Julian era felice,sì,ma anche in collera con se stesso.Tirò un calcio ad un barattolo caduto dal cestino dei rifiuti,spaventando un gatto che passava tranquillo,è vero che era stato disturbato due volte,ma se fosse stato più deciso,più diretto,meno imbranato,a quest'ora avrebbe vuotato il sacco e sicuramente si sarebbe sentito più leggero, invece era rimasto nell'incertezza.
Per consolarsi ripensò a quanto letto tempo prima,una bella frase attribuita a Blaise Pascal,"Quando siamo lontani dalla persona amata, decidiamo di fare e dire molte cose, ma quando le siamo vicini, siamo titubanti. Da che cosa deriva tutto ciò? Il fatto è che quando siamo lontani la ragione non è tanto scossa, come stranamente lo è in presenza dell'amata. Quindi, nella decisione occorre quella fermezza che è invece soffocata dall'agitazione."Evidentemente era una cosa che succedeva a molti,quello che era capitato a lui,tanto da scomodare un filosofo a mettere su carte questo pensiero.
"la prossima volta sii più deciso di intimò".Poi pensò a Leo,anche se lontano era pur sempre presente nella vita di Elena,almeno sulla carta,a quanto ne sapeva lui non si erano lasciati.
Leo ed Elena si erano sentiti poco da quando lui era partito per Pozzuoli e nessuno dei due ne aveva sofferto.
Leo era preso dalla nuova vita,non avevamolto tempo per pensare.La disciplina ferrea dell'accademia gli stava succhiando tutte le energie,e di conseguenza aveva veramente poco tempo per stare a pensare,Elena gli mancava,soprattutto per tutto ciò che poteva offrirgli,gli mancavano i bei pranzetti,le gite le serate a palazzo D'Alauri,non tanto la sua dolcezza e i suoi sorrisi.
Aveva quasi pensato di chiedere a i suoi di poter tornare a Siena,alla vita di sempre,poi si era ripreso, in fondo a lui interessava veramente fare la carriera militare nell'aeronautica,costasse quel che costasse, per ora era tutto un sacrificio,ma poi sarebbero arrivate le soddisfazioni,compresi i soldi e le cose piacevoli,quindi teneva duro,stringeva i denti e andava avanti.
Riguardo alla fidanzata ci avrebbe pensato poi,un'altra volta,un altro giorno,e se avessero avuto ragione i suoi genitori,quando gli dicevano che Elena non era la ragazza adatta a lui,non al momento? Ora che era lontano riusciva a vedere le cose diversamente,però era meglio rimandare tutti questi ragionamenti e concentrarsi sul presente.
"allora,Elena,abbiamo deciso per domenica?" suo padre,con tono leggermente polemico,chiese alla figlia quale fossero i programmi per la domenica a venire,quando nei giorni precedenti era stato ipotizzato un "pranzo di famiglia" in grande stile per festeggiare la maggiore età della ragazza.
"ha deciso tutto la mamma" disse con voce quasi sommessa,per non lasciare il minimo adito a discussioni.
"allora chiederò a lei,ma anche tu devi informarti,riguarda te" concluse con una punta di acidità.
Finiì di bere il suo thè,poi si rituffò nella lettura del quotidiano,mentre la figlia si apprestava ad andare a scuola,non una parola sulla sera precedente,meglio così,pensò Elena.
Arrivata a scuola si sedette nel banco,stranamente Julian non era ancora arrivato e questa cosa la inquietò non poco.Tamburellò con le dita sulla superficie di formica verdina, poi guardò fuori della finestra,infine puntò lo sguardo sull'orologio, era quasi ora per il suono della campanella e del suo compagno neppure l'ombra.
Ripensò alla sera prima, sembrava fosse tutto a posto, Julian stava bene,le era sembrato solo un po' nervoso,forse per la serata imporante,piena di avvenimenti, poi il pensiero le andò verso la foto che le aveva mostrato Marybel ,tentò di scacciarlo,ma le si riaffacciava ripetutamente in testa, e un assurdo pensiero la colpì "vuoi vedere che lui se ne è andato a Roma per festeggiare con lei e non mi ha detto niente?"vuoi vedere che a quest'ora è sul treno che lo porterà fra le braccia della ragazza bionda?" e nella sua testolina costruì un film ,i cui protagonisti erano Julian e Luna,mentre lei era la triste e impotente spettatrice,ma allora perchè le aveva donato i delfini?Semplice,perché le voleva bene come amica, anche l'amicizia è sentimento,no?
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Elena e Julian
Fiction généraleUn amore intenso che nasce fra due liceali di estrazione sociale e religiosa diversa. Lei,Elena di nobile lignaggio ma cresciuta senza l'affetto della madre, in un ambiente arido e poco attento alle sue esigenze, incontra Julian ragazzo ebreo di...