Fiamma rientrò a casa piuttosto nervosa,dopo il disastroso capodanno,aveva avuto un bel fare a minimizzare l'accaduto, soprattutto con sua madre,mentre il Conte non ne aveva voluto più parlare dopo un primo momento di rabbia che aveva riversato sulla propria consorte.
Il pensiero di Elena la assillava,le dispiaceva un po' che quella sciagurata abitasse dagli zii del marito,le voleva bene,però non l'accettava,non accettava quel modo di fare così diverso dal suo e dal mondo in cui vivevano.
Le voleva bene,ma la detestava in certi momenti,avrebbe voluto cambiarla,plasmarla,farla diventare " a modo" e non riuscendoci ci soffriva.
A volte,in segreto,la invidiava,invidiava la sua caparbietà,il suo modo di decidere, di rimanere fedele a se stessa,il suo saper essere indipendente,ma non l'apprezzava,anzi, tutta questa libertà interiore che lei aveva,le provocava un senso di fastidio.
In quei giorni le era mancata.Si erano sentite sporadicamente e sapeva,che forse,sarebbe tornata da loro e questo le faceva piacere.
Nel pomeriggio,come aveva sperato,Elena si presentò a palazzo D'Alauri.
"ciao mamma,sono venuta a salutare" disse con i lucciconi agli occhi,soprattutto per il litigio con Julian,ma anche perché le mancava la sua casa.
"Elena,dammi almeno un bacio"" le disse con un affettuosità insolita.
"ma che fai,piangi?"
"no,no,va tutto bene..è il freddo pungente.."
"allora,che mi racconti? tutto bene? e gli zii?"
"tutto bene,anche gli zii.."
"come sei spenta!"
"lo studio inizia a preoccuparmi..."
"capisco,allora su, stasera mangi con noi?dormi qui?"
"si,anche se a Maria Cristina dispiacerà.."
"devi pensare a te stessa..questa è casa tua...anche se hai avuto in regalo l'altra.A proposito come va con l'arredamento?"
"siamo a buon punto,prestissimo sarà finita"
"e cosa farai?"
"non lo so...sicuramente ci starò ogni tanto,ma non sempre"
Julian era stato soccorso dalla professoressa di Storia dell''Arte, che si era trovata nei pressi dell''incidente.
Nonostante l'avesse chiamato,non dava segno di vita,anche se polso e respiro erano presenti.
Di li a poco arrivò un'ambulanza che lo portò al Pronto Soccorso,la professoressa avvertì i genitori e lo accompagnò in ospedale.
Branka fu la prima ad arrivare,a ruota la seguì il marito con David,mentre il resto della famiglia era rimasto alla cascina;i nonni preoccupatissimi,cercavano di non lasciarsi prendere dall'ansia e di condurre al meglio la giornata all'agriturismo,i clienti erano tanti e il lavoro,in qualche modo doveva andare avanti.
Un medico giovane,dall'aria dolce e anche un po' impacciata si avvicinò ai genitori"siete i parenti di Julian Fiz,vero?"chiese con garbo.
"si,si,dottore ci dica qualcosa.." la madre era agitatissima,tremava e le parole le uscivano a singhiozzo,mentre Elia la abbracciava per confortarla,essendo più padrone della propria disperazione.
"il ragazzo è stabile.ha subito un forte impatto e ora sta facendo i vari accertamenti radiologici,gli esami del sangue sono in corso..."
"c'è dell'altro?" domandò Elia

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Elena e Julian
Ficção GeralUn amore intenso che nasce fra due liceali di estrazione sociale e religiosa diversa. Lei,Elena di nobile lignaggio ma cresciuta senza l'affetto della madre, in un ambiente arido e poco attento alle sue esigenze, incontra Julian ragazzo ebreo di...