Il Natale volge al termine

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Julian era un po' irritato con i suoi genitori,soprattutto con la madre,per l'arrivo a sorpresa di Giovanna ,ma cercò di scacciare quel senso di fastidio che provava,in fondo non era successo niente.Comprese di essere più suscettibile ai fattori esterni perchè stava vivendo una situazione delicata,era innamorato perso.

Verso sera suo cugino David era andato a prenderlo,insieme si erano diretti all'agriturismo, dove avevano cenato tutti insieme e fu durante la cena che ebbe una notizia per lui ferale.

"sai chi verrà domani?La famiglia Lambiase! Il loro sarà un soggiorno di un paio di settimane e non sarà solo per svago.Tullio ha problemi economici,a quanto ho capito e vorrebbe parlarne con me." concluse asciutto,senza voler dare adito a chiacchiere sulle condizioni finanziarie dei conoscenti.

Julian che stava mangiando dell'uva, si sentì mancare la terra sotto i piedi e per poco un chicco non lo strozzò,avere i Lambiase e soprattutto Luna a casa propria era una eventualità a cui non aveva mai pensato e oltre alla sorpresa c'era il fatto che i loro trascorsi potessero guastare il presente.

"non sei contentoJulian ,di rivedere Luna?"suo padre disse queste parole senza pensarci troppo,ma sul ragazzo fecero un cattivo effetto,quasi ci fosse l'intenzione del genitore di volerlo distogliere da Elena.

"si,certo,mi farà piacere,anche se avrò poco tempo da dedicarle"mise in chiaro con voce neutra.

Elia lo guardò di sottecchi,sornione,capendo cosa volesse dire il figlio,Branka sorrise come a dire "lascialo stare" e questa parvenza di allegria lo contagiò,pensò che forse stava travisando tutto e che i suoi genitori erano quelli di sempre,solo un po' più apprensivi,forse.

"tutto bene,oggi,vero?" chiese Elia affettuosamente.

"si,siamo stati molto bene"

"siamo felici per te,tesoro" la mamma lo guardava con quegli occhi grandi ,espressivi, molto simili ai suoi e questo lo fece sentire in pace con se stesso e con il mondo.

Erano rimasti loro tre a parlare,perché gli altri,cugini compresi erano andati già a dormire,il giorno dopo avrebbero avuto molto da fare.

Julian aveva pensato di invitare Elena da loro...ancora non l'aveva detto a nessuno,l'idea di averla lì come ospite lo faceva impazzire di gioia,ma se ci fosse stata anche Luna...meglio rimuovere quest'ultimo pensiero!

"mamma,papà,potrei chiedervi un regalo?"

I due coniugi guardarono il figlio un po' preoccupati"dicci,Julian" dissero all'unisono.

"potrei invitare Elena qui per queste feste?"

Elia si aggiustò gli occhiali e si schiarì la voce;"per me non ci sono problemi,posto ce n'è,però Julian non vorrei che tu ti tuffassi troppo in questo rapporto..."

"si,lo so"

"Julian,cerca di capirci",disse la mamma"lo facciamo anche per voi,soprattutto per voi"

"si,lo so,ma io senza lei sto male,male davvero e..."

"dai,Juli,non ti devi affannare a spiegare,abbiamo capito,però...ci siamo intesi! Sarà una gioia anche per noi averla qui."la voce del padre era calma e questo rassicurò il ragazzo che se ne andò in camera vinto dal sonno e dalle emozioni.

Elena rimase sorpresa,mentre sensazioni contrastanti la travolgevano come onde che si accavallavano le une sulle altre.

Ripensò ai nonni e agli zii inglesi,a tutto quanto suo padre e Fiamma le avevano tolto.

Le venne in mente la mamma,un ricordo dolce e bruciante nello stesso tempo,una ferita mai rimarginata,ancora aperta,ancora sanguinante, sentì imperioso il desiderio di essere amata,ora più che mai,ora che la vita le stava mostrando quanto fossero importanti gli affetti familiari e quanta ingiustizia risiedesse nell'esserle stata tolta gran parte di questo affetto.

Con le lacrime che le spuntavano tolse dalla scatola la tuta e le scarpe e le appoggiò sul letto,poi rimirò la foto,la collana era lì,adagiata nel suo velluto verde mare,con i piccoli delfini che sembravano guizzare tra le onde.

"un regalo magnifico" mormorò.Poi si domandò perchè sua madre avesse due collane con i delfini,pressochè identiche,una era quella che le aveva preso Fiamma,l'altra era quella della foto.Mistero!

"tesoro,chiamiamo in Inghilterra"A Maria Cristina dispiacque qausi interrompere quel momento così intenso,ma le sembrò giusto invitare la ragazza a ringraziare i parenti per quei regali.

"Si,è il minimo che io possa fare".

Di lì a poco era immersa in una toccante conversazione con loro,la telefonata terminò fra saluti,baci e la promessa di incontrarsi presto.

Pure lei,come Julian,vinta dalle emozioni della giornata,si coricò velocemente e cadde in un sonno profondo, cullandosi inoltre, nel fatto che da ora in poi avrebbe potuto frequentare la scuola di danza moderna,perchè non c'era nessuno che potesse proibirglielo.



Elena e JulianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora