Una giornata in gruppo

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Il giorno dell'inaugurazione dell'agriturismo, vi era un gran fermento in casa Fiz,ma era un fermento ordinato,perché ognuno sapeva cosa doveva fare.

Le donne facevano la spola tra la cucina enorme ,il cortile ed il salone,dove avevano allestito una ricca colazione per tutti gli invitati.

I  vendemmiatori portavano avanti il lavoro,per loro era stata preparato un ristoro a parte,anche se avevano libero accesso ovunque;Giovanna aveva pensato che si sarebbero sentiti più liberi se avessero potuto entrare e uscire,mangiare e bere,senza preoccuparsi di lasciare impronte sul pavimento e senza dover salutare e conversare con persone estranee .

Questi vendemmiatori erano contadini del luogo, studenti, giovani pagati a giornata,Julian si era offerto di lavorare con loro,ma suo padre era stato irremovibile,quella era una giornata di festa e avrebbe dovuta viverla come tale.

Aveva invitato i compagni di scuola,tra cui,ovviamente,Elena,ma anche Leo.Quest'ultimo era stata una scelta obbligata, primo perché faceva parte anche lui del gruppo ,secondo perché era un conoscente,se non proprio amico di Davide e Saul.

I D'Alauri avevano concesso facilmente il loro permesso,essendoci Leo,non avevano obbiettato.

Oltre a Julian era arrivata in classe anche una nuova ragazza,Marybel.

Marybel,a dispetto del nome era italianissima, di Brescia,si era trasferita a Siena insieme alla sua famiglia,stanchi di vivere al nord erano scesi in toscana dove viveva il nonno paterno,che aveva messo loro a disposizione un casolare ristrutturato da poco,il padre della ragazza era un architetto famoso e molto estroso,non aveva avuto difficoltà ad inserirsi nel nuovo ambiente,la madre,invece era un'attrice di teatro che al momento aveva preferito ritirarsi a fare la "contadina" come diceva lei,anche se sperava di tornare a calcare le scene,ma non aveva progetti in merito.

Marybel era il contrario di Elena,non tanto fisicamente,quanto caratterialmente.

Bella era bella, di una bellezza quasi selvaggia,non si poteva definire una ragazza estremamente curata, tutt'altro,aveva i capelli mossi, anche lei di un caldo castano con sfumature ramate, che portava di media lunghezza,gli occhi grandi,espressivi,non erano mai truccati così come il viso,dalla pelle chiarissima,appena spruzzata da una manciata di lentiggini, era alta,dal corpo flessuoso come un giunco e vestiva sportivamente, jeans scoloriti, scarponcini, maglioni a pelle o semplici camicette fiorate un po' vintage,quasi hippy; era grintosa,piena di verve e molto decisa.

L'arrivo nella IIIA aveva portato scompiglio, molte ragazze si erano quasi scandalizzate dal suo comportamento libero e aperto,un po' sfrontato, molti ragazzi stavano subendo il suo fascino,Julian no,Julian era rimasto nel suo guscio,senza scomporsi, senza fare commenti su di lei.

A Elena era piaciuta,almeno all'inizio.Le era sembrata diversa dalle tante Erika,Denise,Stefaniache se ne stavano zitte e mute davanti  ai più,per poi sparlare alle spalle di quella e di quell'altra ,appena riuscivano a trovarsi fra sé e giù a tagliare e cucire i panni addosso alla gente,anche con cattiveria,ma erano ineccepibili dal punto di vista del rendimento scolastico e del comportamento formale,di facciata.

Elena era brava,senza dubbio,ma differiva da loro,da questo gruppetto così perfetto,perché lei aveva anche i suoi momenti no.Quei momenti in cui non aveva voglia di adeguarsi agli altri,insegnanti compresi,in cui non studiava (e non lo nascondeva),recuperando successivamente;momenti in cui diventava anche polemica,soprattutto con il professore di filosofia, entrando in conflitto ,ma sempre spiegando educatamente ciò che pensava.

A questi momenti seguivano altri dove era disciplinata,ma solo perché non aveva voglia di mettersi in gioco.

Anche per questo Fiamma la considerava un disastro.

Elena e JulianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora