I nonni di Julian erano arrivati sani e salvi,un po' stanchi,strapazzati dal viaggio,ma felicissimi di riunirsi ai loro cari.
Elena fu presentata come "la ragazza di Julian" e questo la inorgoglì.
Nonna Dafina la prese subito in simpatia,lesse nei suoi occhi verdi tutto l'amore di cui aveva bisogno,mentre la nonna Ester la guardò sorpresa,non era a conoscenza di questa storia che aveva il nipote ed era rimasta senza parole.
Istintivamente la ragazza le piaceva,ma era titubante a mostrasi amichevole,preferiva prenderci più confidenza.
I nonni Bratislav e Emanuele erano rimasti colpiti dall'aspetto e dalla gentilezza di Elena e l'adoravano già appena vista,però mantenevano il loro riserbo.
Nonostante la massiccia presenza dei parenti di Julian,Elena si sentiva abbastanza a proprio agio,anche se non vedeva l'ora di rimanere in disparte con il fidanzato.
Ad un tratto si trovò ad osservare Elia, i tratti del viso,la rotondità della bocca,la barba corta e curata, gli occhi grigi ed allungati,era un bell'uomo indubbiamente,era buono,era solido ,era leale,l'avrebbe voluto come padre.
Si immaginò fra le sue braccia,stretta in un abbraccio paterno,mentre lui le parlava sommessamente e la consigliava nelle scelte future,la consolava per le amarezze inevitabili della vita.
Quante cose non aveva avuto!
la piccola Sarah, si precipitò correndo contro il petto dell''uomo,lui rise,la baciò e poi la sollevò in aria,tenendola saldamente ,per poi baciarla di nuovo e ridere e vezzeggiarla,cose per lei impensabili,mai provate.
Si accorse che Julian le stava facendo dei segni con le mani,come per dirle qualcosa senza essere scoperto,ma lei non riusciva a capire,alla fine intuì che le stava suggerendo di andare a dormire che lui l'avrebbe raggiunta.
Arrossì,anche se sapeva che in quella proposta non si nascondeva niente di malizioso.
Salutò con garbo tutti e si avviò lungo la scala che conduceva al piano superiore.
Una volta in camera si chiese se avesse compreso bene quello che Julian aveva tentato di dirle a gesti,vinta dalla stanchezza decise di infilarsi il pigiama, appena fu pronta per tuffarsi fra le coperte sentì bussare alla porta.
"Elena,solo io,apri"
Con un gesto meccanico si ravviò i capelli,che lucenti le ricadevano sulle spalle,poi si guardò allo specchio per assicurarsi di non avere un aspetto poco piacevole,la pelle era detersa,non c'erano tracce di trucco e la crema idratante la rendeva morbida e profumata.
Aprì con cautela la porta e lo guardò interrogativamente.
"i miei sono ancora giù,devono finire di sistemare alcune cose e i nonni continuano a parlare incessantemente,per un po' avremo campo libero"
"entra,però non chiudiamo la porta" disse lei a bassa voce.
Lui sgaiattolò dentro e la baciò intensamente,poi la guardò neglio occhi "ti amo" disse,poi le porse una piccola stella di natale dall'insolito colore bianco,quasi argenteo, che aveva nascosto dietro la porta prima di entrare.
Era bellissima,sistemata in un vasetto anch'esso bianco.
Elena la guardò entusiasta,era un pensiero gentile,squsito,Julian la sorprendeva sempre,in ogni momento.
"grazie,è bellissima".
All'interno del fiore,Elena notò qualcosa di estraneo, incuriosita guardò meglio,era un piccolo sacchettino di velluto,dentro una pietra azzurrina o meglio, un ciondolo a forma di cuore.
![](https://img.wattpad.com/cover/96620398-288-k230514.jpg)
STAI LEGGENDO
Elena e Julian
General FictionUn amore intenso che nasce fra due liceali di estrazione sociale e religiosa diversa. Lei,Elena di nobile lignaggio ma cresciuta senza l'affetto della madre, in un ambiente arido e poco attento alle sue esigenze, incontra Julian ragazzo ebreo di...