Ancora regali

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Maria Cristina era abbastanza serena,anche se pensieri poco piacevoli le avevano fatto visita quel pomeriggio,soprattuto dopo aver notato con quanta falsità si fossero comportati il nipote e la moglie,non un accenno alla figlia,a quello che era successo.

Giorgio aveva tenuto banco per tutto il pranzo,tra amenità e discorsi un po' più seri,ma senza mostrare il minimo dispiacere "hai buttato fuori di casa tua figlia e proprio il giorno di Natale" pensava Maria Cristina "bel cristiano che sei!"Avrebbe voluto dirglierlo in faccia ma si trattenne,temeva che ogni discorso poco piacevole ricadesse sulla nipotina,peggiorando la già difficile situazione.

"sei tornata,cara"la zia l'abbracciò tempestandole la testa di baci"vieni qui,accanto a me che parliamo un po'".

Elena ubbidì.

"sei stata bene?"

"si,zia,molto"

"ti ha fatto piacere stare con il tuo ragazzo,lo credo bene!scommetto che nonostante il litigio con tuo padre,hai passato un Natale sereno"

"molt.Julian è speciale"

"sono felicissima! Però bisogna decidere alcune cose.Tu vivrai qui,almeno per ora,cioè fino a che vorrai,poi organizzeremo insieme la tua vita nella casa di sotto"

"si,zia,anche se,non lo nascondo,mi piacerebbe tornare un po' a casa mia,dove ho vissuto con la mamma, i pochi ricordi che ho di lei li ho lì e un po' in Inghilterra".

Già,l'Inghilterra,bellissima nazione dove aveva passato un po' della sua vita e dove aveva i nonni,gli zii,ma quello,fino ad allora era stato un argomento tabù,suo padre non le aveva permesso di avere rapporti con loro,li aveva cancellati dalla vita della ragazza senza spiegarle esattamente il perché.

Le aveva permesso,raramente di leggere  bigliettini di auguri che loro le inviavano nelle varie occasioni di festa e di scriverli risposta ,ma sempre controllando ciò che lei esprimeva in quelle poche frasi.Non aveva mai voluto che lei sapesse il loro indirizzo e aveva messo in guardia i parenti della prima moglie di non avvicinarsi in alcun modo alla ragazza e se anche lei avesse avuto l'opportunità di rintracciarli,loro avrebbero dovuto tenerla a distanza,pena grossi guai anche legali.

Ora ,divenuta maggiorenne era  libera di intrecciare rapporti con loro e anche di vederli in qualche modo.Fino a quel momento,però aveva dovuto pensare a molte altre cose e doveva rifocalizzare l'attenzione su questa grossa e bellissima novità.

"si,Elena, è comprensibile.Sicuramente non sei stata messa al bando da Palazzo d'Alauri,anche perché non è solo di tuo padre,io e lo zio viviamo qui,però in parte è anche nostro e quindi tuo,dai solo tempo al tempo,ti prego."

Elena sorrise e annuì con la testa.

"quando vuoi la tua camera è pronta,non lo dico per mandarti di là,sia ben chiaro,ma se vuoi riposarti o sistemare le tue cose puoi farlo.Nei prossimi giorni sistemeremo la tua "casetta",ma ho pensato ad un regalo per te,sarà una sorpresa..."

"un regalo?Una sorpresa?ma ne ho avuti molti..."

"non questo" rispose la zia misteriosa.

"aspetterò con ansia,ora vado un po' a sistemare le cose e a mettermi comoda"

La camera che le aveva destinato la zia era grande,con le pareti tinteggiate di un tenue giallo,il letto matrimoniale in ferro battutto ,il piumone giallo con piccole margherite disegnate,la scrivania molto grande,vicino ad una bella libreria, c'era una cabina armadio e un bagno dalle piastrelle color limone,il tutto era semplicemente delizioso.Elena si guardò intorno e si sentì felice,nonostante tutto era stato uno splendido Natale,però quante emozioni!

Ripensò,con un pizzico di inquetudine alla confessione di Julian,ma per una volta tanto decise di non dar peso a quella storia, di seppellirla e di pensare a cose più piacevoli.

Si era appena infilata la tuta di pile,calda ed avvolgente,quando la zia la chiamò"Elena,vieni vorrei darti vedere il regalo che ti dicevo,anzi,vengo io,se posso!

"certo zia che puoi,neppure a chiederlo!"

La zia arrivò con una grande pacco fra le braccia,era rivestito di carta scura,blu notte,con un fiocco color argento,dall'aspetto leggermente malconcio.

Lo posò sulla scrivania.

"non badare troppo all'apparenza,ha fatto un lungo viaggio"

Elena osservò il regalo con occhi lucidi,non sapeva perché ma le metteva malinconia e gioia nello stesso tempo.

Si avvicinò e lo aprì con cautela,tirando il fiocco garbatamente,sciogliendolo,poi sollevò i lati della carta,scoprendo una scatola anch'essa scura,l'aprì e vide un completo da danza moderna dai colori accesi,ovvero, i pantaloni neri e la maglia fucsia ,una bella maglia asimmetrica,come piaceva a lei, sotto,ben avvolte in un sacchetto di lino ,c'erano delle scarpe da danza,poi un bel biglietto natalizio"con infinito amore nonna Claire,nonno James,zio John e zia Sandy"

Le veniva da piangere,da piangere e da ridire,a maggior ragione ora che aveva letto il biglietto e saputo chi le aveva inviato quel regalo.

Gli zii Marsilio e Maria Cristina avevano sempre tenuto dei contatti ,anche se flebili,con i parenti di Lorraine, soprattutto per dar loro notizie della nipote,ora che era diventata maggiorenne,avrebbe potuto ricevere i loro regali e comunicarci con disinvoltura,senza stratagemmi.

"c'è ancora qualcosa" le disse la zia"guarda bene" suggerì.

Sapeva che i parenti inglesi avevano regalato a Elena una preziosa collana,ma dato l'alto valore,preferivano consegnargliela personalmente quando si sarebbero visti,per ora le avevano inviato una foto del gioiello.

la ragazza trovò un altro biglietto,dove la nonna le scriveva con grafia ordinata,dal sapore antico,che per la maggiore età  avrebbe ricevuto in dono una collana di famiglia, per il momento doveva accontentarsi di vederla in foto.


Elena e JulianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora