Elena e Julian

Nuovi amori?

A Venezia viveva Gemma con marito e figli,fra Elena e Gemma era sempre corsa una corrente di istintiva simpatia,così come fra Elena ed Amaranta,che aveva la sua stessa età,la ragazza veneziana frequentava l'ultimo anno del liceo classico e ultimamente le due ragazze  si erano sentite spesso,confrontandosi su varie cose, complice anche una conoscenza comune:Leo.

Dopo ciò che era successo a Chamonix,Amaranta si era incuriosita del giovane allievo dell'aeronautica e sapendo della sua frequentazione con la cugina,l'aveva chiamata,voleva sapere più cose di lui...in fondo ne era rimasta affascinata!

Venezia era lontana sia da Pozzuoli che da Siena, punti di riferimento del giovane,ma l'entusiasmo con cui si stava approcciando a questa conoscenza,facevano sembrare dettagli i chilometri,l'importante era averlo conosciuto e poterlo rivedere.

In questi colloqui con Elena ,Amaranta le aveva proposto di trasferirsi a casa loro per un po' dato il momento poco felice che la senese aveva dichiarato di vivere,sarebbe stata in tempo per iscriversi al suo stesso liceo,avrebbero fatto l'esame di maturità insieme e si sarebbero divertite sicuramente.

Sulle prime Elena non aveva accettato,ma ora la cosa le sembrava poter prendere forma,doveva parlarne con i familiari e sentire cosa ne pensavano.

Gramelli ,interpellato in proposito si era congedato da Elena invitandola a riflettere, pensando che era già positivo il fatto che si fosse calmata, parlando con i familiari della ragazza si era espresso  raccomandando cautela ,ma nei giorni a seguire avrebbero potuto illustrarle lo stato di salute di Julian,ma non ora,c'era pericolo che si scatenasse un'altra crisi.

Il Conte rimase molto contento dal rientro della figlia all'ovile,l'abbracciò e la baciò con gioia,sperando che questa esperienza lontana da casa l'avrebbe fatta rinsavire.

Il fatto che avesse avuto quella che lui definiva una "crisi di nervi",gli sembrava promettente,probabilmente si era pentita del comportamento avuto,e ora poteva essere ricondotta più facilmente sulla retta via.

Quando ,insieme alla moglie,seppe della volontà della ragazza di trasferirsi a Venezia,rimase interdetto,tutto si sarebbe aspettato meno che questo,ma non disse di no.

"devo pensarci bene,soprattutto dovremmo parlarne con Gemma ed il marito,se  andrai ad abitare da  loro ,sarà bene pattuire alcune cose"fece il Conte con tono paterno e un po' autoritario.

"si,certamente occorrerà chiarire vari punti,capito Elena? le disse la matrigna.

"si,non andrò da loro a gratis..."

"senza dubbio non potremmo permettere che tu vada là così "sportivamente",ne parleremo a brevissimo" tagliò corto Giorgio,ma intanto si era fatto un'idea in mente,che mandando Elena lontana da Siena ,avrebbe sicuramente messo le distanze fra lei e i Fiz e questo gli sembrava più che auspicabile,inoltre avrebbe potuto appropriarsi della "casa delle fate",come scambio, lei andava ospite dai Marangon a sue spese,perché il Conte Giorgio avrebbe pagato una retta per questo e nel frattempo si sarebbe preso la briga di affittare la "casa delle fate" che Elena non avrebbe sfruttato per un bel po'... e questo era ancora meglio,perché significava ulteriori introiti nelle sue tasche e maggior potere nell'ambito della famiglia.

Julian,nonostante gli esami clinici e strumentali non dessero preoccupazioni,continuava ad essere in una sorta di dormiveglia alternato a stati di agitazione.

Via via erano andati a trovarlo i compagni di scuola,comprese le due cugine Margherita e Lucilla e Marybell,ma Elena no,Elena non si era fatta viva con grande meraviglia di tutti.

Durante le indagini della polizia per accertare la dinamica dell'evento,la Professoressa Trani aveva testimoniato,Julian aveva perso l'equilibrio mentre stava animatamente parlando con una ragazza,li aveva visti di spalle e lei aveva i capelli ramati,era alta un po' meno di lui,non aveva fatto in tempo a notare altro.