L'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze nataliziei due ragazzi erano elettrizzati,soprattutto per le rosee prospettive di trascorrere le vacanze insieme,dopo che avevano temuto di non poterlo fare.
Ora che questo problema non c'era più,potevano sbizzarrirsi a programmare cosa fare, di sicuro avrebbero trascorso la notte dell'ultimo dell'anni,insieme,all'agriturismo.
Per la vigilia di Natale erano stati invitati dagli zii,mentre il venticinque ognuno avrebbe pranzato a casa propria,poi,con la partenza dei genitori,Elena avrebbe tratto un sospiro di sollievo, erariuscita ad ottenere di rimanere a casa,con la supervisione della zia Maria Cristina che sarebbe passata da lei ed anche con la presenza silenziosa ma costante di Wilma,la sorella del Conte Giorgio,che abitava nello stesso,immenso palazzo,ma che si faceva vedere poco,non avendo rapporti ottimi con la cognata.
Wilma era affezionata a Elena,le voleva bene,ma non essendo molto partecipe alla sua vita, era una figura marginale della famiglia,Giorgio apprezzava la sua compagnia,ma a piccole dosi,erano molto diversi caratterialmente e non piacevano ai rispettivi coniugi, quindi il loro era un rapporto poco meno che formale,più da vicini di casa che da parenti stretti.
All'occorrenza Wilma si prestava,come in quell'occasione,però le loro vite erano nettamente separate.
Elena apeva che la zia Wilma non sarebbe stata invadente,per questo "temeva" di più Maria Cristina,ma queste erano cose senza alcuna rilevanza al momento.
A proposito di Maria Cristina, questa le aveva proposto di valutare l'arredamento della casa delle fate,era disposta a cambiare ciò che non le piaceva,a comprare mobili più moderni,se necessario o comunque che fossero più vicini al suo gusto.
"grazie,zia" le aveva risposto la ragazza "ma non vorrei rivoluzionare questa casa e farti spendere.."
"basta con queste scemenze,tesoro,lo faccio per te e questo lo sai,voglio farti felice!"
Così la contessina si era trovata a immaginare quali belle cose avrebbe potuto comprare,cosa lasciare,cosa togliere,si sentiva padrona della sua vita come non mai.
Un pomeriggio prima della fine della scuola,era andata a scuriosare nei vari negozi di arredamento,voleva modificare la cucina, ne voleva una più moderna,colorata,dai toni vivaci,rosso,arancio o giallo,con la zia avevao visto diverse opzioni,ma ancora non aveva trovato niente che le arrivasse al cuore.
le sue amiche la invidiavano ancora di più per questa casa che le era piovuta dal cielo,Margherita schiumava rabbia,ma davanti le mostrava un sorriso mellifluo e falso,Lucilla non era da meno e continuavano a coinvolgere nei loro piani di vendetta anche Marybel che non aveva deposto le armi,anzi,era agguerrita nella corsa alla conquista di Julian.
Le tre ragazze spingevano Elena a fare una festa per inaugurare la nuova casa,ma lei nicchiava,ancora non si sentiva pronta né ad arredarla,né a prenderne possesso realmente,perché le sembrava di tradire il ricordo di sua madre legato al palazzo dove aveva vissuto con lei,ma le piaceva indugiare nei progetti,nelle aspettative ed era bello lo stesso,soddisfacente.
Voleva darsi tempo,voleva adeguarsi a questa nuova dimensione della sua vita,senza trovarsi catapultata in qualcosa di più grande di lei.
" scusa Elena,perché aspetti ? sprechi tempo" le aveva risposto piccata Lucilla ,di fronte all'ennesimo "vedremo" dell''amica riguardo all'inaugurare il delizioso appartamento.
"no,me lo prendo.Ogni cosa a suo tempo" aveva risposto saggiamente lei.
Julian non si era espresso molto su questo argomento.
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Elena e Julian
General FictionUn amore intenso che nasce fra due liceali di estrazione sociale e religiosa diversa. Lei,Elena di nobile lignaggio ma cresciuta senza l'affetto della madre, in un ambiente arido e poco attento alle sue esigenze, incontra Julian ragazzo ebreo di...