Notte insieme

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Nel camminare erano arrivati fino a Piazza del Campo.

Faceva freddo e non c'era nessuno in giro, erano tutti a festeggiare.

Un gatto miagolò correndo,si udivano voci festose nelle abitazioni vicine,era quasi mezzanotte e di lì a poco sarebbe arrivata la Befana,almeno per i bambini.

Elena aderì al corpo del ragazzo, rispondendo al suo bacio con uguale passione,dimentica di quello che era successo poco prima.

"Lo sai che ti voglio,vero?" le disse lui con voce rotta dal desiderio.

"Anche io Julian,ti voglio anche io,come non ho mai desiderato nessuno"

"Lo sento che mi vuoi, io sono pazzo di te, ti amo,ti amo...perché non dormi da me?"

"Ma...agli zii ho detto che sarei tornata e poi che scusa invento?"

"Telefoni e dici che farai un po' più tardi del previsto e così rimarrai a dormire da me...e che c'è Giovanna"

"Io..io non so..come potrei .non mi sembra il caso..."

"come vuoi,Elena,non voglio forzarti,potrebbe essere bello dormire nello stesso letto,ti prometto,che se non vuoi non succederà nulla:"

Lei rimase assorta,pensosa,si mordicchiò il labbro inferiore,deglutì a vuoto, tirandosi i capelli dietro le orecchie ,tutti gesti che denotavano una profonda emozione.

"E' tardi,devo accompagnare Luna da Giovanna,naturalmente vieni anche tu."

Lei annuì.

Una volta accompagnata la bionda,fuori dal portone,lui le chiese:"hai deciso? ti va la mia idea?"

"Si,però.."

"tutti i tuoi però lasciali fuori da noi,ora è il nostro momento,telefonerai agli zii da casa mia."

Era tardissimo,ma sapeva che Maria Cristina aveva ospiti e che avrebbe fatto molto tardi,così non si preoccupò di disturbare.

Salì le scale del palazzo antico con il cuore che le martellava nel petto,mentre Julian la teneva per mano,la sua era una stretta salda,forte,senza essere pesante.Le comunicava libertà e sostegno,si chiese come avesse potuto dubitare di lui.

L'appartamento li accolse con il buon profumo che vi regnava sempre,Julian la fece accomodare in soggiorno e le indicò il telefono "io vado a cambiarmi,faccio una doccia veloce, voglio togliermi questo profumo orrendo di dosso".

Lo attese seduta in poltrona.

I suoi pensieri si rincorrevano,vedeva come fotogrammi di un film che le scorreva davanti agli occhi ,la sua storia con Julian.

Il loro incontro in libreria,Fiamma che lo invitava a casa,il ritrovo a scuola,la festa di compleanno,il primo bacio e poi via via fino all'orribile immagine di lui e Luna con le labbra incollate,la sincerità negli occhi di Julian,la sua rabbia dentro il cuore,l'amore per lui,le loro mani intecciate,il calore della sua pelle,l'odore del suo corpo,la luce dei suoi occhi, il loro ultimo abbraccio,il bacio infinito che si erano scambiati.Ora era lì,avvolta da quell'atmosfera di pace,sentiva lo scroscio dell'acqua e provava ,nello stesso tempo,desiderio e vergogna nell'immaginare il suo ragazzo sotto la doccia.

Istintivamente si fidava di lui.

Non lo temeva,non ne aveva paura,lui era lui.Il suo mondo,la sua realtà,la sensazione di essere l'Uno insieme,ma le frasi di Fiamma le tornavano in mente, i tarli che lei vi ha aveva seminato prolificavan .facendola sentire insicura,minacciata.

Elena e JulianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora