mostratagli dal suo amico,era bellissima,alta ,bionda,con una chioma fluente,il corpo perfetto ed un sorriso accattivante,gli sarebbe dispiaciuto perdere quest'occasione !
"ti ringrazio moltissimo,ma subito dopo cena avrei un impegno, sai degli amici dei miei che vengono a bere il caffè,portano il figlio e sarebbe correttoche ci fossi anche io,meglio che torni a casa prima di cena."
"come vuoi,Leo,ma potremmo cenare presto, che so,una merenda cena cos' potrai essere a casa per l'incontro con il tuo amico.
Al ragazzo piacque questa soluzione e accettò senza tanti complimenti, ora il suo scopo era quello di carpire la fiducia di Elena, di farla innamorare e di legarsi a lei quel tanto che bastava per non perdere tutte le possibili agevolazioni, puntava ad essere invitato al mare da loro,dove sapeva che possedevano una villa stupenda e uno yacht su cui si spostavano nelle isole dell'arcipelago toscano e anche oltre.
Perso in questi suoi pensieri si recò a casa di Elena con il motorino,aveva convinto il padre a sdoganarlo dato il risparmio sulla spesa prevista per le ripetizioni, infatti ,alla fine aveva detto la verità,che la ragazza da cui andava a studiare era una compagna di scuola e non gli avrebbe chiesto nessun compenso.
Aveva messo da parte l'idea di fare la "cresta" su quanto il padre avrebbe versato per farlo studiare durante l'estate, così facendo non avrebbe intascato niente,ma qualche vantaggio lo avrebbe avuto lo stesso e il motorino ne era la prova".Bravo Leo,"si disse"sai ragionare a dovere".

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Elena e Julian
General FictionUn amore intenso che nasce fra due liceali di estrazione sociale e religiosa diversa. Lei,Elena di nobile lignaggio ma cresciuta senza l'affetto della madre, in un ambiente arido e poco attento alle sue esigenze, incontra Julian ragazzo ebreo di...