Julian avrebbe compiuto gli anni di lì a poco e per un caso del destino,lo stesso giorno di Elena.
Lo scoprìrono una mattina,durante l'ora di geografia astronomica.
La professoressa spiegava i pianeti,quando fece un riferimento negativo alla mania degli ooroscopi,all'astrologia e a cose simili,dicendo che non avevano alcun fondamento,alcun senso.
Elena guardò il compagno di banco e sorrise,dicendo a bassa voce "io ci credo,sono una scorpioncina e penso si veda..." Lui rispose "anche io sono scorpione:19 novembre."
Elena avrebbe voluto battere le mani,ma data la situazione si limitò a sussurrare"incredibile,anche io!"Si guardarono complici,ma per pochi attimi,altrimenti la professoressa li avrebbe richiamati al dovere.
In quei giorni era successa una cosa che aveva dell'incredibile,Leo era stato accettato a frequentare l'ultimo anno del Liceo Classico nei posti riservati all'accademia aeronautica a Pozzuoli,così era saltato il programma per festeggiare il suo diciottesimo compleanno.
Lì per lì era stato tentato di rinunciare,ma poi si era ricreduto, quella era un'occasione con i fiocchi ,stava permraggiungere uno dei suoi sogni, anche se sapeva di dover affrontare un duro periodo denso di disciplina e di rigore,ma volare,diventare pilota,per lui era importantissimo,era il suo sogno.
Inutile dire quanto fu felice Elena.Era tornata a respirare un po', tutto le appariva migliore, si sentiva con il vento in poppa.
"Festeggiamo insieme?" le propose Julian all'uscita da scuola.Lei rimase perplessa ,ma solo un attimo,poi capì "si" rispose con semplicità ed in quel si era racchiuso tutto l'amore che provava per lui,era un si globale.
Fiamma, saputa la triste notizia,della partenza improvvisa del giovane Leo, si era data da fare per tentare di convincere la figlia a fare lo stesso una festa in grande,ma non l'aveva spuntata.
In camera di Elena, pendeva il vestito salmone che la sarta aveva già confezionato,"non è affatto bello né elegante"pensò,sembra una vestaglia,Il modello originale era tutt'altra cosa,le modifiche volute apportare avevano peggiorato notevolmente quello originale."meglio così, che non ci sia la festa,dirò a Fiamma di regalarlo a qualcuno,io non lo metterò certamente."concluse nel suo intimo.
Julian aveva pensato di allestire una merenda senza pretese ,alla trattoria, servendo pizza,patate fritte e coca cola, con torta finale,fatta dalla mamma, tutta roba casareccia, gustosa.
I suoi si erano trovati d'accordo, anche se avrebbero voluto fare qualcosa di più.
Quando Branka venne a sapere che anche Elena sarebbe diventata maggiorenne lo stesso giorno di Julian, si entusiasmò,quella ragazza le piaceva molto,avrebbe voluto che festeggiasse con loro,ma non osò proporlo al figlio, lo vedeva incerto,titubante come non mai,pensieroso.
Julian ne aveva già parlato con la sua amica e lei si era presa del tempo,perché non sapeva come introdurre il discorso con i suoi,ben consapevole che avrebbe provocato un ciclone,l'ennesimo e non ne aveva più voglia,voleva viere serenamente, preparasi con calma alla maturità.
Non sapeva neppure cosa sarebbe accaduto quando Maria Cristina avrebbe svelato il loro "segreto",temeva che suo padre trovasse il modo ,ancora una volta,di metterle i bastoni fra le ruote.
Tutta la sua vita era stata boicottata,ne era sicura,come era sicura che anche la scomparsa di sua madre dipendesse in gran parte da lui,il Conte Giorgio,indirettamente,ma sempre per causa sua.
Ora che Leo si era allontanato un po' dalla sua vita,si sentiva stordita,una lieve euforia si era impadronita di lei, ma non sapeva esattamente cosa fare.

STAI LEGGENDO
Elena e Julian
General FictionUn amore intenso che nasce fra due liceali di estrazione sociale e religiosa diversa. Lei,Elena di nobile lignaggio ma cresciuta senza l'affetto della madre, in un ambiente arido e poco attento alle sue esigenze, incontra Julian ragazzo ebreo di...