Inizio 1990

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Elena tornò dagli zii il due gennaio.

Andò a prenderla in tarda mattina zio Marsilio e si intrattenne a parlare con il padre di Julian.

Non si conoscevano direttamente ,ma quella breve conversazione creò una corrente di simpatia fra loro,Elia era un parlatore brillante,anche se non faceva discorsi molto lunghi catturava l'attenzione di chi lo ascoltava; era un uomo di grande cultura,non amava sfoggiare le sue conoscenze, ma nella sua pacata semplicità rivelava quello che era .

A Marsilio piacque moltissimo e una volta in più fu felice per la nipote,quella famiglia era senz'altro migliore di tante altre e comprendeva benissimo come Elena si trovasse a suo agio lì da loro.

A Elia,lo zio fece una gran bella impressione.La sua signorilità non era stucchevole, i suoi modi di fare non erano affettati,era alla mano e mostrava sensibilità in quello che faceva,in ciò che diceva, era una persona di valore.

"la ringrazio anche a nome di mia moglie per l'ospitalità data a Elena, spero di poter contraccambiare presto.Mi auguro che un giorno possiate venire a trovarci" concluse:

"per noi è stato un piacere,avere sua nipote qui,Conte e verremo volentieri da voi."

"Signor Fiz mi chiami pure Marsilio,lasci perdere i titoli ed i convenevoli.."

"allora io sono Elia"

"d'accordo,Elia"

Fu così che li trovò Elena.

Lei e Julian erano andati a fare una passeggiata nei dintorni ,le aveva mostrato alcuni dei locali rimessi a nuovo,anche se di lavoro ce ne sarebbe stato tantissimo.

Avrebbero aspettato la primavera per decidere se e quali animali allevare,se provare a fare una sorta di fattoria didattica e via dicendo.

Francesca aveva tante idee in merito,amava insegnare,stare con i bambini,parlare,raccontare,aveva fatto le scuole magistrali e si era laureata in pedagogia,poi la trattoria e le varie vicissitudini della  vita non le avevano permesso di mettere a frutto le sue conoscenze,i suoi studi,ma la passione per l'insegnamento le era rimasta,forse era arrivata l'occasione adatta per farlo anche se in maniera poco convenzionale.

Julian all'idea di avere degli animali a casa o comunque vicino,era impazzito di gioia,poi un pensiero lo aveva trafitto:di solito,in campagna,gli animali vengono allevati per essere uccisi e questo lui non lo avrebbe potuto sopportare,sarebbe impazzito,ne era sicuro.

Aveva manifestato questi suoi dubbi alla madre,la quale era rimasta perplessa.

Si era lasciata trasportare dall'idea degli animali,anche se questo avrebbe comportato avere più lavoro da fare e assumere del personale,ma la cosa l'attirava particolarmente,però,era vero,gli animali si allevano per uno scopo.la carne...no,anche lei non sarebbe stata capace di una cosa simile,ma Francesca,Giovanna e gli uomini cosa ne avrebebro pensato?

Giovanna era nata e cresciuta lì,in mezzo a mucche,maiali,conigli e ....per lei era naturale la loro fine ad imbandire la tavola sua e degli altri e probabilmente anche per Francesca era così...Julian che avrebbe fatto? era impensabile che lui accettasse questo.

Una sera la famiglia Fiz ne aveva parlato ed erano arrivati ad una conclusione: animali si,macellati no.

Se avesse preso piede il discorso della fattoria didattica sarebbero serviti allo scopo di insegnare,rispettandoli,il loro ciclo biologico,i loro modi di vivere, qualche mucca da latte l'avrebbero tenuta,qualche coniglio (si sarebbero informati sui conigli d'angora!),qualche gallina per le uova,a Julian sarebbe piaciuto un cavallo,magari due..ma le cose erano allo stato embrionale.

Elena e JulianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora