Elena tornò a casa con il viso luminoso e sorridente,si sentiva felice,leggera,serena,aveva visto Andrea seppur brevemente,il tempo di un caffè e un bacio a fior di labbra.
Si tolse il piumino,liberò i capelli dal cappello e chiamò la zia "zia,sono tornata,vado a studiare"
Gemma apparve subito "va bene,Elena ha chiamato Maria Cristina,ti richiama più tardi,voleva dirti una cosa"
I cuore della ragazza perse un colpo,uno solo,ma sentì che c'era qualcosa sotto la telefonata della zia senese.
"che cosa voleva? te lo ha detto?"
"no,tesoro, ha solo detto che richiama più tardi,ma se vuoi chiamala tu"
"grazie,aspetto che richiami lei,non c'è problema"
Elena andò in camera sua con una sensazione strana addosso,come se stesse per accaderle qualcosa di particolare e di inaspettato,ma Tucidide l'attendeva e cercò di non dare corda a quel pensiero inquietante,aveva ancora sulle labbra il lieve profumo di Andrea e questo la faceva sentire protetta e al sicuro.
Di lì a breve lo squillo del telefono risuonò nell'ingresso di casa Marangon,rispose Patricia
"Buonasera,potrei parlare con Elena,sono..."
"si,la chiamo subito",poi rivolta alla cugina "Elena c'è un ragazzo al telefono"
Elena pensò che fosse Andrea,anche se evitava il più possibile di chiamarla,non voleva dare troppo spazio ai pettegolezzi inevitabili sulla loro frequentazione.
"pronto " fece lei con voce titubante
"Ciao Elena"
Andrea se ne stava nel suo studio tentando di concentrarsi su un progetto che doveva consegnare a breve,ma varie cose lo distoglievano,tra cui Elena.
Elena era piombata nella sua vita con la rapidità di un fulmine,la soavità di una colomba e la potenza di un uragano,minando le sue sicurezze,fatte soprattutto da frequentazioni femminili e relativi successi.
Si,perché l'architetto Andrea piaceva e forse piaceva ancora di più lo scrittore Andrea.
Era affascinante,un affabulatore e ammaliava moltissime donne,la sua vita era fatta anche di mondanità e di edonismo.
Prima di conoscere la bella Contessina,aveva iniziato una storia quasi ufficiale con una bella donna,Fanny,un po' più grande di lui,molto estroversa e vitale,di origine francese.
Faceva la disegnatrice in uno studio tecnico vicino al suo e si incontravano spesso al bar vicino, ne era nato un rapporto schietto e molto carnale, dove gli incontri erano piutosto veloci,ma felici per entrambi tanto che si stavano allargando,fino a pensare di trascorrere un weekend insieme.
Oltre Fanny,il bell'Andrea,aveva imbastito una relazione fatta di sguardi ed ammiccamenti con la segretaria dello studio associato dove collaborava, si chiama Veronika,era originaria dell''est e lo aveva incuriosito sin dal primo istante;i loro sguardi si incrociavano spesso e erano il preludio a qualcosa di più.
Quel pomeriggio,dopo aver visto Elena,Andrea si era recato in studio e aveva immancabilmente incontrato Veronika,che non faceva altro che stuzzicarlo.
Alta,flessuosa,con un portamento da modella,incarnava la tipica bellezza dell'est.
Capelli color del grano,lunghi,lisci, occhi di un azzurro netto,senza sfumature,mani lunghe curate e quelli zigomi alti che facevano impazzire gli uomini,insiema ai suoi fianchi a mandolino,che sottolineava sapientemente con cinture strette e camicette indossate dentro gonne e pantaloni aderenti.
STAI LEGGENDO
Elena e Julian
General FictionUn amore intenso che nasce fra due liceali di estrazione sociale e religiosa diversa. Lei,Elena di nobile lignaggio ma cresciuta senza l'affetto della madre, in un ambiente arido e poco attento alle sue esigenze, incontra Julian ragazzo ebreo di...