Elena era tornata a casa degli zii,la casa delle fate era affittata,purtroppo,ad opera di suo padre e lo sarebbe stata fino a giugno,quando,finalmente lei ne sarebbe tornata in possesso, con lui e con la matrigna non si parlavano più e gli zii avevano deciso di farle avere tutto quanto le spettava,a costo di tagliare i ponti con Giorgio e Fiamma.
Julian era felicissimo di riaverla con sé e lei lo era altrettanto,anche se la sua mente vagava nel passato,andando a ripescare episodi dolorosi che le impedivano di vivere il presente con naturalezza.
Era tornata da Gramelli,con il quale aveva avuto un colloquio molto proficuo,ma sapeva che occorreva ancora molto lavoro su se stessa,prima di poter raggiungere qualcosa di concreto,lui era solo una guida,lei sarebbe stata l'artefice del cambiamento.
Era già due giorni che era tornata a Siena e aveva visto Julian solo a scuola,di sfuggita,nel pomeriggio era stata impegnata fra lo psichiatra e le faccende familiari,così il terzo giorno,lui le disse:"Elena,oggi pomerigio vieni da me,parleremo sul serio,dopo aver studiato."
"cosa significa sul serio"? chiese scimmiottando la sua voce.
"significa quello che ho detto e nulla più".
"ma abbiamo già parlato sul serio"...ridacchiò lei un po' imbarazzata,perché ricordava la proposta di matrimonio del giovane.
"alle cinque,va bene?prima vorrei ripassare storia e se ci sei tu.."
La guardò con fare ammiccante e lei andò in confusione."va bene"rispose con voce emozionata.
Alle cinque in punto Elena era davanti al portone del palazzo dove risiedevano i Fiz.
Branka la vide dalla finestra dove era affacciata e le aprì il portone,lei corse su per le scale,felice di rivedere la madre del suo ragazzo,la sentiva molto vicina,anche se aveva paura di ammettere che si stava affezionando,non voleva correre il rischio di trovarsi delusa ancora una volta.
"ciao Elena,come stai?"la donna l'abbracciò con fare materno e a lei questo piacque molto.
"fra alterne vicende va bene.Lei?"
"anche io potrei darti la stessa risposta"
"mi dispiace tanto per quello che è successo io..."
"stt...non dire altro,dai, lo sappiamo cosa sia accaduto in realtà,accomodati" la invitò.
la ragazza si sedette nella poltrona del soggiorno e si guardò intorno ancora una volta stupita di come sis entisse a proprio agio in quella casa,un senso di pace e di tranquillità la stava invadendo piacevolmente.
"Julian arriva subito"con questa frase Branka sembrò aver indovinato i suoi pensieri, e si stava chiedendo dove fosse il suo ragazzo.
"è andato ad accompagnare i bambini da Francesca" spiegò"sarà qui a momenti.Senti,Elena, io volevo dirti una cosa, ora che siamo sole, Julian mi ha accennato alla sua ...come dire..alla sua proposta,a quello che ti ha detto" faticava a dire "proposta di matrimonio" le sembrava eccessiva,quasi ridicola quella locuzione.
"si.."
"ecco, io credo che il suo sia un bellissimo gesto d'amore nei tuoi confronti,ma siete troppo giovani,non so tu cosa ne pensi,ma.."
"io non lo so,signora,non so che dire,mi sento confusa,troppi eventi,troppe cose, una situazione così non la so gestire,mi scusi"terminò con un lieve sorriso
"hai ragione Elena,siete maturi per la vostra età,ma avete tanto da imparare della vita,non fate passi falsi,Se vorrai potrai stare qui con noi,potrai stare all'agriturismo, potrai vivere con Julian,ma formalizzare la vostra unione,credo sia troppo precipitoso,dovete ancora capire tante cose e non si finisce mai di farlo.La vita a due,la vita matrimoniale è bellissima ma è dura,ci sono tante difficoltà da affrontare.Voi dovete iniziare l'università,laurearvi,trovare un lavoro e credimi,non è facile,Se poi ci metti le difficoltà di una vita in comune,allora diventa tutto più complicato."

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Elena e Julian
Ficção GeralUn amore intenso che nasce fra due liceali di estrazione sociale e religiosa diversa. Lei,Elena di nobile lignaggio ma cresciuta senza l'affetto della madre, in un ambiente arido e poco attento alle sue esigenze, incontra Julian ragazzo ebreo di...